Rossi: "Qui più vicino a Marquez"

Rossi: "Qui più vicino a Marquez"
Si è girato poco, ma Valentino è convinto: “Magari Marc vincerà lo stesso, ma io e Jorge non siamo lontani. La Yamaha è migliorata in accelerazione, dobbiamo lavorare sull’ingresso in curva” | G. Zamagni, Brno
15 agosto 2014

Punti chiave

BRNO – Si è girato poco, ma qualche considerazione è comunque emersa. Ecco quelle di Valentino Rossi.

«Complessivamente è stata una buona giornata: le mie prestazioni sono state abbastanza positive. Peccato per la pioggia nella FP2: abbiamo perso tempo importante per migliorare la moto, dovevamo verificare alcune modifiche all’assetto per incrementare la velocità in ingresso curva, ma naturalmente non è stato possibile. In ogni caso, le FP1 non sono andate male, considerando anche che la Honda poteva contare sul piccolo vantaggio di aver provato qui un mese fa: sono a 0”262 da Marquez e vicino a Lorenzo e Pedrosa. Con la pioggia ho ottenuto il terzo tempo, staccato però di un secondo dalle due Honda: troppo. Sull’acqua sembrano avere un grande vantaggio, dobbiamo assolutamente fare un passo in avanti».


Sul rettilineo in salita, la M1 sembrava competitiva; sei d’accordo?

«Sì. La Yamaha ha lavorato duro, ottenendo buoni risultati in accelerazione: siamo più veloci e vicini alla Honda. Quest’anno la Yamaha ha fatto un buon passo in avanti nel cambio: è vero che siamo migliorati in rettilineo e anche nei consumi».


Kouichi Tsuji, il project leader Yamaha, ha confermato che il seamless della Yamaha, a differenza di quello della Honda, funziona solo in cambiata e non in scalata: è un grosso limite?

«Secondo me e Lorenzo sì e stiamo spingendo i tecnici Yamaha per averlo anche in scalata il prima possibile. Purtroppo non è ancora pronto e, difficilmente, lo sarà per il 2014».


Una volta c’erano gli specialisti dell’acqua, mentre adesso chi va forte sull’asciutto è generalmente il più rapido anche sul bagnato; sono cambiati i piloti o le moto?

Marquez va come in tutte le altre piste, qui Lorenzo è sempre andato fortissimo, ma a Brno c’è la certezza che anche Pedrosa è competitivo

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«Credo sia cresciuto il livello professionale dei piloti: qualche tempo fa potevi anche permetterti di andare piano sull’acqua, adesso no e tutti studiano come fare e si preparano per essere veloci in ogni condizione. E’ vero che c’è più elettronica, ma ce l’hanno tutti, anche quelli che una volta venivano considerati gli specialisti del bagnato: la differenza è che i piloti sono meglio preparati».


Per quel poco che si è visto sull’asciutto, sembra che i tre spagnoli possano avere un piccolo vantaggio: concordi?

«Beh, si fa presto a fare il calcolo: Marquez va come in tutte le altre piste, qui Lorenzo è sempre andato fortissimo, ma a Brno c’è la certezza che anche Pedrosa è competitivo. E’ probabile, quindi, che loro siano vicini, ma anch’io non sono lontano, anche se per giocarmela devo essere più veloce. In generale, però, mi sembra che siamo più vicini a Marquez: magari poi Marc vincerà ugualmente, ma io e Jorge non siamo lontani».