Rossi: "Qui sarà difficile battere gli spagnoli"

Rossi: "Qui sarà difficile battere gli spagnoli"
Valentino è soddisfatto per la posizione sullo schieramento, ma ammette che Pedrosa, Lorenzo e Marquez hanno qualcosa in più sulla distanza. "Vanno fortissimo, per lottare per il podio dobbiamo fare un passo in avanti" | G. Zamagni, Montmelò
14 giugno 2014

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MONTMELO’ – La posizione in qualifica non è male – entrare nei primi cinque è il suo obiettivo minimo -, ma, per certi versi, i due giorni di prove del GP di Catalunya sono stati i peggiori dell’anno: per la prima volta, Valentino Rossi è più lento nel passo rispetto ai tre rivali spagnoli, Dani Pedrosa, Jorge Lorenzo e Marc Marquez, giusto per rispettare l’ordine sullo schieramento di partenza. Rossi lo ammette, ma non è neppure così pessimista.

«Sono abbastanza soddisfatto delle prove: l’obiettivo era conquistare un posto tra i primi cinque e ci sono riuscito. Sono quinto, è una buona posizione di partenza, anche se, naturalmente, scattare dalla prima fila mi avrebbe consentito di stare più vicino ai tre spagnoli, che qui vanno veramente molto forte. Marquez è come sempre competitivo, ma qui lo è anche Pedrosa, mentre Lorenzo è sempre stato più efficace di me in tutti i turni: loro tre sono in grande forma, domani sarà dura stare con loro. Dobbiamo migliorare qualcosa, in particolare nell’ultimo settore, nelle due curve finali – ma anche alla “otto” – non faccio le linee che vorrei».


Dove sei più in difficoltà?
«Abbiamo provato assetti differenti per aumentare il grip sul posteriore, il più grande problema su questo tracciato, ma per ottenerlo ho perso in velocità di percorrenza e in ingresso curva. Siamo dovuti tornare indietro e alla fine la situazione non era così negativa, ma per provare a salire sul podio bisognerà fare un passo in avanti».


Marquez ha utilizzato la tattica di cambiare moto in qualifica, sfruttando la terza gomma morbida: credi possa essere una mossa giusta?
«Sicuramente è una strategia con un buon potenziale, ma deve andare tutto bene ed è anche più rischiosa: a Jerez, Marquez aveva ottenuto una strepitosa pole, qui invece è caduto. Inoltre, lui può fare questa tattica anche perché è complessivamente già a posto, può risparmiare una gomma, mentre per noi che dobbiamo recuperare è più difficile fare qualcosa del genere».


Chi vedi favorito per domani?
«Dopo sei vittorie consecutive è impossibile non dire Marquez, anche considerando il suo potenziale nell’ultimo giro, quando sembra avere sempre un po’ di margine da gestire, ma qui anche Lorenzo ha un potenziale enorme».


Per la prima volta in questa stagione, il tuo passo è inferiore a quello dei tre spagnoli; come mai? E’ un qualcosa dovuto alla pista, o hanno fatto un passo in avanti?
«Effettivamente qui loro hanno qualcosa più di me sulla distanza. Credo che Lorenzo, al Mugello, abbia fatto un passo in avanti nella messa a punto, mentre io qui non sono ancora a posto come lo ero sulle altre piste, faccio fatica in 2-3 punti, bisogna fare un miglioramento nella messa a punto».


Gomme?
«Tutti correranno con la morbida posteriore (lo confermano anche gli altri, NDA), mentre per l’anteriore si potrà scegliere tra la “33” (media, NDA) e la “34” (dura, NDA): tutti preferiscono la 33 perché ha più grip, ma per usarla non deve fare troppo caldo».


La caduta di Marquez potrebbe cambiare in qualche modo gli equilibri?
«Non credo: nel 2013, Marc scivolava 2-3 volte a week end, poi in gara era sempre lì davanti. Piuttosto, domani Pedrosa, Lorenzo e spero io, potremmo dargli più fastidio».

 

 

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