Rossi: "Sfortuna e poco azzardo"

Rossi: "Sfortuna e poco azzardo"
Veloce e costante nel passo sull’asciutto, Valentino ha patito le imprevedibili condizioni delle qualifiche e sarà costretto a rincorrere dalla quarta fila, come era già successo al Mugello. «Sull’asciutto si può recuperare» sostiene convinto | G. Zamagni, Assen
27 giugno 2014

Punti chiave

ASSEN – La “lotteria” ha detto male a Valentino Rossi, che ha pescato la pallina con il numero 12, che corrisponde all’ultimo tempo delle Q2. E’ chiaro, però, che non si può parlare solo di “sfortuna”, ma anche di strategia sbagliata. Come ammette lo stesso pilota della Yamaha.


«Eravamo tutti insieme, c’era un sacco di confusione, ho rallentato per avere qualche metro di pista libera davanti. Poi ho cominciato a spingere al secondo giro e stavo andando anche forte, ma nella seconda parte del tracciato è iniziato a piovere più forte e ho dovuto rallentare. Un vero peccato che abbia piovuto proprio in qualifica: oggi siamo riusciti a migliorare molto la moto, aumentando la stabilità sul posteriore e nelle FP4 ho tenuto un buon passo, chiudendo al secondo posto dietro a Marquez. Insomma, mi sentivo bene sulla M1, c’era la possibilità di conquistare una buona posizione sullo schieramento, invece mi ritrovo in quarta fila. Quando siamo entrati in pista, l’idea era quella di fare subito un giro tirato, ma è iniziato a piovere più forte ed eravamo tutti insieme: è stata una specie di lotteria, sarebbero bastati 30 secondi in più di asciutto e avrei potuto fare un buon giro, ma quando sono arrivato alla curva 10 era troppo bagnato. In questa situazione c’è poco da fare: diciamo che non è solo sfortuna, però, avrei dovuto andare un po’ più forte di quanto ho fatto. E’ anche vero che, magari, azzardi un po’ di più, cadi con la moto “buona”, poi metti che asciuga e sei costretto a partire dalla 12esima posizione…». Come al solito, l’ironia non gli manca…


La gara è compromessa partendo dalla quarta fila? A questo punto, è meglio sperare nel bagnato?
«E’ vero che Lorenzo è in terza, proprio davanti a me, ma diventa difficile recuperare, soprattutto considerando che i due piloti Honda sono in prima fila. In caso di asciutto, quindi, sarà dura rimontare, ma bisogna aspettare a fare qualsiasi pronostico, perché ad Assen può succedere di tutto. In qualifica ho fatto un paio di giri con le “rain” e mi è sembrato che la M1 reagisse bene, ma la pista non era proprio completamente bagnata. In caso di pioggia “vera” sarà un “foglio bianco” per tutti, nessuno sa come vanno Honda, Yamaha e Ducati in quelle condizioni e bisognerà anche essere bravi ad azzeccare la messa a punto. Per quanto mi riguarda, per come mi sento la moto, io spero sempre che sia asciutto, anche se è più difficile recuperare, perché ho un buon passo, inferiore solo a quello di Marquez e molto simile a Lorenzo, mentre nelle FP4 Pedrosa era un po’ più indietro».


Aleix Espargaro può essere un avversario in più, considerando anche che parte dalla pole?
«Nelle libere ha dimostrato di avere un buon ritmo: solo io, Marquez e Lorenzo siamo stati più costanti. Quindi sì, può essere uno dei protagonisti. Parliamo sempre di gara asciutta, perché sul bagnato non si possono fare previsioni, soprattutto se non dovessimo provare nelle stesse condizioni nel warm up».

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