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Perché Marc Marquez è caduto alla quarta curva del decimo giro?
La mia tesi è che Marquez volesse fare un po’ il “gradasso” e battere a ogni costo Rossi davanti ai suoi tifosi, pur non essendo a posto tecnicamente. Questa, invece, la risposta del campione della Honda. «Ho fatto un errore stupido, è completamente colpa mia. Volevo chiudere un po’ la traiettoria, ero troppo interno e ho toccato il freno dove non avrei dovuto farlo: ho provato a tirarla su come avevo fatto nei test a Brno, ma non ci sono riuscito. Dopo le prove, non ero a posto con la moto, ma in gara mi sembrava di poter tenere facilmente il passo delle Yamaha, che qui erano migliori in accelerazioni e più stabili nei curvoni veloci. Ma credo che anche con la Honda si potesse vincere e per questo ci ho provato: nei primi quattro giri ho preso un po’ di rischi per non far scappare Rossi, ma poi mi sembrava di avere la situazione sotto controllo e mi sono rilassato: forse troppo…».
Adesso Marquez cambierà il suo modo di correre?
Secondo me, no. Queste, però, le sue parole: «Fino a oggi ho corso sempre con l’obiettivo di vincere, ma d’ora in avanti bisognerà pensare al campionato, che è molto più importante. Tranne ad Aragon, naturalmente, perché lì ci sono i tifosi spagnoli…». Insomma, difficile vedere un Marquez ragioniere…
Marquez può vincere il titolo ad Aragon?
No, perché anche in caso di 25 a 0 (vittoria di Marc con Dani fuori dai punti), arriverebbe a un vantaggio di 99 punti, con ancora 4 GP (100 punti in palio) da disputare dopo il GP di Aragon.
Cosa è successo a Jorge Lorenzo?
Risponde Lorenzo: «Ho sbagliato la scelta della gomma anteriore. Ho optato per quella più dura, per avere maggiore costanza di rendimento: in realtà, purtroppo, non avevo grip sull’angolo, non avevo la stessa fiducia delle prove. In ogni caso, quest’anno per me è difficile tenere lo stesso ritmo dall’inizio alla fine come mi riusciva nel 2013».
Perché Misano è un circuito favorevole alla Yamaha?
Oltre alle considerazioni dell’ingegnere Giulio Bernardelle, che potete trovare nelle considerazioni del dopo qualifiche, questa è la valutazione di Andrea Dovizioso, che qui ha corso sia con la Honda sia con la Yamaha. «Questo è un circuito dove conta moltissimo la percorrenza di curva, dove la M1 è fortissima. E’ vero che ci sono tante frenate, ma sono tutte a moto dritta e quindi la Honda non può sfruttare i suoi punti di forza».
Andrea Dovizioso era soddisfatto del suo quarto posto a soli 5”510 dal primo, minor distacco in assoluto di una Ducati nel “dopo Stoner”?
Sì, moltissimo. «Sono contentissimo, sono arrivato a soli 5” da Rossi: è un’altra conferma dei nostri miglioramenti. Ho spinto tutti i giri oltre il limite per tenere il passo di Pedrosa: l’aspetto positivo è che per farlo, non ho dovuto usare troppa energia. Penso di aver fatto qualcosa di speciale nelle ultime due gare, ma è anche la moto che lo permette. La differenza più grossa, però, credo che la faccia il fatto che credo in questo progetto e nel lavoro di Dall’Igna: per tutto il GP ero “impiccato”, non potevo fare nessun tipo di strategia. In quelle condizioni era facile cadere, ma dovevo provarci, perché un podio a Misano sarebbe stato qualcosa di speciale: purtroppo, nell’ultimo giro non ero abbastanza vicino per provarci. Tanto di cappello a Rossi: è incredibile questa voglia di combattere e tornare a lottare dopo anni che non fai più la differenza come la facevi in passato. Lui ci crede tanto e anche questo fa la differenza. Vale anche per me: bisogna sempre crederci: se pensiamo al 2013, abbiamo recuperato 35 secondi!».
Dove correrà Scott Redding nel 2015?
Il team MarcVDS ha comunicato ufficialmente che Redding tornerà nel loro team con una Honda Factory RC213V (probabilmente del 2014).