Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
MONTMELO’ – Spunti, considerazioni, domande dopo le qualifiche del GP della Catalunya.
La prima considerazione è quasi uno “sfogo” personale: non ne posso più dell’insistente domanda che viene posta continuamente ai piloti: «Questa è l’occasione giusta per battere Marquez?» e via discorrendo. Ha ragione Pedrosa quando dice: «Ogni volta è l’occasione giusta, un pilota ci prova sempre e va in pista per battere Marquez, ma anche Rossi, Lorenzo e tutti gli altri». Sono d’accordo con Dani: questi piloti sono campionissimi, che pensano sempre e solo a vincere, indipendentemente dall’avversario: poi è chiaro che fa notizia, in questo momento, se Marc viene battuto, ma personalmente trovo inutile fare sempre la stessa domanda ai suoi avversari.
Chi ha il passo migliore?
Lorenzo è quello che ha fatto più giri consecutivi veloci, Marquez è quello che ha fatto più giri veloci in assoluto, Pedrosa, sempre difficile da decifrare, pare un paio di decimi più lento, Rossi perde al momento 3-4 decimi al giro di passo rispetto ai tre spagnoli. Marquez, però, è convinto: «Domani in gara Valentino sarà assieme a noi, la situazione è molto equilibrata».
Dopo i “soliti” quattro, chi c’è?
Il più costante è stato Stefan Bradl, sicuramente più competitivo rispetto alle ultime gare. E’ andato forte anche Aleix Espargaro, tornato finalmente ai suoi livelli. «La Magneti Marelli ci ha dato un bell’aiuto, adesso il traction control funziona bene» ha spiegato i miglioramenti fatti il pilota della Yamaha “Open”.
Le Ducati cosa possono fare?
Poco. «Come al solito, lottare con il secondo gruppo, ma arrivargli davanti dipende più da eventuali errori loro, che da bravura nostra» è la consueta analisi di Andrea Dovizioso. Sconsolante il commento di Cal Crutchlow. «La moto non fa nulla di quello che vorrei facesse»: non è la prima volta che un pilota Ducati dice una cosa del genere…