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Qasr El Sarab, UAE, 29 Febbraio. Terza Tappa complicata. 266 chilometri di Prova Speciale, più di cento di trasferimenti, più molta… meccanica e “tavolino”. La terza tappa finisce, insomma, ben oltre la linea di traguardo nel Deserto di Abu Dhabi. Sorprese, quando non veri e propri colpi di scena, sia nella Gara delle Moto che in quella delle Auto, “macchinine” Side-By-Side comprese. Da dove iniziamo?
Dalle Moto, come sempre, cioè in ordine di uscita dal bivacco. Apre la pista Luciano Benavides, Husqvarna, il vincitore della seconda tappa, ed è ben presto confronto teta a testa tra l’ex leader Pablo Quintanilla, Honda, e Toby Price, KTM, sotto la stretta sorveglianza di Adrien Van Beveren, Honda, il leader dell’Abu Dhabi Desert Challenge numero 33 alla vigilia. Partito dalla nona posizione, Quintanilla passa ben presto al comando della Speciale e, praticamente a vista, Toby Price tallona il cileno. Alla movida della Tappa partecipano attivamente anche “Nacho” Cornejo e Skyler Howes, partiti tra i primi. Al rifornimento, grazie ai bonus apripista, Cornejo passa virtualmente a condurre, ma nel finale Quintanilla riprende la testa della corsa e va a vincere davanti a Price e Howes, con un vantaggio che lo riporterebbe al comando della generale provvisoria, ma…
Ma si va al “tavolino” dei giudici e c’è una piccola sorpresa che attende Quintanilla al bivacco di Qasr El Sarab, una penalità di 2 minuti per eccesso di velocità che cambia le carte in tavola. “Quintafondo” scende al secondo posto e a vincere la Tappa è Toby Price. Terzo è Howes davanti a Cornejo. L’effetto “2 minuti” consente a Adrien Van Beveren di mantenere la leadership del Rally, e di compattare ulteriormente il gruppo di testa. Van Beveren leader, Quintanilla, Price, Howes e Cornejo sono, infatti, racchiusi in un fazzoletto di appena 2 minuti. Di bene in meglio Paolo Lucci. Sesto al rifornimento, il toscano che corre con il Team BAS KTM, ha iniziato ad accusare la fatica e, soprattutto, il gran caldo nella parte finale della Tappa. Lucci ha così preferito calare il ritmo e concludere senza prendere i rischi insidiosi di quella condizione. Decimo e ancora primo Rally2.
Ancor più sorprendente il finale della terza Tappa delle Auto, addirittura clamoroso il finale di Speciale. Niente di nuovo all’inizio. Al Attiyah, Toyota, parte con una nuova vittoria in programma, Sébastien Loeb è reinserito in Gara e parte dalla nona posizione. Buon vantaggio di posizione per l’alsaziano, che comunque non riesce a agganciare il Principe del Qatar. Intanto il primo colpo di scena. Mattias Ekstrom, quarto assoluto nella Tappa precedente con uno dei Can-Am di South Racing, rompe il motore al KM 66 ed è costretto al ritiro. Sorte analoga anche per Eugenio Amos. Paolo Ceci, il navigatore, ci informa che dopo pochi chilometri il loro Can-Am ha rotto il variatore e all’Equipaggio non è rimasto altro che adoperarsi per rientrare al bivacco e chiuderla lì per la giornata. Nel loro ritmo “conservatore” Michele Cinotto e Maurizio Dominella, Polaris.
A 10 chilometri dal traguardo finale della Speciale ecco il colpo di scena che ha del clamoroso. Al Attiyah, forse in un attimo di deconcentrazione, perde il controllo della Toyota #201 e va in tonneau, danneggiando seriamente la carrozzeria e, soprattutto, il roll bar di sicurezza e il telaio della Hilux ufficiale Gazoo Racing. Torna sulle ruote, riesce a finire e vince la speciale conservando, dei circa 3 minuti di vantaggio che aveva su Loeb, un margine di 48 secondi. La terza vittoria consecutiva, Prologo più due Tappe, pone Al Attiyah in una ben strana situazione. A sera è il leader incontrastato della Corsa, ma non potrà prendere il via della Tappa successiva perché i danni alla macchina sono irrimediabili, e in questi casi la FIA è molto rigida. Non è dunque Loeb che eredita la leadership, il fuoriclasse ha 50 ore di penalità per aver cambiato il motore della BRX Hunter il primo giorno, bensì il saudita Yazeed Al Rajhi, navigatore Gottschalk, con la Toyota Hilux ufficiale del Team Overdrive. A scalare, secondo diventa Martin Prokop, Ford, e terzo Denis Ktotov, Mini.
Paolo Lucci. “Anche oggi tappa dura, è sempre dura, tutti i giorni più o meno uguale. Dune, “piattoni”, piattoni* veloci, dune. Dopo i primi cento chilometri ero molto soddisfatto, ero sesto assoluto. Poi ho calato. Mi rendo conto che su speciali così fisiche non riesco ancora a tenere il passo dei primi senza rischiare. Però ci avviciniamo. Così ho calato il mio ritmo ma sono soddisfatto. Price, che ha vinto, mi ha dato sei minuti e qualcosa. Sono ancora primo della Rally2 e piuttosto contento.”
*Piattone: s. m. di uso toscano, distesa piatta, spianata veloce
Siamo a metà corsa, ne abbiam già viste parecchie. Campionato del Mondo molto interessante!
© Immagini Red Bull Content Pool, W2R Championship – DPPI – Toyota – BRX