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Amodjar, Mauritania, 10 Gennaio 2024. Ci si spinge a Est verso il cuore delle Mauritania. Il cuore e l’anima del Rally-Raid. L’ottava tappa raggiunge il Passo di Amodjar, ed entra subito tra i cordoni di dune fino a Benichab.
Piega poi verso Chinguetti e si conclude a Aouélil. È uno spettacolo. Non è uno scherzo. Le temperature sono salite e la stanchezza accumulata si è già fatta sentire alla vigilia. Africa Eco Race non dà scampo.
Sono arrivati i primi ritiri (per il momento sono dei Jolly che i Concorrenti possono giocare e rimanere in corsa). Lo spirito di Africa Eco Race è far godere a tutti i suoi partecipanti del piacere di arrivare alla Spiaggia del Lago Rosa. Sempre più vicina, ma ancora lontana. Sono al limite, tra gli altri, Massimiliano Guerrini, Team Solarys, che forse ha osato troppo, e la simpatica e bella giapponese Ai Tanaka, 150 centimetri per 45 chili di genio, volontà e passione.
Non è una tappa diversa dalle altre, il profilo tattico e fisico dell’impegno è altissimo e i protagonisti assoluti coincidono con i Cavalieri della Sfida delle Bicilindriche. Solo che, a un certo punto, le dinamiche della Tappa vengono sconvolte da un problema software. I Concorrenti sono lì nel Tracking ma distribuiti a caso nei tempi. Viene da agitarsi, e in effetti solo i concorrenti là davanti hanno il polso della situazione.
Tarres apre la pista, Cerutti e Botturi lo seguono. In questa fase del Rally la cosa più importante è non sbagliare, pena gettare alle ortiche tutto il grande e delicato lavoro fatto sinora. Il livello è troppo alto per ammettere anche una sola “svista”. Abbiamo visto cosa vuol dire ammaccare una marmitta o un radiatore e doversi fermare a riparare. Tarres parte dietro e può recuperare, e Cerutti può restituire il favore a Botturi e riguadagnar ancora qualcosa. È quel che accade, ma nel “segreto” della panne informatica. A un certo punto l’ansia cresce, Cerutti è dato fuori rotta con un ritardo vistoso, le monocilindriche in giornata di “vendetta”. Non è così!
400 chilometri di incertezza sono lunghi, soprattutto sotto le tende dei protagonisti, che non si spiegano la vicenda. Per fortuna, fairplay che solo a Africa Eco Race può essere. Non appena tagliato il traguardo, è Alessandro Botturi che, in uno scampolo di segnale, lancia il messaggio risolutore. “Ciao ragazzi, siamo tutti insieme, la classifica è evidente. Abbiamo viaggiato insieme, siamo caduti insieme, ci siamo piantati nella sabbia insieme. Una lunga faticosissima giornata in coppia con Cerutti. Otto giorni di gara si fanno sentire. Ma ora riposiamo e domani saremo pronti (magari a attaccare)!”
Il risultato è chiaro. Tarres vince la Tappa, Cerutti è secondo a poco meno di sei minuti. Botturi è terzo, due minuti di ritardo. Bello il quarto posto di Francesco Montanari con la seconda Aprilia ufficiale. Il figlio d’arte sta crescendo, e non possiamo più escludere che possa entrare nel vivo dei giochi di Squadra in vista di un momento cruciale. Fosse così, anche in questo la strategia adottata da GCorse si dimostrerebbe particolarmente azzeccata. La classifica generale si muove impercettibilmente. In testa Jacopo Cerutti, Aprilia. Secondo Alessandro Botturi, Yamaha, a tre minuti. Pol Tarres resta al terzo posto, ma si porta dietro i 16 minuti di penalità che lo escludono dalla lotta di vertice. Giovanni Gritti è sempre quarto assoluto, primo dei Piloti su Monocilindrica (Honda 450 Rally RS).
Nella Gara delle Auto, che onestamente pare segnata, bella doppietta dei compagni del Team Old Friends Rally, lo spagnolo Jorge Brandao e il portoghese Carlos Vento, entrambi su Can-Am, Gautier Paulin e Remi Boulanger, Apache ibrido, sempre saldamente al comando del Rally. il Tatra della Leggenda Tomas Tomacek è quinto assoluto, i Mercedes Unimog comandati da Giulio Verzeletti e Antonio Verzeletti vengono dietro. La mitica Toyota Land Cruiser 73 dei belgi Eric e Tom Clayes è al comando nella categoria Africa Eco Race Classic che, a onor del vero, ha visto la disfatta, o meglio la rinuncia, delle stupende Porsche Replica.
Nona Tappa. È l’anello di Amodjar. Verso Chinguetti e oltre, 363 chilometri di prova speciale. Il solo fatto di andare a mettere le ruote su queste piste mitiche può essere considerato il premio speciale di Africa Eco Race ai suoi partecipanti.
© Immagini Africa Eco Race, Alessio Corradini, Aprilia Racing, Yamaha Media, H-D, PB, Video Simone Armanni
Africa Eco Race 2024. Classifica Assoluta dopo la 8a Tappa
1. 111 - CERUTTI JACOPO (ITA). APRILIA RACING GCORSE | .
2. 31h17m50s. +00:03:03103 - BOTTURI ALESSANDRO (ITA). YAMAHA TENERE WORLD RAID TEAM | .
31h37m09s. +00:22:223. 113 - TARRES POL (AND). YAMAHA TENERE WORLD RAID TEAM | .
4. 34h28m54s. +03:14:07193 - GRITTI GIOVANNI (ITA). RSMOTO RACING TEAM HONDA OIL | .
5. 35h02m22s. +03:47:35131 - VAUDAN ALEXANDRE (CHE). CASTEU TROPHY | .
6. 35h19m34s. +04:04:47122 - MONTANARI FRANCESCO (ITA). APRILIA RACING GCORSE | .
7. 36h03m22s. +04:48:35114 - RUOSO ALESSANDRO (ITA). TWINSBIKE RACING TEAM | .
8. 36h14m38s. +04:59:51136 - FERT ATTILIO (FRA). FRANCE ROAD BOOK | .
9. 36h24m00s. +05:09:13144 - FONTANA MARCO AURELIO (ITA). HONDA GENUINE OIL | .
10. 36h33m14s. +05:18:27181 - MENICHINI MARCO (ITA). SOLARYS RACING | .
38h02m04s. +06:47:17JACQUE DE MOLAY | . 12. 128 - QUINTO NICOLA (ITA).
13. 38h49m28s. +07:34:41133 - GAVA ANDREA (ITA). NSM RACING TEAM | .
17. 40h58m12s. +09:43:25115 - TAZZARI ANGELO (ITA). TWINSBIKE RACING TEAM | .