Dakar 2019-Salvatierra. Non è finita qui. Lavigne “ricercato”?

Dakar 2019-Salvatierra. Non è finita qui. Lavigne “ricercato”?
Ricordate il caso di Juan Carlos Salvatierra escluso dalla Dakar prima ancora del via? Bene, “Chavo” non si è fermato e la sua campagna giudiziaria va avanti. Etienne Lavigne nel mirino di Interpol
21 ottobre 2019

Santa Cruz, Bolivia. Juan Carlos “Chavo” Salvatierra, Santa Cruz, 38 anni, stella del motorismo boliviano, non poté correre la Dakar 2019 perché il suo Quad Barren Racer One non fu ritenuto idoneo dagli Organizzatori.

Tre gli aspetti sconcertanti della vicenda. Il fatto che con lo stesso veicolo avesse già corso l’olandese Kees Koolen, che a Salvatierra avessero vietato di accedere anche solo alle verifiche tecniche, che è la sede dove si decide se un mezzo è in regola oppure no, e che dal sito internet di ASO, la società proprietaria e organizzatrice della Dakar, l’iscrizione di Salvatierra, in un primo tempo accettata, fosse improvvisamente, e completamente, sparita.

“Chavo” non ha accettato la risoluzione, naturalmente, e ha scatenato il suo piccolo inferno. Da lì si è messa in moto un’altra macchina, quella della giustizia, che al contrario dell’ultima Dakar sudamericana ha scavalcato le Ande tra Perù e Bolivia per proseguire nel suo lento e inesorabile cammino.

Il prodotto odierno della vicenda, di cui peraltro si sa poco o nulla, cioè esattamente quanto si sapeva ufficialmente ai tempi del “caso”, è una Circolare Rossa, o avviso di ricerca rosso, o notizia rossa, emesso dall’Interpol in conseguenza della denuncia di discriminazione e truffa depositata da Juan Carlos Salvatierra l’11 Gennaio, ovvero nei giorni successivi alla partenza della Gara, in Perù. Tutto questo è condensato in un Tweet del giornalista boliviano José Pomacusi che riferisce alla notizia pubblicata sul sito del quotidiano boliviano La Opinion.

Una notifica rossa, o notificacion roja, è "una richiesta alle forze dell'ordine di tutto il mondo di localizzare e detenere provvisoriamente una persona che ha presumibilmente commesso un reato nel paese richiedente, in attesa di estradizione, consegna o simile azione legale".

Etienne Lavigne non è più il Direttore della Dakar, e resta dunque da capire se l’avviso è ora da intendersi destinato alla società o a decadere a causa del mutato assetto della direzione della Dakar. Oppure se la vicenda proseguirà sul piano personale, cioè dove a un certo punto sembrò ben ambientata.

Tutto appare, oggi e in qualche modo, esagerato, ma bisogna ricordare che nei giorni di Lima il fatto suscitò non poco scalpore. Senza contare il “disagio” di Salvatierra, per il quale nessuno si è mai scusato.

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