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Da metà dicembre a inizio Gennaio è una sequenza ininterrotta di gioie e di dolori, un giorno in paradiso e un giorno con il morale sotto le scarpe. Il giorno del “fermo” arriva una bordata mista.
La moto si ferma, deve chiamare e si accorge che non ha più telefono e passaporto, lo recuperano e riportano al bivacco, e lì si accorgono che il guasto era una bazzecola.
È fuori dall’alta classifica, ormai, e le classifiche parlano chiaro: era nei primi 5. Finalmente può ripartire, si sente bene.
La Dakar gli piace e sta già pensando ad una seconda “necessaria”. La caviglia fa ancora male ma il divertimento supera il disagio. Da seguire attentamente, ora aspettando solo belle sorprese.