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Ha’Il, 4 Gennaio. Il secondo giorno Joan Barreda si è fratturato l’alluce del piede sinistro. Provate a dirmi “Che vuoi che sia un dito!” e vi raggiungo con un martello, sistemo il vostro e poi vi registro mentre andate al lavoro. Oltre al dolore il problema è cambiare di marcia. È diventato del tutto innaturale e doloroso. Sulle dune passi, pochi cambi, ma nella “Impestata” Barreda ha visto l’intera Via Lattea. Pomate, antidolorifici e denti stretti. Qualche imprecazione potente quando si tratta di infilarsi lo stivale. Lo aiuta parzialmente l’ineluttabile. Di ritirarsi, fermarsi per un quarto d’ora di sollievo neanche a parlare.
Una sola scelta: andare avanti per vincere, e vincere. Come oggi, quarta Tappa. Un missile imprendibile nel finale di Speciale. Gli hanno suggerito una leva del cambio a bilanciere, come sui vecchi Falconi, i meccanici hanno lavorato sulla leva e sulla posizione, Pablo “Quintafondo” Quintanilla gli ha offerto uno dei suoi stivali, un numero più grande, forse toccato dai raccapriccianti ululati del vecchio compagno di squadra.
Già, “vecchio compagno di squadra”! Joan Barreda corre con la sua Squadra, il Monster Energy JB Team. Tenda accanto all’accampamento ufficiale Honda. Corre con una Honda HRC. Tutte le CRF 450 Rally sono Honda Racing Corporation. In sede di presentazione di Van Beveren all’ingresso nel Monster Energy Honda Team, nessuno ha salutato Joan Barreda, fuori formazione. Alla presentazione ufficiale del Team, pochi giorni prima della Dakar, stessa storia. Nessuna traccia di Joan Barreda, a domanda specifica non sanno nulla. Poi Barreda presenta il suo Team, dice che non è cambiato molto, che Honda HRC gli ha dato fiducia e Moto, che addirittura porta in gara delle evoluzioni. E quando vince la 4a Tappa… Quintanilla è il migliore Pilota Monster Energy Honda Team. Beh, qualcosa non va.
Che ci sia stata una “frattura”, a un certo punto della storia, che sia così “scomposta” che sia diventato imbarazzante anche parlarne, ci sta, i casi (difficili) della vita. Che nessuno si sia preso la briga, Honda e HRC per primi, e magari con tutto il fasullo fairplay del Mondo, almeno di spiegare, questo non ci sta. È anomalo, tanto più che stiamo parlando di altissimo livello di Fabbrica, di Competizione, di Pilota.
Adesso vorrei vedere cosa succede se Joan Barreda, alla 13ma partecipazione, vince finalmente la sua prima Dakar con questo assetto. Cosa scriverà il Monster Energy Honda Team, che magari ha ottenuto un bel piazzamento? Oppure faranno indossare in fretta e furia una maglietta a JBBB (che potrebbe costare una fortuna) dai colori di casa e lo celebreranno come il figliol prodigo? E perché nessuno comunica di Monster Energy JB Team?
Si ha come l’impressione che Joan, che è un sanguigno, un istintivo a volte difficile, ma senza dubbio uno dei Piloti più veloci del lotto, voglia questa volta far parlare i fatti con la sua lingua!
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