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Parigi, 20 Novembre. Il docu-presentazione della Dakar 2024 Arabia Saudita, starring David Castera, il Direttore, è andato in onda. Secondo una tradizione ormai consolidata, ASO si affida sempre più al digitale per i suoi appuntamenti con gli annunci importanti. Dopo il primo elenco degli iscritti “accettati”, questo lo è perché è l’identikit della prossima edizione. Sono stati finalmente svelati, infatti, il percorso e la tabella di marcia della 46ma edizione (quella del 2008 annullata), la quinta del capitolo arabo-saudita della regina dei Rally-Raid, dell’Avventura inventata da Thierry Sabine.
Ecco i numeri e la sintesi. Dal 5 al 19 Gennaio 2024 (3 e 4 Gennaio le verifiche tecniche e amministrative). 12 Tappe, 14 giorni di corsa, una giornata di riposo nella Capitale Riyadh, il 13 Gennaio, 7.891 chilometri in totale, di questi 4.727 di prove speciali cronometrate. Si parte dal Sea Camp (il bivacco-città XXL già sperimentato nella scorsa edizione) di Al Ula, Nord-Ovest del Regno, e si arriva al traguardo di Yanbu, Ovest sul Mar Rosso. È un grande anello che attraversa due volte, andata e ritorno, la penisola arabica. Il tracciato affonda nell’Empty Quarter ai confini con gli Emirati, risale a Riyadh per la giornata di riposo e completa il suo tour sulle rive del Mar Rosso. Niente Golfo Persico come al termine della scorsa edizione, per intenderci. 137 Moto e 10 Quad iscritti, 72 Auto e 46 Camion, 42 Challenger (nuova denominazione dei T4), 36 SSV. La Dakar è la prima d 5 prove del Mondiale Rally-Raid W2RC insieme a Abu Dhabi Desert Challenge, Desafio Ruta 40, PB Ultimate Rally-Raid e Rallye du Maroc.
48H Chrono. È la nuova, specialissima Tappa Marathon di due giorni ambientata nell’Empty Quarter, che precede la anch’essa particolare giornata di riposo. 235 chilometri di trasferimenti e 584 di prova speciale. È una novità, peraltro già annunciata, la ciliegina sulla torta delle difficoltà, sulla carta. Siamo all’estremo dell’Empty Quarter, la tappa parte da Shubaytah con un trasferimento. La Speciale si divide, poi, in tre parti. 200 KM fino al rifornimento, altri 200 su un anello che torna al rifornimento, e 180 chilometri per chiudere sul trasferimento finale, lo stesso dell’andata. Si presume che sia una Tappa durissima. I concorrenti hanno a disposizione 48 ore per portarla a termine e non è previsto che tutti i concorrenti si riuniscano in un unico bivacco intermedio tra un giorno e l’altro. Questi dovranno fermarsi tra le 16:00 e le 07:00 del mattino successivo in uno dei 6 punti fissati dagli organizzatori lungo il percorso. In questi punti troveranno tenda, sacco a pelo, acqua, razione di emergenza e carta igienica. Basta. È un po’ un ritorno alle origini, fatto salvo il fatto che, allora, tuttalpiù i motociclisti si portavano dietro acqua, sacco a pelo e… carta. Quindi la modalità di oggi è già un lusso, e comunque è un’esperienza. Differenti tracciati per moto e auto.
La giornata di riposo. Dopo Shubaytah la giornata di riposo di Riyadh. L’unico problema è che la Capitale dista dal bivacco 800 chilometri. Equipaggi auto, camion e assistenza dovranno sciropparseli tutti, i Motociclisti potranno prendere uno dei 4 voli dell’organizzazione, che si incaricherà anche di recapitare loro le Moto. ASO mette le mani avanti e non garantisce la puntualità della consegna. Quindi c’è anche la possibilità di occuparsi personalmente del trasporto della Moto, con l’assistenza o organizzandosi in proprio ocn i mezzo convenzionali (a proprie spese).
Quarta edizione della Dakar Classic, un successo annunciato. 80 tra Auto e Camion (le Moto non sono ammesse) hanno aderito all’esperienza dei mezzi che hanno, in qualche modo, fatto la storia della Dakar. Percorso diverso, difficoltà ridotte (ma non annullate), formula più vicina alla regolarità, bivacchi in comune con la corsa. Quest’anno meno waypoint (e quindi uso del GPS) e più road book, e due Tappe Marathon. 7.300 chilometro in totale per 3.600 di settori selettivi.
Mission 1000. Elettrico, Idrogeno, Ibrido. Sono le tre voci “ammesse” al laboratorio di Dakar Future Mission1000, il cui obiettivo è un’area agonistica riservata agli esperimenti di alimentazione e propulsione alternativa (e pulita), per arrivare a una Dakar 2030 al 100% di energie alternative. Per questa categoria è prevista una riduzione sensibile di percorso e di impegno, ovvero una Dakar “test” con una formula abbastanza complessa di assegnazione di punteggi. Al “laboratorio” Mission1000 quest’anno sono iscritte 6 Moto, 1 Auto e un Camion, 2 SSV. Una delle Moto è italiana (ne parliamo a parte).
Le Tappe
5 Gen. Prologo SEA CAMP > SEA CAMP Speciale 29 KM
6 Gen. Tappa 1 ALULA > AL HENAKIYAH Speciale 405 KM
7 Gen. Tappa 2 AL HENAKIYAH > AL DUWADIMI Speciale 470 KM
8 Gen. Tappa 3 AL DUWADIMI > AL SALAMIYA Speciale 440 KM
9 Gen. Tappa 4 AL SALAMIYA > HAL-HOFUF 299 Speciale
10 Gen. Tappa 5 HAL-HOFUF > SHABAYTAH Speciale 118 KM
11-12 gen. Tappa 6 superstage-48h SHUBAYTAH > SHUBAITAH Speciale 584 KM
13 Gen. Giornata di Riposo RIYADH
14 Gen. Tappa 7 RIYADH > AL DUWADIMI Speciale 483 KM
15 Gen. Tappa 8 AL DUWADIMI > HA’IL Speciale 458 KM
16 Gen. Tappa 9 HA’IL > AL ULA Speciale 417 KM
17 Gen. Tappa 10 AL ULA > AL ULA Speciale 371 KM
18 gen. Tappa 11 AL ULA > YANBU Speciale 480 KM
19 Gen. Tappa 12 YANBU > YANBU Speciale 175 KM
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