Dakar 2025. Sanders e Lategan i primi… primi! [VIDEO]

Dakar 2025. Sanders e Lategan i primi… primi! [VIDEO]
Ufficiali KTM e Toyota sulla ribalta della prima prova cronometrata della Dakar 2025. C’è molto fermento e aspettativa, le proposte sono tante. Cambio di generazione di Campioni? No, gli dei, naturalmente, vanno lasciati stare
3 gennaio 2025

Bisha, Arabia Saudita, 3 Gennaio 2025. Portentoso scarico di tensioni accumulate anche per un intero anno, il Prologo della Dakar non conta nulla o quasi, ma esercita un potere liberatorio inaudito. Gli ultimi due o tre giorni sono stati uno stillicidio di emozioni incalzanti, e si sa che la Dakar esercita sul piano emotivo gran parte del suo fascino. Sono stimolazioni di questo tipo le ambientazioni, lo spirito dell’avventura che trae dalle sue origini, l’idea di quel premio intangibile che pone quasi sullo stesso piano vincere il Rally o vincere la sfida contro sé stessi tagliando il traguardo finale. Non a caso i premi in “moneta” della regina dei Rally sono irrisori, simbolici, soprattutto se messi in relazione con gli investimenti necessari per essere al via. Fa piccola eccezione la Gara della Moto, che costa a partire da una cinquantina di migliaia di euro e premia con un 50.000 al vincitore. Con la differenza che il vincitore normalmente ha già guadagnato dalla Squadra o dagli sponsor che lo hanno scelto, mentre al “privatone”, che difficilmente salirà sul podio, rimarrà magari ancora qualche debito al ritorno dalla missione, compiuta o no.

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Divagazioni preliminari, eppure siamo dentro, è già Prologo, è già Dakar. Il dado è tratto, l’azione è lanciata. 806 partecipanti per 440 veicoli sono partiti per la 47ma avventura della Dakar Arabia Saudita 2025. Sono 134 Moto, 201 tra Auto, SSV e Camion. Poi 5 veicoli per la Mission 1000, non un grande successo per i mezzi spinti da energie del futuro, e ben 95, invece, impegnati nella Dakar Classic, Rally di Regolarità per mezzi storici. 202 sono i francesi, 104 gli spagnoli, noi siamo la terza forza per nazionalità con 83 concorrenti.

I numeri totali sono sempre giganteschi, come quelli dei chilometri d’inferno che attendono i Piloti e Navigatori, quasi 8.000, ma l’inizio è blando, quasi un aperitivo. Che tuttavia la maggior parte dei partenti prende tremendamente sul serio, proprio per quell’atteso effetto liberatorio. E poi c’è sempre che vuole mettersi in vista e, sceso dal palco della cerimonia ufficiale di partenza, è già a manetta. 50 chilometri di trasferimento, 29 alla prima prova del cronometro. Da qui usciranno gli ordini di partenza della prima Tappa.

Daniel Sanders, KTM, ha staccato il miglior tempo sul Prologo delle Moto, Henk Lategan quello tra le Auto. Nulla di particolarmente nuovo. Sanders è una delle bandiere della formazione austriaca, Lategan è la grande sorpresa di un paio di stagioni fa, quando irruppe impressionando per la sua velocità. Alle spalle di Sanders il Campione del Mondo Rally-Raid, secondo all’edizione 2024, Ross Branch, Hero Motorsport, al terzo la novità KTM, quel Edgar Canet “arruolato” all’ultimo che, appena 19enne, sta destando una gran de impressione. Poi tre Honda Monster, quelle del Campione in carica Ricky Brabec, di Tosha Shareina, l’altro astro nascente iberico, e di Pablo Quintanilla, il cileno già campione del Mondo. Skyler Howes è decimo. Paolo Lucci, Honda, è già il migliore dei nostri, 35° davanti alla Fantic di Tommaso Montanari.

Tre Marche diverse sul primo podio, quasi virtuale, dl Prologo delle Auto. Oltre alla Toyota del vincitore Henk Lategan, la Ford di Mattias Ekstrom e la Dacia di Nasser Al Attiyah. Nei 5 ci sono il lituano Baciuska, neo promosso Ultimate dagli SSV, e il Century del sudafricano Baragwanath. L’anno presa con, giusta, maggiore calma gli altri idoli. Sébastien Loeb, Dacia, è sesto, Nani Roma, Ford settimo, il Campione in carica Carlos Sainz addirittura 25°. Meglio Laia Sanz con Maurizio Gerini, Century, 23mi. Agostino Rizzardi e Francesca Gasperi, Century, sono 50mi, Eugenio Amos e Paolo Ceci, MD, 40mi.

Per quel che conta. Ora ci sono solo un ordine di partenza e un vago indizio. Ne sapremo certamente di più, almeno sulla caratura dei valori in campo, al termine della prima Tappa, la Bisha-Bisha, 413 chilometri di prova speciale. Per lo più veloce, ma con tratti sassosi, i primi assaggi di terreno sabbioso e un poco di navigazione, tanto per svegliare la combriccola.

© Immagini. ASO Media, Red Bull Content Pool, DPPI, RallyZone, Ford, ItalTrans Media, Ford Performance, Dacia Media, Prodrive, Honda Monster, Fantic, KTM, Hero

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