Dakar 2025. T6. Outsiders e ritiri a Al Duwadimi, leaders in pretattica [VIDEO]

Van Beveren apre la pista per tutto il giorno, Brabec vince per la prima volta quest’anno, leader Sanders preferisce stare indietro per avvantaggiarsi domani. Tra le auto è doppietta Mini, De Mevius e Ferreira, prima interruzione della striscia Toyota
11 gennaio 2025

Al Duwadimi, Arabia Saudita, 11 Gennaio 2025. Oggi, vent’anni fa, perdevamo Fabrizio Meoni sulla Speciale tra Atar e Kiffa. Avevamo deciso di festeggiare il suo compleanno, insieme alla carovana guidata dal “Secco” che quel giorno, il 31 Dicembre, era al cippo innalzato nel punto dell’incidente di allora. Solo il compleanno, in mezzo al Sahara delle Mauritania, ci eravamo proposti, e invece non siamo capaci di non ricordare anche il giorno terribile, stretti a Elena, agli amici, a tutti coloro che sono stati e sono vicini a Fabrizio per l’eternità.

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Si riprende. Seconda settimana, seconda parte di Dakar Arabia Saudita 2025. In programma tappe generalmente più lunghe, meno sassi, più sabbia, l’Empty Quarter e le sue inquietanti difficoltà. Saranno verosimilmente l’abilità nella navigazione e l’affidabilità le armi a disposizione degli “scampati” della Dakar in vista del traguardo finale di Shubaytah, 17 Gennaio. Rally delle Moto ben impostato su forze tecniche e umane compatte, gara delle Auto incerta e “fragile”, all’affidabilità discutibile si sommano gli errori degli umani al volante.

Si parte male, con tre ritiri per incidente, un fuori-gioco meccanico e un forfait. Subito dopo il via cade Brad Cox, KTM, il figlio di Alfie in lizza per la conquista dell’alloro della Rally 2. Il giovane sudafricano chiama i medici e si fa imbarcare sull’elicottero. Dopo pochi chilometri è il turno di Guerlain Chicherit. Come Sainz e come Loeb, l’ex Campione del Mondo di Freestyle, decimo con una delle Mini X-Raid, vola in tonneau e distrugge la Macchina. È out. Poco prima del 50° chilometro della sesta Speciale, è Ross Branch a cadere. Il sudafricano di Hero, Campione del Mondo Rally-Raid in carica e secondo alla Dakar 2024, è in piedi ma i medici gli impongono un check e se lo portano via in elicottero. Gara finita. Lucas Moraes, quinto nella generale alla viglia, è invece alle prese con un problema meccanico alla sua Toyota. Il brasiliano si è fermato al KM 17 ed è riuscito a rimettersi in carreggiata dopo oltre due ore. Sogno svanito. Per finire, Kevin Benavides, l’ufficiale KTM due volte vincitore della Dakar, ha deciso di non prendere il via nella seconda parte del Rally. Le sue condizioni, non ancora del tutto recuperate dopo l’incidente di metà stagione in Argentina, non sono all’altezza della durezza della prova, e portano ad un aumento del rischio di un nuovo incidente.

La tappa è lunghissima, 742 chilometri, la Speciale è divisa in due parti, 233 chilometri la prima, 201 la seconda, in mezzo un trasferimento di 170 chilometri. Quei 170 chilometri di asfalto sono una buona occasione per scambiarsi qualche ricambio o qualche ruota, tipicamente una buona contro una forata, tra piloti di punta e “gregari”. Si sommano i tempi dei due settori. Il primo settore della Speciale è tendenzialmente veloce, il secondo più sabbioso e “navigato”. Dopo la correzione delle classifiche della 5a Tappa delle Moto la vittoria è stata restituita a Adrien Van Beveren, ed è dunque il francese che si incarica di aprire la pista. La tappa è veloce, gli obiettivi personali difficilissimi da centrare. Van Beveren guida la muta Honda Monster a caccia di Daniel Sanders, ma l’australiano ufficiale KTM Red Bull sa come difendersi. Diventa una tappa di transizione, un “giallo” la cui soluzione è in sospeso, rimandata a domani, e magari più in là. VBA riesce a condurre la Speciale sempre da solo, e da solo taglia il traguardo finale. Hanno provato ad inseguirlo, ma senza riuscirci, soprattutto Ignacio Cornejo, ultimo Pilota Hero in gara, e Luciano Benavides, KTM. Van Beveren recupera anche tutti i Bonus Apripista a disposizione, per sei minuti e 11 secondi, ma non riesce ad aggiudicarsi la Speciale e la Tappa per un soffio. Vince Ricky Brabec, Honda, il Campione in carica al primo successo in questa edizione, davanti a VBA, Honda, e Cornejo, Hero. I tre del podio di Al Duwadimi chiudono nell’intervallo di un minuto. Quarto è Tosha Schareina, Honda, che recupera poco più di tre minuti a Daniel Sanders. Il leader del Rally, tuttavia, ha giocato una contro partita eccellente. Ha preferito chiudere indietro, al nono posto, per aprirsi la strada ad un ordine di partenza ottimale per la prossima Tappa, l’anello di Al Duwadimi del 12 Gennaio. Sanders partirà dietro a tutti gli avversari diretti, in particolare un quarto d’ora dopo Schareina, e questo dovrebbe bastare per tornare ad incrementare il suo vantaggio nella Generale. Tommaso Montanari, Fantic, Tiziano Internò, Honda e Andy Winkler, KTM, i primi tre italiani ancora a “punteggio pieno” al traguardo.

Nella gara delle Auto Seth Quintero, vincitore della 5a Tappa e partito per primo, è ben presto riassorbito dagli inseguitori e la Tappa prende una strana piega. I primi della generale, Lategan e Ekstrom optano per una maggiore prudenza, Al Attiyah non risulta così efficace come nelle intenzioni ma comunque si incarica di assumere il comando delle operazioni aprendo la pista. Finisce per emergere un terzetto di nuovi, futuri pretendenti. Sono Guy Botteril, Toyota, Guillaume de Mevius, Mini, e Joao Ferreira, Mini. Yazeed Al Rajhi si mantiene in scia. Al Attiyah non rinuncia certo. Comunque il gruppetto dei primi si mantiene abbastanza compatto, con Al Attiyah che apre la pista e i tre di testa, Lategan, Al Rajhi e Ekstrom a distanza di sicurezza. Il meno veloce è quest’ultimo. Il finale è un po’ a sorpresa. È doppietta Mini, è la prima volta che non vince una Toyota. Primo Guillaume de Mevius e secondo Joao Ferreira. Al Attiyah è terzo e regola Botteril e Al Rajhi, il quale ha preferito rallentare nel finale per favorirsi nell’ordine di partenza della Tappa di domani. Indietro anche il leader della gara Henk Lategan, settimo davanti a Ekstrom. Lategan conserva la leadership con un buon margine, sette minuti su Al Rajhi che ha recuperato due minuti, e mantiene a distanza Ekstrom. Al Attiyah ha recuperato qualcosa ma niente di trascendentale, resta a mezz’ora dalla vetta. Attacco rimandato.

La Tappa è difficile, il serpente dei concorrenti molto lungo, gli elicotteri, che già hanno dovuto compiere diversi interventi, sono indietro anch’essi. Per questi motivi gli organizzatori hanno deciso di accorciare la Al Duwadimi-Al Duwadimi, avanzando il punto di partenza al CP2 e portando il percorso totale a poco più di 400 chilometri. Percorsi diversi per Moto e Auto, “sabbioni” e navigazione importante nel menù.

 

© Immagini. ASO Media, Red Bull Content Pool, DPPI, RallyZone, Ford, ItalTrans Media, Ford Performance, Dacia Media, Prodrive, Honda Monster, Fantic, KTM, Hero

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