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Riyadh, Arabia Saudita, 13 Gennaio 2025. La Dakar nella Capitale. Non del Senegal, a Riyadh. Questa volta di passaggio, 5 Tappe alla fine. Ancora una volta Moto e Auto su percorsi distinti. 483m chilometri di Speciale per le Moto, 487 per le Auto. Un passaggio di dune importanti a metà circa della Speciale, altri tratti sabbiosi. Navigazione complicata, specialmente nella prima parte della Tappa,soprattutto per gli apripista,. Che sono Daniel Sanders, per la Moto, e Armand Monleon, il navigatore di Lucas Moraes, tra le Auto.
Sanders parte deciso, come ormai ci ha abituato in questa edizione di Dakar, ma la navigazione è tutt’altro che scontata. Piccoli errori, rallentamenti, sta di fatto che al chilometro 122 della prova speciale l’australiano è raggiunto dai diretti inseguitori, Edgar Canet, KTM, e Tosha Schareina, Honda. Da quel momento in poi i tre Piloti corrono e navigano a vista e a distanza ravvicinata, e condividono i Bonus Apripista. Canet non è riuscito a “distrarre” Schareina, mediamente più veloce e reattivo, e quindi a Schareina è venuto facile recuperare i sei minuti del differenziale alla partenza. Al KM 133 incidente per Pablo Quintanilla. Il Cileno ufficiale Honda, due volte Campione del Mondo Rally-Raid, cade rovinosamente e viene soccorso da Luciano Benavides e Adrien Van Beveren. Sale poi da solo in elicottero, ma con una forte contusione alla spalla che richiede accertamenti. Ai piloti che lo hanno assistito verrà restituito il tempo dello stop, per lo squadrone Honda Monster, che aveva i cinque piloti nei dieci, è il primo ritiro in questa edizione. Sanders alza il ritmo e riprende ad aprire la pista. Al traguardo avrà limitato grandemente i danni.
Restituiti i tempi Luciano Benavides, KTM, e Adrien Van Beveren, Honda, risultano primo e secondo nella Speciale, Tosha Schareina è terzo davanti a Ricky Brabec e Skyler Howes, Daniel Sanders è settimo, 4 minuti e mezzo (compreso un minuto di penalità) e quattro posizioni dall’avversario diretto. Ancora un colpo da maestro, in quanto Sanders non solo mantiene la leadership e un solido vantaggio, 11 minuti su Schareina, ma si è costruito l’ordine di partenza ideale per la nona tappa. Calano le quotazioni di Van Beveren, terzo a venti minuti, e del Campione in carica, Brabec, ormai a oltre mezz’ora.
Tutti al traguardo gli italiani, nell’ordine Montanari, Winkler, Internò, Lucchese e Zacchetti. Lucci ancora tra i migliori, ma “fuori medaglia”.
La Dakar delle Auto continua ad esaltare Henk Lategan e a proporre Yazeed Al Rajhi come avversario unico. In pratica il duello tra le Toyota del sudafricano e del saudita si è alzato di livello dalla tappa precedente, quando Al Rajhi si è fatto pericolosamente sotto, e va escludendo dalla lotta per la vittoria finale le alternative Ford, Mattias Ekstrom, e Dacia, Nasser Al Attiyah, entrambe ormai a mezz’ora dalla testa della corsa. Al momento, s’intende, abbiam visto troppe volte che per cambiare tutto bastano un nulla e un attimo. Questo non toglie che Henk Lategan abbia disputato una Tappa da manuale, con una strategia vincente che poggia sul risultato della speciale precedente, la settima.
Lategan, infatti, partiva 15°, gli avversari diretti, Ekstrom, Al Rajhi e Al Attiyah, tra la terza e sesta posizione. Fuori dai giochi Lucas Moraes, meccanica, il terzetto degli inseguitori si è ritrovato insieme ad aprire la pista, mentre Lategan mangiava posizioni e minuti dalle retrovie. In questo modo il sudafricano è andato virtualmente in testa attorno al KM 130 e da lì in poi, mentre Ekstrom, Al Rajhi e Al Attiyah rallentavano alle prese con il roadbook, Lategan ha incrementato progressivamente il suo vantaggio. Alla fine della Speciale vittoria chiara di Lategan davanti a Guy Botterill, Toyota, e Mathieu Serradori, Century, ma ancora più chiari sono gli oltre 5 minuti a Al Rajhi, i 12 a Al Attyah e i 18 a Ekstrom. Lategan e Al Rajhi sono separati da 4 minuti in testa al Rally, la battaglia degli altri tre sembra circoscritta alla conquista del terzo gradino del podio. Il Rally non è certamente assegnato, ma oggi Lategan ha giocato benissimo le sue carte portando un incremento di valore alle proprie azioni.
Di passaggio al volo dalla Capitale, la 47ma edizione della Dakar si sposta da Riyadh a Haradh. 357 chilometri di Speciale, siamo al cancello dell’Empty Quarter. Tappa e Speciale più corta, nessuna indicazione particolare. è l'ultima prima delloceano di dune finale, chissà che non nasconda qualche trappola, difficoltà di terreno o, più verosimilmente, di navigazione.
© Immagini. ASO Media, Red Bull Content Pool, DPPI, RallyZone, Ford, ItalTrans Media, Ford Performance, Dacia Media, Prodrive, Honda Monster, Fantic, KTM, Hero