Rally-Raid. Lanciato il Marocco ultimo del Mondiale [GALLERY]

Ultima prova del Mondiale 2024, autentica preview tecnica della Dakar 2025. Torna KTM, debutta Dacia, formazione full Ford. In testa ai Campionati Ross Branch, Hero, e Al Attiyah, Dacia. 5 tappe e 2.500 chilometri per decidere la stagione
5 ottobre 2024

Marrakech, 5 Ottobre 2024. Da Giugno a Ottobre. Una lunga pausa ma ci siamo, ecco il Rally del Marocco, al 25° anniversario di una storia esemplare di Rally-Raid. Intanto, giusto alla vigilia, è uscito il calendario dei Mondiali FIA 2025. Dakar, Abu Dhabi, la new entry Sud Africa, Portogallo e Marocco, da Gennaio a Ottobre. Marocco che chiude la stagione, come quest’anno nel giorno del lancio del Rally a cura, indiretta, di ASO e del suo “capo” sul campo, ma in questo caso anche “padrone”, David Castera. Non c’è dubbio che è il Rally più attendibile se si vuole iniziare a dare uno sguardo sulla prossima Dakar. In Africa ci sono tutti, o quasi, quelli “interessati alla vicenda araba saudita prossima ventura.

Naviga su Moto.it senza pubblicità
1 euro al mese

La situazione. FIM e FIA, dopo anni di assoluta indifferenza si sono riunite sotto il “patrocinio” di ASO, con funzione di Promoter, e hanno riunito forze e calendari nel tentativo, per ora parzialmente riuscito, di rilanciare i Campionati del Mondo delle Auto, FIA (prima Coppa del Mondo) e Moto, FIM. Il risultato è nelle cinque prove uniche e comuni per entrambe le categorie, nei regolamenti allineati il più possibile, e anche nei risultati della scena in generale, ben più ricca e omogenea rispetto al passato, a tratti addirittura burrascoso. Nel Mondiale Auto è al comando l’Equipaggio Nasser Al Attiyah-Edouard Boulanger, che finora ha corso per Prodrive, davanti agli Equipaggi Toyota Al Rajhi-Gottschalk e Moraes-Monleon. Tra le Moto al comando è Ross Branch con la Hero, davanti a Ricky Brabec e Adrien Van Beveren, entrambi con le Honda. Nessuno dei leader ha la vita facile, ma il vantaggio consente comunque un primo approcci strategico al Rally.

Rally del Marocco. Un “classico”. Bello, tecnicamente elevato, “portatore” sano di novità. Una per tutte la generalizzazione del road book digitale per tutti i motociclisti. Anche questa è prova generale in vista della Dakar. 6 Ottobre Prologo, poi dal 7 all’11, cinque tappe attraverso i più suggestivi (e impegnativi) scorci del Deserto marocchino, per 1.500 chilometro di prove speciali più un migliaio di trasferimenti. Speciali ad anello con centro ai bivacchi di Zagora e di Mengoub Bouarfa, più una grande Speciale tra i due e il lungo trasferimento da Marrakech, sede delle operazioni preliminari, e Zagora, dove tutto ha inizio davvero.

Le novità, della lista Moto, 135 iscritti all’ultima di Campionato, tra vere e “fake”. Cominciamo da queste ultime. Ritorna KTM, dopo un anno decisamente a mezzo servizio, con una nuova formazione. In realtà il ritorno è vero ma la Squadra s’è già vista abbondantemente. Non è altro che le reunion nei colori arancione dei Piloti rimasti, ex Husqvarna e GasGas i cui colori spariscono per tornare alla configurazione cromatica delle origini. Dunque Luciano Benavides e Daniel Sanders per un rientro moderato, Kevin Benavides, ancora in recupero dopo l’incidente alla viglia del Desafio Ruta 40, riprenderà direttamente dalla Dakar 2025. Honda ha già da tempo rinforzato la Squadra, che si preannuncia come la più forte, innestando definitivamente Tosha Schareina accanto a Brabec, Quintanila e Van Beveren. Ignazio Cornejo ha lasciato i giapponesi per andare incontro agli indiani di Hero, che schierano dunque, oltre al campione cileno, Sebastian Buhler e Ross Branch. Quest’ultimo, come detto, ò al comando della provvisoria del Mondiale e se la gioca, per sé e per la Squadra fondata e diretta da Wolfgang Fischer che andrebbe incontro ad un vero e proprio exploit. Sherco conferma Lorenzo Santolino e Ruy Gonçalves.

Le grandi novità di squadra vengono comunque dalla lista delle Auto, o meglio delle 4 o 6 ruote, inclusi SSV e Camion (i quad sono stati banditi dalla Specialità), che conta 125 partenti. A partire da quella del debutto sensazionale e assoluto della formazione Dacia Sandriders che riunisce i tasselli di vari puzzle dream team portando in gara Al Attiyah, Loeb e Gutierrez a bordo delle rispettive e identiche Dacia Sandrider. Dopo una serie di test intensivi nel Regno Unito, in Francia e Marocco durante l’estate, Nasser AL-ATTIYAH / Édouard BOULANGER, Cristina GUTIÉRREZ / Pablo MORENO e Sébastien LOEB / Fabian LURQUIN sono dunque pronti per il grande test in vista della Dakar. Sparisce Prodrive, ma sappiamo che non è proprio così.

Senza ovviamente dimenticare Toyota, che arriva all’appuntamento marocchino con la Squadre Overdrive e Gazoo, rappresentate dalle teste di serie Al Rajhi, Moraes, Quintero, Krotov, Yacopini, e le X-raid di Chicherit, De Mevius, Ferreira, l’altra novità di spicco è la partecipazione della Squadra Ford M-Sport nella sua configurazione definitiva. Oltre a Nani Roma e Carlos Sainz Sr., infatti, è freschissima la notizia dell’inserimento nella formazione di Mattias Ekstrom. L’impegno congiunto di Ford Performance e di M-Sport, più altre voci di rilievo del panorama tecnico, offrono la prospettiva di un impegno di altissimo livello (tecnico e di ambizioni) al cui centro c’è il prototipo specifico Hunter T1+.

Di belle da vedere, dunque.

© Immagini KTM, Prodrive, Honda Monster, ASO Media, Red Bull Content Pool, DPPI, RallyZone, Ford, ItalTrans Media