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Puerto Peñasco, Messico, 27 Aprile. Sonora Rally 2023. È la terza Tappa e si passa ai colpi di scena. Giornata lunga, la Speciale più lunga del Rally, Road Book limitato ma difficile, piste insidiose. 350 chilometri contro il cronometro, altri 116 di trasferimento per tornare a Peñasco, da dove cioè è partita la carovana del Sonora Rally 2023. La copertina della terza giornata di gara (oltre l’ininfluente Prologo) è della Hunter Prodrive di Sébastien Loeb e Fabian Lurquin, inesorabilmente incastrata dentro un crepaccio.
Leader provvisorio e partito per primo sulla terza Tappa, Loeb aveva il doppio, ingrato compito di aprire la pista e tenere a distanza, se possibile, gli avversari al suo inseguimento. Un lavoraccio, considerato che i caccia alle sue spalle erano le Toyota Hilux di Al Attiyh e Al Rajhi. Ritmo subito elevato, e quasi subito il “dramma”. Loeb è “tradito” da una “s” della pista accidentata e finisce in una di quelle spaccature del terreno che a filo di orizzonte non si vedono. Probabilmente troppa irruenza, forse il “segnale di pericolo” del road book era debole, fatto sta che la macchina è incastrata, Lurquin lamenta un forte dolore alla spalla destra e deve essere evacuato (piccola frattura) e l’Equipaggio deve arrendersi lì, al km 12 della Speciale.
Le camere si spostano sul duello a distanza tra Al Attiyah e Al Rajhi, stessa Hilux, scuderia Gazoo Racing per il Principe del Qatar, Overdrive per il… Principe Saudita. Roba da Mille e una Notti, una storia già lunga di rivalità sportiva, piuttosto a senso unico il bilancio dei risultati che premia il plurivincitore della Dakar.
Con la vittoria di tappa Al Rajhi torna in gioco, ma intanto è Al Attiyah che, terzo alle spalle anche di Halpern, Mini X raid, prende in mano le redini della corsa passando al comando. Giornata libera da intoppi e… polvere per Eugenio Amos e Paolo Ceci, che risalgono la classifica a colpi di 5 posizioni alla volta. Oggi l’Equipaggio italiano della Toyota Overdrive è 13° assoluto. Prosegue anche l’esperienza di Rebecca Busi, con fatica ma al traguardo della giornata più lunga.
Eccellente dimostrazione di forza e di… formula nella gara delle Moto. Vince ancora Daniel Sanders, GasGas, e… funziona la formula dei bonus apripista introdotta e inaugurata proprio dal Campionato del Mondo Rally-Raid. Funziona così: i primi tre alla partenza, ovvero il podio della tappa precedente, recuperano un tanto a chilometro in termini di tempo in funzione del tempo passato ad aprire la pista.
È così che Sanders, dopo aver spinto fortissimo e aperto per buona parte della lunghissima Speciale, si è visto “restituire” quasi 7 minuti, ha potuto così bissare il successo della giornata precedente e allungare in testa alla generale del Rally. Principale avversario dell’australiano, e apparentemente unico avversario, è il giovane spagnolo Tosha Shareina, Honda, ancora una volta secondo e secondo anche in classifica.
Terzo di tappa è Ricky Brabec, Honda, ma terzo a due tappe dalla fine è il “discreto” e consistente Pilota argentino Luciano Benavides, Husqvarna, in ritardo tuttavia di 15 minuti. Gara interessante per Paolo Lucci, KTM. Non è velocissimo come anche lui si aspettava, ma condivide la stessa sorte dei suoi compagni di Squadra del Team BAS Racing. Il Rally si dimostra poco navigato e pericoloso, cosicché il ritmo non viene e la classifica non avanza. A dirla tutta, trovo che sia un’attitudine molto intelligente: meno rischi e maggiore controllo sulla classifica del Mondiale Rally2, oggi ancora vincitore Dumontier. Continua sicura (con qualche “volo”, per la verità), la cavalcata dell’eccentrico Pilota modenese Massimo Camurri, che partecipa per diletto alle avventure più insolite del pianeta Rally senza curarsi del risultato. Oggi, comunque, Camurri si ritrova leader della Rally3.
Paolo Lucci. “Proviamo a fare il riassunto di questi due giorni. Ieri hanno tagliato la speciale e quindi ne abbiamo fatta metà. Circa centosessanta chilometri. Niente di nuovo, poca navigazione e piste obbligate per “evitare” i cactus. Speciale lenta con sassi e pericoli. Non è un caso che si siano fatti male in due, Sunderland e Howes. Guarda, una brutta Speciale. Oggi la Speciale più lunga, 350 chilometri, tosta. Sabbia, piste velici di sabbia, qualche duna, oued tagliati. Bella speciale. Peccato che non ci sia navigazione, un vero peccato, così al Rally manca qualcosa di importante. Per metà Speciale non sono riuscito ad andare forte come volevo, nella seconda parte ho aumentato il ritmo e sono riuscito ad essere contento. È necessario mantenere la concentrazione altissima, il Sonora si rivela un Rally insidioso.”
Paolo Ceci, Eugenio Amos, Toyota Hilux Overdrive. “Terza tappa. Finalmente una buona giornata per noi oggi. Non abbiamo avuto problemi con la polvere e quindi ci siamo anche divertiti. La sfortuna del primo giorno non fa testo, siamo qui per cercare di sommare chilometri su chilometri, dobbiamo prenderci sempre più la mano, soprattutto Eugenio alla guida he peraltro si dinostra come sempre molto bravo. Possiamo tuttavia essere soddisfatti del risultato di oggi, La Macchina è velocissima, ma è certamente più difficile di una Can-Am da condurre nei tratti più lenti. Quindi siamo a “scuola”, è la prima volta che corriamo con un T1 di questo tipo e dobbiamo imparare a gestire la corsa e la vettura. Soddisfatti, comunque.”
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