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San Luis Colorado, Sonora, Mexico, 16 Maggio. Oltre le galassie Africa, Asia, Arabia Saudita e Sud America, c’è un altro pianeta Rally-Raid che palpita con un’anima di forte passione propria. È il mondo del Fuoristrada del Deserto americano, e messicano di confine, con un suo fascino e una potente caratterizzazione. Dalle Gare di quei Deserti sono nati e nascono grandi Campioni, che tuttavia solo di rado hanno attraversato l’Oceano per venire a scontrarsi con “noi altri”. Analogamente, pochi “occidentali” hanno visitato quel pianeta, limitandosi a qualche sortita di pregio, per lo più del valore di una “ospitata” di qualche Star di casa nostra.
Su quel pianeta sono famose le Baja messicane di confine con la California, conosciuti i circuiti GNCC, citati di tanto in tanto gli Enduro delle coste contrapposte degli States. Il momento più alto di una magnifica comunione d’intenti è stato toccato dalle esperienze di Franco Acerbis e dei suoi Nevada Rally, costruiti a metà degli anni ’90 con il “Guru “ del fuoristrada di quella regione e di quella Storia, l’indimenticabile e ora leggendario Casey Folks.
I Nevada Rally furono un’esperienza straordinaria, ma finita l’era Mr. Franco/Mr. Casey, non c’è stato un seguito al romanzo di un Rally-Raid internazionale americano. Fino a non molto tempo fa...
Oggi le cose stanno cambiando rapidamente, e il merito va a tempi favorevoli, alla grande passione americana e alla Dakar… che unisce. Proprio così, alla ricerca di nuovi “mercati” la Dakar ha inventato varie formule di promozione molto efficaci, come le Dakar Series e i Rally Road To Dakar. Nell’uno e nell’altro caso il Rally “gemellato” mette in palio una partecipazione alla Dakar successiva. Comunque, per rimanere nella storia, il pioniere americano più "influente" è stato Johnny Campbell. Johnny, un nome che in USA è leggenda, è legato in varie forme all’evoluzione della disciplina nel suo Paese, e ha “esportato” quei valori anche da noi ispirano quel fenomeno “crossover” di grande cambiamento degli ultimi anni.
Ce ne sono voluti quaranta prima che un americano vincesse la maratona del deserto per definizione, e quando è successo c’era lo zampino di Johnny. Così è arrivata la “doppietta”. Nel 2020, finalmente, vincono Ricky Brabec, Honda, e Casey Currey, Can-Am, rompendo una tradizione che si cominciava a ritenere congelata. Da quello “switch” gli eventi hanno iniziato a correre, e ora ancor di più corre un Rally americano che va in scena in Messico. Parliamo del Sonora Rally, organizzato da un altro pioniere “dakariano”, Darren Skilton, otto partecipazioni e una vittoria di classe alla Dakar. Il primo “passo” americano è stato lui, nel 2012.
Yokohama Sonora Rally, dunque. Settima edizione. Epicentro San Luis Rio Colorado, mezz’ora di macchina a Sud di Yuma oltre il confine USA-Mexico. Gara con due “anelli”, attorno a San Luis e Puerto Peñasco. Cinque tappe, circa 1.500 chilometri, di cui oltre 900 di Prove Speciali, Road Book (digitale, come Dakar) e TripMaster, nient’altro che numeri di contachilometri parziale e i “geroglifici francesi” per trovare la strada giusta. Davanti alle ruote l’infinito Gran Desierto de Altar, l’unica regione di dune “attive” del Nord America. 5.700 chilometri quadrati a Nord del Golfo di California, Stato di Sonora. Gara e Terra compongono lo scenario di un evento affascinante, maestoso, magnetico.
Qui si esplora l’altra faccia della luna e si scopre l’”altro” Ricky Brabec. Il californiano di San Bernardino ci ha abituati ad aspettare pazientemente, lasciare che il risultato maturi con i suoi tempi, pronto all’attacco ma mai impulsivo come tanti, troppi “colleghi”. Pazienza e concentrazione. Così è arrivata la vittoria alla Dakar, “on top” di un autentico talento tecnico e di dedizione.
Al Sonora, invece, Brabec è di casa. Ha già vinto tre volte e, visto che questo come le altre partecipazioni del 2021 saranno soprattutto il collaudo per la prossima Dakar, parte immediatamente e incondizionatamente all’attacco. Per questo Rally il Monster Energy Team Honda si è diviso in due “spedizioni”. Ricky Brabec e Ignacio Cornejo al Sonora Rally, Joan Barreda e il neo-acquisto Pablo Quintanilla all’Andalucia Rally. Non è la prima volta, questo tipo di preparazione è già stato sperimentato. A guidare il Team Honda ancora lo zampino, anzi la responsabilità di Johnny Campbell.
Arriva la quarta vittoria. Successo netto ma non scontato. Ci sono altri motivi di interesse. Il primo di questi è la prima uscita di Skyler Howes, ormai ex-privato e ora ufficiale Husqvarna. Il secondo è il debutto di Ignacio Cornejo nel deserto messicano. Il terzo, se vogliamo, è verificare la “tenuta” di Andy Short e delle Yamaha. Poi c’è la suspense per la scommessa dell’anno: la gara nella gara per l’accesso gratuito alla Dakar. Road To Dakar.
La prima tappa è cortissima, vince l’americano Mason Klein. Poi ecco Brabec, che prende il volo vincendo la seconda davanti a Andy Short e Howes. Brabec sarà imprendibile. L’ufficiale Husqvarna si aggiudica la terza tappa ma Brabec riprende in mano la situazione nella quarta e penultima. Cornejo, che si è “ripreso” dalla bordata di penalizzazioni, vince l’ultima Speciale e sale sul podio. Finisce con i tre Piloti nell’ordine, Brabec, Howes, Cornejo, intervallati di dieci minuti o poco più (Howes e Cornejo penalizzati per… eccesso di velocità, il cileno di ben 7 minuti) al termine di un confronto aperto e franco, tuttavia interpretato diversamente. Brabec all’attacco, consapevole e “collaudato”, Howes prudente alla prima volta con la Husqvarna ufficiale, Cornejo esploratore al debutto in questo Deserto magnificente.
Dal confronto Road to Dakar esce il nome di Kendall Norman, uno dei Re delle Baja 1000 e 500, che si impone su Mason Klein. Entrambi Honda JCR, Johnny Campbell Racing, naturalmente. Senza dubbio, per tutti quanti, è un evento utile in vista della stagione Mondiale che è alle porte. “Il Deserto li rende onesti” cita uno strillo del Sonora, e con questo ci si riferisce alla durezza delle prove e della navigazione, mai scontata. Così la gara è più bella, e l’”istruzione del Dakariano” più efficace. D’altronde lo dice lo scudo di San Luis: “Il trionfo è il premio dello sforzo”.
Sonora Rally. Grande Evento ambientale e agonistico!
© Immagini Monster Energy Honda Team – WESTx1000 – Miguel Santana – Justin W. Coffey – Sonora Rally
Yokohama Sonora Rally 2021. Classifica Finale Assoluta Moto
1. #1 Ricky Brabec, MONSTER ENERGY HONDA, 10:32:13
2. #2 Skyler Howes, ROCKSTAR ENERGY HUSQVARNA, 10:45:05
3. #4 Jose Ignacio Cornejo, MONSTER ENERGY HONDA, 10:55:21
4. #12 Kendall Norman, JCR Honda, 10:57:44
5. #6 Mason Klein, JCR Honda, 11:16:27
Classifica Finale Assoluta SSV
1. #52 Sara Price and Kellon Walch, Polaris RZR
1. #55 Wayne Matlock and Sam Hayes, Polaris RZR
2. #57 Max Eddy, Pro
3. #54 Kristen Matlock and Terry Madden, Polaris RZR