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Arteixo, Spagna, 1 Marzo. Sondre Haga, giovane fuoriclasse norvegese, ha vinto la prima prova del Campionato spagnolo di Trial, classe TR2. C’è qualcosa di strano? Vediamo. Haga è già Campione del Mondo e ha un brillante futuro già segnato. È Pilota ufficiale GasGas. Ah, ecco la “stranezza”. Il venticinquenne norvegese ha vinto alla guida della debuttante GasGas TRX… elettrica! Fabbrica, Team e Pilota avevano deciso di partecipare alla prova inaugurale della stagione spagnola di Trial per portare avanti, in atmosfera racing, lo sviluppo della nuova unità ancora allo stadio di prototipo. Nessun obiettivo sportivo. E invece l’”intrusa” è arrivata, ha vinto e convinto. E nessuno ha gridato allo scandalo, nessuno si è lamentato. Clima di normalità. Solo complimenti alla “scoperta”. L’inserimento è stato felice, e la Moto silenziosa ha dato spettacolo esattamente come le sue fumanti e chiassose antenate, dimostrando di avere le credenziali per avere accesso a un mondo sin qui caldamente esclusivo (in senso termico). Con il silenzio e le emissioni zero, qualcuno ha detto, potremo assistere ad una competizione di Trial alla Scala o alla Carnegie Hall. Insomma l’inserimento è stato una scelta felice.
Altro mondo, altra via, altra “interpretazione”. A novembre GasGas e Tadeusz Blazusiak si ringraziano e salutano a vicenda. È stata una lunga cavalcata trionfale, lungo il percorso della quale l’istrionico fuoriclasse polacco ha dominato la scena dell’Estremo, dell’Hard e del Super Enduro, per 16 anni con i diversi colori del Gruppo KTM. 4 Ori X Games, 5 Erzberg e 5 AMA EndurCross, 6 Mondiali SuperEnduro alle spalle, “Taddy” annuncia che correrà per sviluppare una Moto elettrica, la Stark Future Varg, sotto la direzione di Sebastien Tortelli. Fabbrica e Federazione sono d’accordo, Blazusiak è iscritto alla prima prova del Mondiale SuperEnduro, Francia, Lievin, 25 Novembre. Venti ore prima del via la FIM ci ripensa, ritira il documento regolamentare che consentiva alla Varg di allinearsi, e costringe il Promoter Sebastien Blanchard a bandire dalla corsa Moto e Pilota. Ragioni generiche di sicurezza, hanno detto. Si pensava a una ridiscussione della materia, il Mondiale SuperEnduro si conclude in questi giorni in Inghilterra e la Varg di Tadeusz Blazusiak non ha mai debuttato. Ancora si aspettano commenti, risposte e proposte ufficiali. A oggi, semplicemente, la cosa è morta lì.
Ed ecco una terza, diversa soluzione. Motocross (o qualcosa del genere, cioè certamente di gran lunga meno appuntito). Dal nulla ma da una costola, anche finanziaria, dell’Extreme E, lo scorso anno nasce la Coppa del Mondo FIM E-XPlorer a cura dei Co-fondatori Valentin Guyonnet, Carina Munte, Alejandro Agag e Eric Peronnard. Come l’Extreme E, la formula delle Supercar off-road creata da Agag (FormulaE), prevede Moto elettriche di diversa origine e estrazione, gare per team a coppie uomo-donna, una serie di batterie per sancire il vincitore del Gran Premio. La prima Coppa della storia viene assegnata a Settembre in Sardegna (gara vinta da Kiara Fontanesi e Camille Chapeliere) a Jorge Zaragoza e Sandra Gomez, Team giapponese MIE di Midori Morawaki, Moto EMX Powertrain XF30. Quest’anno la seconda stagione è partita dal Giappone, Osaka. Hanno vinto Francesca Nocera e Tosha Schareina, ma la grande notizia, arrivata nell’immediata viglia dell’inaugurazione della stagione, è stata quella dell’adesione alla serie di Honda HRC, che per l’appunto si è presentata al via con la CR Electric Proto subito vincente.
Ancora non si può dire se l’elettrico sarà davvero futuro, o il solo futuro, ma eccoci alla morale ispirata dal “caso” dei tre progetti di inserimento dell’elettrico nell’Off-Road. Perfetta integrazione, rifiuto totale, completa separazione. Ecco come l’unico ente decisore ha gestito i vari fronti. Qualcosa non torna, o per lo meno stona?
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