anzi..... spesso i piu' sinistrorsi son proprio quelli pieni di soldi......
e' tutto piu' facile quando non si devono fare i conti veri con la pagnotta.....

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"Spero, in ogni mio intervento, di non risultare troppo perentorio, al fine di evitare altre, assurde,sospensioni.
E spero di poter continuare a dire la mia opinione, senza che qualcuno pensi che ogni mia riflessione, voglia essere un attacco ad altri!
Spero dio poter "scrivere in pace", cosi' come ritengo di "vivere in pace"

Quoto in toto.

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Neapolitan power - Anima terrona

HAi hai sento aria di freddure imminenti...

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Infatti. direi più bisex. Ottima in fuoristrada e grande stradista.

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"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra

Q8 appieno... W LA TOPA!!!

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Why black OR white? Black AND white, that's right!!!

Suzuki RF600R

Ti hanno anche raccontato della Rivoluzione Industriale e delle condizioni di lavoro degli operai dell'800? Pensi che il capitalismo 'puro' prevedesse 8 ore giornaliere, ferie retribuite e sicurezza sul lavoro? i lavoratori nn erano considerati esseri umani ma semplice merce da usare e buttare quando nn servivano più, e le cose son cambiate poco fino al dopoguerra con le prime lotte sindacali, e se ora godi di precisi diritti e nn solo di doveri ringrazia i nostri padri che hanno scioperato e protestato e spesso si son presi le manganellate dagli sbirri..anche se ultimamente mi pare che stiamo tornando indietro

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"..alcuni motociclisti sembrano dei giocatori di biliardo che, anziché ingegnarsi di spedire tra sponde le palle dove vogliono mandarle, senza affanni e col cervello, credono che il risultato lo ottieni meglio percuotendo con la stecca ogni cosa si trovi sul panno verde, e il panno stesso." copyright Zeljko

si me ne hanno parlato, come anche dello schiavismo del lavoro minorile ecc ecc. ma io nn ho esaltato il capitalismo nel mio post.

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Quando un uomo con la moto incontra un uomo con la paletta, l'uomo con la moto è un uomo sfigato

Si vede che Bologna è roscia!!!!

Cmq la moto è apolitica...x favore non ce la mettete pure dove non c'entra nulla...

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Italians do it BETTER!!!

c'è una cosa che forse a molti non è chiara.
la vecchia frase che chi non fa differenze tra destra e sinistra è di destra, è verissima.

la distinzione nasce infatti con la sinistra stessa, la fazione di Mirabeau agli Stati Generali del 1789, e le successive ripartizioni nell'Assemblea Nazionale.
"sinistra" significa mettere in questione la legittimità del privilegio e ribaltarlo: il privilegio politico, poi sociale ed economico, poi di genere, poi degli adulti sui bambini, di razze su altre eccetera.

fino al 1789 la distinzione tra destra e sinistra non serve perché la realtà con i suoi biechi "spontanei" rapporti di forza che portano sempre il forte a incassare qualche frutto della fatica dei dispersi deboli, è già "destra". perché l'organizzazione giuridica e amministrativa di questo privilegio è già "destra" nel senso che non ha nessun bisogno di una destra POLITICA che la tuteli se non emerge una sinistra che la minacci. la destra come fazione di attività politica è un prodotto della sinistra: prima della sinistra, si chiama semplicemente realtà, status quo

ora, per ragioni puramente algebriche la maggioranza di noi discende geneticamente da quell'85% abbondante di uomini e donne che erano trattati come (o peggio) di COSE, oggetti che dovevano funzionare ubbidir tacendo riprodursi e morire. nei campi per millenni, nelle fabbriche per secoli. senza la distinzione tra destra e sinistra, cioè senza la sinistra, moltissime delle cose che nel tempo, insieme al progresso tecnoscientifico (anch'esso fondato su un presupposto antitradizionalista conquistato con una dura lotta politica), hanno riportato buona parte di questo 85% abbondante di popolazione nella condizione di persona e cittadino, dalla titolarità di diritti civili a quella di diritti politici, dall'orario di lavoro - concetto impensabile in una realtà tradizionale - alla tutela della salute e dell'infanzia, dell'istruzione all'emancipazione della donna da condizione di funzione familiare determinata dal maschio, ecc.ecc.ecc., non sarebbero semplicemente mai esistite. e l'85% di voi, di noi, sarebbe una cosa nella disponibilità totale dell'altro 10/15%, senza un diritto che sia uno, e soprattutto senza la più vaga idea che possa solo immaginarsi qualcosa come un DIRITTO per "quelli come noi".

sparendo la distinzione, sparendo dai discorsi tra gli "uomini della strada" e poi dai contenuti dei "politici", come è sparita negli ultimi 20 anni, si torna semplicemente alla politica del 600 e precedenti, alla politica come pura dimensione di potere e prelievo privilegiato di risorse dall'economia a beneficio di cricche di potere.
sarebbe però sbagliato immaginare che nella società la partita sia sospesa perché nessuno se ne occupa. la partita non si sospende mai perché quando la sinistra non c'è, la parte della destra la fa la realtà del privilegio che si riprende giorno per giorno dai diritti dei molti tutto ciò che riesce. infatti: restrizione dei diritti sociali, del lavoro, del salario, delle risorse per lo studio, la salute ecc. ritorno della immagine femminile come oggetto passivo di trastullo, che l'unica attività che deve svolgere freneticamente è quella di rendersi "vendibile" come trastullo e di vendersi a chi paga meglio. eccetera.

così era da sempre prima del 1789, e così sarà sempre: l'apoliticità, il venir meno della distinzione, è semplicemente destra non militante. e ha come risultato che privilegio sociale dei pochi mantiene o riconquista terreno a spese di diritti, libertà e risorse dei molti: ciò che la grande maggioranza di noi dai 25 ai 45 anni vediamo benissimo e sintetizziamo nell'idea malinconica che i nostri vecchi stavano molto meglio, pur appartenendo allo stesso nostro ceto o magari anche a uno più basso.
ovviamente i molti, cioè i fottuti, applaudono in maggioranza imbesuiti dai valori-cesso messi in circolo dai primi con le loro concentrazioni immense di potere editoriale e mediatico (e ovviamente non parlo solo del nostro, pur degeneratissimo, caso nazionale: c'è ben altro)

solo i valori della sinistra hanno bisogno di attivismo, quelli opposti non hanno nessuno bisogno: operano da sé automaticamente nelle fabbriche, nelle banche, nelle chiese, negli uffici, negli eserciti, e dovunque quotidianamente la parte forte si riprende tutto ciò che la lotta delle sinistre in due secoli impose di cedere a quella debole, che si era organizzata politicamente per non esserlo più. smettendo essa di organizzarsi sull'unico terreno di possibile successo, voilà. ogni tanto, i parlamenti occupati da risse tra analfabeti degenerati "annotano" sotto forma di legge la periodica riconquista di padroni e lacché contro la gran massa di lavoratori atomizzati e cittadini soli. ma è solo un atto notarile, ormai. anche se di un notaio immotivamente strapagato.

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il secondo e terzo paragrafo bastano, rolling.

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