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Iscritto: 15/05/2012 Locazione: Vicenza
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Originariamente inviato da DrManettaDifficile era non farsi male. Oggi invece si indossa come minimo il casco (ed anche il peggiore padellone di ora è sicuramente meglio di un buon casco di trenta e passa anni fa), ma gli smanettoni generalmente hanno anche tuta, stivali, guanti e paraschiena. Quindi il suo dire era che, rivalutando gli incidenti di allora con l'utilizzo delle giuste attrezzature, la brutta fama di motociclette ammazzautenti avrebbe subito un drastico calo. Forse qui non aveva tutti i torti... Condivido in pieno! Poi il destino fa la sua parte, nel senso che anche se hai tutto l'abbigliamento adeguato e poi finisci dritto contro un muro, un albero, un guardrail o altro, lì non si può fare niente! Però dal canto mio le protezioni le indosso sempre, poi vada come vada... Il motociclismo non è un passatempo, è uno stile di vita!
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Iscritto: 24/10/2000 Locazione: Sesto San Giovanni
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Ho guidato il GPZ900 nell'85 un Orvieto Chiusi a tutta. Ho avuto il GSXR 750 del 2015 La differenza? Su strade scorrevoli e in situazioni di pericolo meglio il GPZ dell'85. Se si vuole andare davvero forte meglio il GSXR del 2015. Il fatto che se non si va "forte" con le sportive moderne si è sempre troppo caricati sulla ruota davanti.
R1250RT - 70.000 km
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Iscritto: 23/06/2000 Locazione: Roma
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Quote:una volta c'erano più morti e feriti perché si girava allegramente in jeans, maglietta e Ray Ban (stile Top Gun) spatasciandosi in terra in modo clamorosamente devastante. Difficile era non farsi male in parte è vero, anche se ai tempi della mia prima maximoto avevo un bellissimo AGV Kenny Roberts, che stupidamente indossavo solo quando mettevo le ruote "fuori porta", una folle consuetudine all'epoca. A pensarci bene porto ancora i segni sulla pelle e sulle ossa della volta che sono volato in terra, e per rispondere a che dice che le protezioni non servono, forse se le indossavamo quel lontano giorno le cose sarebbero andate diversamente. lamps
Veterano BMW R1200R Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
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Iscritto: 26/03/2018 Locazione: Biella
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Originariamente inviato da lumachina....e per rispondere a che dice che le protezioni non servono... vorrei conoscere chi dice questo ....
... c'è gente per tutto...
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Iscritto: 15/05/2012 Locazione: Vicenza
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Originariamente inviato da andrea.matteovorrei conoscere chi dice questo .... Se ne era discusso in un thread ma non ricordo quale se mi viene in mente te lo scrivo! Il motociclismo non è un passatempo, è uno stile di vita!
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Iscritto: 17/08/2007 Locazione: VR
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La tecnologia in tutti i campi ha fatto passi da gigante e per fortuna anche in campo motociclistico. Erano altri tempi ed altre moto che non si possono paragonare alle moto dei giorni nostri. La mia prima esperienza con una moto di grossa potenza, per allora, è stata con una Kawa mach 500 usata con i freni ancora a tamburo, e mi sembrava che frenasse ai tempi, in realtà in discesa dopo poche frenate si scaldavano i freni e ci voleva l'ancora per fermarla.Poi nell'82 ho preso un gsx 1100 che tenuto fino a qualche mese fa che era all'avanguardia tecnologicamente. Per capire la differenza con le moto di allora, mi basta salirci sopra e fare qualche km e la prima domanda che mi faccio ogni volta è: ma come cavolo facevo ad andare in giro con una moto così? A differenza delle moto odierne non frena, ondeggia in curva, sbacchetta se ti alzi e prendi aria eppure supera ancora i 200 km. Ma allora era una moto fantastica, ora sorpassata, come lo saranno le odierne fra 30 anni. Noi eravamo semplici motociclisti come adesso, con la stessa passione e le moto erano quelle. Ad essere sincero non ci facevamo tante paranoie, purtroppo, sulle protezioni ed il casco lo usavo solo per i viaggi lunghi, normalmente maglietta , che ti saliva fino alle spalle dall'aria, Ray Ban e via a sentire l'aria in faccia. Erano più pericolose? Si erano meno sicure ed hanno mietuto parecchie vittime, anche io posso dire di essere un miracolato; quasi tutti andavamo a fare le sfide in Valdastico e sul Costo di Asiago. Oggi c'è molta più sicurezza nel mezzo, ma molto più traffico che sta pareggiando se non superando la pericolosità del girare in moto rispetto quegli anni. Se in quegli anni gli incidenti erano più colpa nostra ora sono molto più per errori di altri utenti della strada.
La felicità non è avere quello che si desidera, ma desiderare quello che si ha. O. W.
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Iscritto: 23/06/2000 Locazione: Roma
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Originariamente inviato da andrea.matteoOriginariamente inviato da lumachina....e per rispondere a che dice che le protezioni non servono...
vorrei conoscere chi dice questo .... non mi riferivo a te anche se quello che riporti della tua esperienza l'ho vissuto anche io, a parte le ossa rotte quello che molto fece penare furono le escoriazioni riportate sul corpo, nel caso della mia ragazza anche quelle sul viso d'accordo con te, non a caso i maggiori responsabili sono i guard rail killer
Veterano BMW R1200R Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
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Iscritto: 23/06/2000 Locazione: Roma
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Originariamente inviato da paolo_53La tecnologia in tutti i campi ha fatto passi da gigante e per fortuna anche in campo motociclistico. Erano altri tempi ed altre moto che non si possono paragonare alle moto dei giorni nostri. La mia prima esperienza con una moto di grossa potenza, per allora, è stata con una Kawa mach 500 usata con i freni ancora a tamburo, e mi sembrava che frenasse ai tempi, in realtà in discesa dopo poche frenate si scaldavano i freni e ci voleva l'ancora per fermarla.Poi nell'82 ho preso un gsx 1100 che tenuto fino a qualche mese fa che era all'avanguardia tecnologicamente. Per capire la differenza con le moto di allora, mi basta salirci sopra e fare qualche km e la prima domanda che mi faccio ogni volta è: ma come cavolo facevo ad andare in giro con una moto così? A differenza delle moto odierne non frena, ondeggia in curva, sbacchetta se ti alzi e prendi aria eppure supera ancora i 200 km. Ma allora era una moto fantastica, ora sorpassata, come lo saranno le odierne fra 30 anni. Noi eravamo semplici motociclisti come adesso, con la stessa passione e le moto erano quelle. Ad essere sincero non ci facevamo tante paranoie, purtroppo, sulle protezioni ed il casco lo usavo solo per i viaggi lunghi, normalmente maglietta , che ti saliva fino alle spalle dall'aria, Ray Ban e via a sentire l'aria in faccia. Erano più pericolose? Si erano meno sicure ed hanno mietuto parecchie vittime, anche io posso dire di essere un miracolato; quasi tutti andavamo a fare le sfide in Valdastico e sul Costo di Asiago. Oggi c'è molta più sicurezza nel mezzo, ma molto più traffico che sta pareggiando se non superando la pericolosità del girare in moto rispetto quegli anni. Se in quegli anni gli incidenti erano più colpa nostra ora sono molto più per errori di altri utenti della strada. Paolo mi hai tolto le parole di bocca, anche io avevo la Suzuki GSX1100 nel 1982, come quella in foto sul mio profilo, potentissima ma pericolosissima, superati i 200km/h cominciava ad ondeggiare, come dici bene tu eravamo più semplici e forse avevamo un approccio diverso, più romantico
Veterano BMW R1200R Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
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Iscritto: 15/05/2012 Locazione: Vicenza
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Anche se in parte siamo andati OT, in realtà credo che i due argomenti siano molto legati! Comunque, secondo me nel tempo è anche cambiata la percezione e l'attenzione che i motociclisti danno alla sicurezza, ormai tranne gli harleysti non vedo motociclisti che girano senza abbigliamento tecnico, oltre al casco (obbligatorio) giacca e guanti ci sono sempre, quasi sempre anche pantaloni e scarpe! Spero anche il paraschiena, che praticamente vedo sempre quando si tolgono la giacca! Sì insomma, da questo punto di vista si sono fatti passi da gigante!
Il motociclismo non è un passatempo, è uno stile di vita!
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Iscritto: 02/03/2010 Locazione: torreglia (pd)
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Originariamente inviato da il franzQuotone per l'Andrea.Matteo quoto anch'io
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Iscritto: 25/05/2016 Locazione: Cecina (LI)
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Originariamente inviato da il franz Su strade scorrevoli e in situazioni di pericolo meglio il GPZ dell'85. Se si vuole andare davvero forte meglio il GSXR del 2015.
Questa è un osservazione che trovo interessante. Forse il motociclista del GPZ che ho incontrato intendeva questo nei suoi ragionamenti pro sportive di una volta. A velocità umane o comunque per guide non a vita persa sono "quasi" più facili la vecchie SS delle odierne iperspecialistiche seicento, mille e milledue. Se invece guidi a vita persa sempre e comunque, gli ausili meccanici ed elettronici delle moto moderne ci mettono in condizioni di gestire situazioni un tempo destinate alla tragedia. E questo vuol dire viaggiare comunque a velocità siderali, visto che una moto da sparo del terzo millennio supera i 100 in prima senza arrivare al limitatore... Ed è logico che a queste velocità vicine alla curvatura, nessuna protezione può salvarti da tragiche conseguenze, perlomeno su strada. Però credo che molti incidenti gravi o mortali di una volta, con le adeguate protezioni indossate forse avrebbero avuto esito differente. Questo naturalmente parlando di traffico cittadino e fuori porta in modalità sensata (e non insensata). In fine dei conti, indossando solo dei fighissima Ray Ban bastava battere la testa leggermente più forte di una scivolata in bici e ci tiravi il calzino. Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti
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Iscritto: 23/06/2000 Locazione: Roma
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Io invece rimango dell'avviso che le moto di oggi sono di gran lunga più sicure di quelle di ieri, lo sforzo dei Costruttori tipo Honda, infatti, è stato quello di proporre modelli sempre più "user friendly" strizzando l'occhio a quell'utenza che ha avuto sempre timore della moto.
Altro elemento la scomparsa, o quasi, dai listini delle SS, viste sempre come "fabbriche di vedove"
Veterano
BMW R1200R
Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
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Iscritto: 17/08/2007 Locazione: VR
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La GPZ900 non lo so perchè non l'ho mai guidata, ma la gpz750 l'ho avuta per un periodo e posso garantire che la mia aveva il telaio peggiore del suzuki. Nei curvoni lunghi e veloci sembrava di essere ubriaco da tanto ondeggiava, che se non eri abituato faceva paura. Le gomme, le sospensioni, i freni ed i telai non sono neanche paragonabili alle moto odierne. Pensate che gli stessi discorsi li facevamo anche noi ai tempi e ci chiedevamo come facevano ad andare i nostri papà con le Gilera, Mival, Morini, Aermacchi di solo qualche decennio prima, come ora ci si chiede delle moto di 40 anni fa. Tanto per dirne una, una volta si compravano le gomme e si mettevano a stagionare, così facevano più km, pensate la differenza di grip con quelle odierne. Che poi si andasse più piano con quelle moto è normale, non avevano le stesse prestazioni di quelle di oggi. Le moto e le gomme di oggi non sono solo più sicure, ma anche più facili.
La felicità non è avere quello che si desidera, ma desiderare quello che si ha. O. W.
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Iscritto: 24/02/2009 Locazione: vigevano e pavia
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Fino ai primi anni 70 l'abbigliamento moto estivo era da apericena come si dice adesso, e con moto che già andavano a velocità ben superiori ai 130 autostradali, il casco..............opzione e come qualcuno ha già scritto anche a 60 col cinquantino ci lasciavi le penne. La leggenda che le moto erano comunque pericolose ha sempre accompagnato l'evoluzione delle nostra beneamate 2 ruote, anche quando strade polverose erano percorse alla folle velocità di 40 all'ora.
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Iscritto: 10/08/2009 Locazione: trento
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Io posso solo dire che le moto anni fine 80, inizio 90, quelle con le quali ho iniziato a guidare...alcune delle quali ho ancora in garage, hanno freni ridicoli, impianti luce vergognosi rispetto a quelle attuali. Non parlo delle gomme perchè quelle di adesso, permettono di andare oltre la fisica e le oltre le capacità della media dei piloti. Un'altra cosa che è cambiata è il traffico...aumentato del 1000%. che con l'uso dei telefonini alla guida, fa diventare l'andare in moto adesso, molto più pericoloso degli anni 80 e 90.
Una PX è per sempre
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