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Iscritto: 13/01/2005 Locazione: MN
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Originariamente inviato da Ponan68 Comunque fai conto che le previsioni degli analisti più attendibili, dicono che nel 2050, solo 1/3 delle auto prodotte nel mondo sarà completamente elettrica, quindi il 67% delle auto prodotte andranno ancora con un combustibile fossile. Questo dà l'idea di come l'elettrico sarà un fenomeno urbano o poco più (seconda macchina, oppure bassi chilometraggi, limiti normativi, ...)
sono previsioni sulla base dello standard attuale. solo che lo standard attuale è fatto dallo standard personale di ogni costruttore. per fare il primo grande salto nell'elettrico dovrebbero tutti mettersi d'accordo sulle dimensioni, e caratteristiche dei pacchi batterie per renderli velocemente estraibili e sostituibili con altri già carichi lasciando giù quelli esauriti. A quel punto uno deciderebbe se ricaricarsi il suo se ha il tempo ed il posto, oppure staccare un serbatoio di corrente vuoto per metterne uno pieno. Questo allo stato attuale della tecnologia delle batterie che sono a bordo delle full elettric attuali, cioè una decina di modelli al mondo. se poi entro il 2050 riescono a fare andare una pila a fusione di idrogeno problemi risolti. fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 26/03/2018 Locazione: Biella
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se poi entro il 2050 riescono a gestire la fusione nucleare ed a miniaturizzarla, la pila ad idrogeno sarà una ciofeca come il camino a legna.... così, per dire
... c'è gente per tutto...
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Iscritto: 26/11/2017 Locazione: Bologna
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Originariamente inviato da nicola66 ma è ovvio che nella realtà il sistema sarebbe + complesso. ma il punto erano i presupposti originali del confronto scritti nella pagina precedente :
due moto, una da 100kg e l'altra 200kg, con le stesse misure ciclistiche, stessa posizione del baricentro ..... cambia dal giorno alla notte quando devi guidarle.
+100kg vuol dire effetti vari e diffusi su tutta la ciclistica che a sua volta interviene sulla dinamica di guida. A quel punto le moto non sono + le stesse dato che le geometrie non saranno + equivalenti. Per cui viene meno il confronto.
In pratica state dicendo la stessa cosa
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Iscritto: 10/02/2011 Locazione: affari miei
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Originariamente inviato da nicola66Originariamente inviato da Ponan68 limiti normativi, ...)
se poi entro il 2050 riescono a fare andare una pila a fusione di idrogeno problemi risolti. spererei anche prima,non so se il petrolio sarà poi "così tanto"
per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi. Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo. Usate voi questa roba se volete spendere il triplo
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Iscritto: 23/09/2010 Locazione: transpadana
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Il petrolio dovrebbe essere finito da oltre 20anni. Così affermavano negli anni settanta, quando ci facevano andare a piedi la domenica, perché le riserve si sarebbero esaurite sicuramente prima del 2000, anno in cui sarebbe definitivamente scomparsa anche l'intera foresta amazzonica.
chi è senza peccato...
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Iscritto: 13/01/2005 Locazione: MN
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doveva essere già finito sulla base dei giacimenti allora conosciuti e sfruttati. però non è solo un discorso di quanto ce ne sia ancora, ma di quanto costerà man mano che diventerà sempre + difficile estrarlo e di come la penserà chi l'avrà sotto i piedi. ci siamo dimenticati l'estate del 2012 col barile a 158$ e la verde a 2,10€ al litro. Per fortuna è stata una burrasca speculativa e politica di pochi mesi, ma vorrei vedere se non fosse + arretrato ai prezzi attuali (anzi 5 mesi dopo crollò fino a 35$/bar) cosa e chi girerebbe adesso per strada.
fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 23/09/2010 Locazione: transpadana
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Il livello del prezzo è tenuto alto dal cartello dei produttori, e per ora non dipende dall'entità delle riserve, che peraltro sono aumentate, ma in parte dalle proteste contro i metodi di ricerca ed estrazione.
chi è senza peccato...
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Iscritto: 03/03/2018
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Originariamente inviato da Luca_tmIl livello del prezzo è tenuto alto dal cartello dei produttori, e per ora non dipende dall'entità delle riserve, che peraltro sono aumentate, ma in parte dalle proteste contro i metodi di ricerca ed estrazione. Spesso dettate dall'ignoranza su quelli che sono i metodi ed i relativi reali rischi In italia la maggior parte delle estrazioni avviene in mare a pressione atmosferica, quindi anche l'eventuale distacco dell'impianto dall'imbocco del giacimento non porterebbe in alcun modo ad un disastro ecologico ma, al massimo, alla perdita di qualche decina di litri di greggio che verrebbe comunque prontamente rilevato e recuperato. Al momento su uno degli impianti di estrazione il sistema di rilevamento delle perdite è realizzato mediante un acquario in cui sono presenti 5 mitili. I molluschi reagiscono in tempo reale a qualunque variazione ambientale ed il monitoraggio costante e continuo consente di rilevare anche il minimo trafilaggio. Al momento le aree di mare antistante le piattaforme - benchè interdette alla navigazione - sono spesso oggetto di attenzione da parte dei pescatori locali in quanto la pulizia delle acque le rende particolarmente popolose e quindi interessanti per la pesca.
Motociclisti ... strana, meravigliosa gente! Il mondo che ci circonda è uno zoo; ci trovi animali di tutti i tipi...e non paghi l'entrata. (Cit. Renzo)
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Iscritto: 26/03/2018 Locazione: Biella
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Originariamente inviato da mpastorio.... In pratica state dicendo la stessa cosa zittoooo non dire questo a Nicola che poi ci propina 3 pag. pur di non ammetterlo
... c'è gente per tutto...
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Iscritto: 23/09/2010 Locazione: transpadana
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Carlo, sono d'accordo in tutto, e non mi stupirebbe che certi movimenti di protesta venissero finanziati proprio da alcuni paesi produttori, per evitare che si scoprano nuovi giacimenti in paesi che ora acquistano da loro.
chi è senza peccato...
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Iscritto: 03/03/2018
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Originariamente inviato da Luca_tmCarlo, sono d'accordo in tutto, e non mi stupirebbe che certi movimenti di protesta venissero finanziati proprio da alcuni paesi produttori, per evitare che si scoprano nuovi giacimenti in paesi che ora acquistano da loro. basta pensare al referendum "sulle trivelle" piuttosto che alle proteste sullo stoccaggio del gas ... dimenticando che lo stoccaggio avviene direttamente nel terreno in quelli che sono giacimenti esausti, quindi semplicemente introducendo nuovamente ciò che in precedenze era già presente in natura
Motociclisti ... strana, meravigliosa gente! Il mondo che ci circonda è uno zoo; ci trovi animali di tutti i tipi...e non paghi l'entrata. (Cit. Renzo)
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Iscritto: 26/03/2018 Locazione: Biella
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Originariamente inviato da Luca_tmIl petrolio dovrebbe essere finito da oltre 20anni. ..... anno in cui sarebbe definitivamente scomparsa anche l'intera foresta amazzonica. alcuni esempi di "scientifiche" previsioni.... https://ibb.co/bBGDHvJhttps://ibb.co/yBkdrxYhttps://ibb.co/cx51sCHhttps://ibb.co/kQKRd38
... c'è gente per tutto...
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Iscritto: 25/05/2016 Locazione: Cecina (LI)
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Originariamente inviato da nicola66 per fare il primo grande salto nell'elettrico dovrebbero tutti mettersi d'accordo sulle dimensioni, e caratteristiche dei pacchi batterie per renderli velocemente estraibili e sostituibili con altri già carichi lasciando giù quelli esauriti. A quel punto uno deciderebbe se ricaricarsi il suo se ha il tempo ed il posto, oppure staccare un serbatoio di corrente vuoto per metterne uno pieno
Era la soluzione che pensavo più percorribile anche io nelle chiacchiere tra amici. Ai classici distributori, invece delle pompe di benzina, troveresti uno stock di batterie già ricaricate da montare sulle auto o sulle moto, pagando questo "pieno" come un servizio. Oltre ad avere meno problemi di velocità nelle ricariche, lasceresti attivi anche i classici distributori che potrebbero convertirsi all'elettrico senza sparire, così anche il classico benzinaio non perderebbe il lavoro. Però... Ce ne vorrebbero di batterie in circolazione... Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti
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Iscritto: 24/10/2000 Locazione: Sesto San Giovanni
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Originariamente inviato da Luca_tmIl livello del prezzo è tenuto alto dal cartello dei produttori, e per ora non dipende dall'entità delle riserve, che peraltro sono aumentate, ma in parte dalle proteste contro i metodi di ricerca ed estrazione. Considerate che il prezzo del petrolio quotato in borsa è molto lontano dal prezzo reale. Un barile sono 158 litri ne vengono fuori 100 litri tra benzina e diesel (se va bene). Poi c'è il trasporto e raffinazione. Poi i margini vari fino alla pompa del benzinaio. Poi ci mettete un oltre 70% di tassazione. L'ENI un barile lo paga tra i 10 e 15 dollari all'Iran (forse anche meno).
R1250RT - 70.000 km
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Iscritto: 13/01/2005 Locazione: MN
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l'ENI dall'Iran del petrolio ne importa meno del 4% del totale. (E' il nostro terzultimo fornitore davanti a Nigeria ed Angola). Contro quasi il 21% dall'Iraq, il 15% dall'Arzabaijan, 10% dalla Russia. Poi altri paesi a scendere. Ho molti dubbi che ENI nel suo piccolo riesca a spuntare prezzi del 75% inferiori a quelle delle quotazioni ufficiali.
Cioè va bene tutto ma essendo azienda a partecipazione statale poi certe plusvalenze si saprebbero.
fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 24/10/2000 Locazione: Sesto San Giovanni
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Basta usare la matematica per capirlo.
R1250RT - 70.000 km
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Iscritto: 13/01/2005 Locazione: MN
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se vuoi i conti ad oggi è un attimo:
55$ al barile = 49€ al barile
49€ : 159litri = 0,31€ al litro di greggio.
costo al litro alla pompa al netto di tutte le accise e IVA, oggi 0,63€
+ 101% di ricarico.
secondo me ci stanno dentro alla grande sempre e cmq.
se poi riescono a pagarlo col 75% di sconto son dei maghi.
Io avevo letto su alcuni articoli specifici che il prezzo che paga per ogni lotto di petrolio acquistato era la media dell'ultimo mese del prezzo di mercato.
fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 24/10/2000 Locazione: Sesto San Giovanni
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Originariamente inviato da nicola66se vuoi i conti ad oggi è un attimo:
55$ al barile = 49€ al barile
49€ : 159litri = 0,31€ al litro di greggio.
costo al litro alla pompa al netto di tutte le accise e IVA, oggi 0,63€. Non sapevo che dalla pompa uscisse petrolio... poi quando costava 158 dollari?
R1250RT - 70.000 km
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Iscritto: 13/01/2005 Locazione: MN
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quando costava 158€ ti vai a ricercare il cambio dollaro euro del periodo gli effettivi quantitativi acquistati, ed il prezzo medio ricalcolato sulle scorte giacenti. ti fai 2 conticini, se sei capace, e ti trovi il dato che cerchi.
altrimenti telefona all'ENI visto che sei così in confidenza.
fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 24/10/2000 Locazione: Sesto San Giovanni
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La scaletta è: prezzo al produttore, trasporto, raffinazione, trasporto grossista, trasporto pompa, tutti con margini adeguati. Margine del benzinaio (basso). Poi ci metti il 64% che la tassazione in italia (esclusi dazi, Suez etc.). Oggi il petrolio è a 67 $ https://mercati.ilsole24ore.com/materie-prime/commodities/petrolio/BRNST.IPE?refresh_ce=1
R1250RT - 70.000 km
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