Iscritto: 24/02/2009 Locazione: vigevano e pavia
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Quando alla Piaggio erano lungimiranti ed avevano progettisti ispirati, ancora adesso lo reputo uno degli esempi di disegno e stile da tramandare ai posteri.
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Iscritto: 25/05/2016 Locazione: Cecina (LI)
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Ciao, Si, Bravo... Non è una risposta a qualcuno, ma effettivamente i tre ciclomotori della Piaggio erano veramente ben ideati. Nella mia testa sono sempre stati divisi in: Ciao, il classico ciclomotore buono un po' per tutta la famiglia; Bravo, quello più "corsaiolo", da ragazzotto che non deve chiedere mai; Si, l'ho sempre abbinato all'utenza femminile, il ciclomotore perfetto per le ragazze con guida "in punta" di sella.
E sul discorso pedalata... Varie volte mi è capitato sottovalutando la miscela presente nel serbatoio (che potevi valutare solo estraendo il tappo e guardando l'astina di controllo) di rimanere a secco. E quindi, via di pedale! Peccato che il Ciao facesse due metri ogni trenta pedalate... perfetto per abbattere il colesterolo. Arrivavi stremato alla pompa di benzina. Però almeno non rimanevi a piedi.
Se invece avevi la fortuna di essere con amici, bastava lasciare la ruota libera, attaccarsi al braccio di un altro e farsi trasportare come se veramente si fosse sopra ad una bicicletta. Grande mezzo. Per certi versi, migliore anche di quelli odierni. E di bollo ed assicurazione pagavi una miseria. Avevamo idee migliori allora...
Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti
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