Nato nel 1947, non più attivo dal 1970, il marchio Motom ha identificato popolari ciclomotori realizzati per input dell’impresa milanese De Angeli Frua. Nel DNA Motom le idee giunte con il supporto tecnico dell’ingegner Falchetto, che dal mondo automobilistico ha sposato la causa delle due ruote insieme agli imprenditori tessili lombardi. La produzione più nota, quella dei Motomic 48, monocilindrici con telaio a X in lamiera di struttura molto personale, leggera e semplice. Oltre questo conveniente modello di “moto atomica” che vantava consumi al tempo irrisori, pochi gli altri veicoli capaci di prender spazio sul mercato, tra cui anche il futurista 98.