Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Mantova, 16 Marzo. Ecco il Campionato Italiano Motocross. Ecco il massimo. E, per la verità, non basta. È la prima data della stagione, siamo solo alle fasi preliminari, e c’è già nell’aria tanta elettricità da rendere… sostenibile tutto l’anno del Motocross italiano. MX Pro Prestige, per essere precisi, Campionato Italiano Prestige 24MX-Borilli Pro Series, ad essere addirittura pignoli onde evitare l’eventuale anatema di qualche sponsor irascibile.
La sostanza non cambia. Ma il salto di qualità si vede subito, si respira. L’ossigeno arricchito l’ha portato Ducati. E l’evento diventa cerimonia, atto d’antologia, battesimo. Si respira e ci si infila anche un sospiro di sollievo. Era da un po’ che si tratteneva il fiato in attesa che si desse fuoco alla miccia iniziata a srotolarsi da Borgo Panigale nel lontanissimo 2021. In questi casi l’inizio è facile e indolore. Più che ritenere si fantastica, più che spazientirsi ci si gusta la fase paziente dell’attesa. Sul finire… non se ne può più, e del resto sembrerebbe provato scientificamente che l’impazienza diventa insopportabile alla fine, quando è ragionevole che subentrino i fatti a spegnerla.
Ducati a Mantova ha creato questa atmosfera, e in fondo a via Learco Guerra (la Locomotiva Umana non ha niente ha che vedere con il Motocross) è vita nuova. Senza dubbio eccitante. Il Pubblico cresce, di numero e di rumore.
Siamo in pieno battesimo. La nuova stagione e la nuova Ducati. Battesimo in corso, per meglio dire, poiché il sabato è dei preliminari, per la verità sempre più tirati fimo al culmine della Super Pole. L’esplosione, il terremoto è atteso per domenica, metà pomeriggio (andiamo in diretta). Valerio Lata, GasGas, riprende da dove aveva finito l’inchiostro l’ano scorso deciso a mettere in bella anche la pagina del 2024. Scrive il miglior tempo MX2. Nicholas Lapucci, Husqvarna, rientra nella categoria dopo due anni di massima divisione e deve limitarsi a copiare. Secondo. Saad Soulimani, Yamaha, è terzo. Il tempo è buono, anzi perfetto. La pista anche.
Tenere banco sin dalle prime battute non è facile, per lo meno nei termini della gestione emotiva che inevitabilmente si sovrappone a quella agonistica. Tony Cairoli al box e Alessandro Lupino in pista è il filamento incandescente del flash che accende la stagione. Si ha, dunque, un bel dire che per Ducati la stagione agonistica dell’Italiano altro non è che la prosecuzione del programma di test per lo sviluppo della nuova Desmo450 MX. Quand’anche per l’occasione si potesse decidere di eliminare i tabelloni dei tempi ci sarebbe sempre qualcuno con la sveglia in mano a mandare i buoni da una parte e i cattivi dall’altra. Così l’avvocato è sempre il cronometro. E il giudice supremo… il giudizio dei tifosi. Niente paura, Ducati ha soddisfatto l’uno e gli altri. Alessandro Lupino, che a dispetto del cognome accomodante è un marcantonio da rissa, non si fa pregare, ed è Super Pole MX1. Jan Pancar, KTM è secondo, Giuseppe Tropepe, Honda, terzo. Vale la pensa di fermarsi qui, di andare in sospensione e di lasciarsi prendere da un’impazienza breve. Domenica i cancelletti sbatteranno giù, e il clangore del ferro sarà divorato dalla musica di uno start in qualche modo storico.
© Immagini FXAction, Ducati