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Lombok, Indonesia, 4 Luglio. Non si è mosso nessuno. Nessun viaggio, nessuno spostamento. A Lombok il West Nusa Tenggara, una settimana fa, e a Lombok il… MXGP of Lombok, imminentemente qui. Stessa pista stesso torrido clima. Ricordo, qualche annetto fa non lontano da qui. Febbre, spossamento. Mi propongono uno sciroppino gustoso e dolce, si chiamava Red Bull: tre giorni senza chiudere occhio, senza poter star fermo. In Indonesia si sta bene, si mangia meglio, si sta con bella gente e, soprattutto, c’è questo anomalo clima di relax… prima della tempesta del Motocross.
A chi avrà fatto bene, o meglio, la settimana di stanziale riposo? Alla consapevolezza dei leader o alla carica degli aspiranti tali? Aria di conferme o, piuttosto di rivincite? Io propendo per il secondo… clima. Vedo la sommatoria di voglia di Herlings, KTM, e Gajser, Honda, molto più forte della conferma dell’ottimo Prado pur tornato al rilancio della vittoria. E tra loro, Herlings e Gajser capaci di rinnovare una forma di autorità troppo poco esclusiva negli ultimi tempi. Vedo anche (o mi auguro), in MXGP, un possibile exploit italiano. Non una vittoria ma magari, dalla sfida “azzurra” un innalzamento dei pivelli di Bonacorsi e Guadagnini.
Stesso discorso per quanto riguarda la MX2. Kay de Wolf, Husqvarna, ha ribadito in un colpo solo intenzioni e autorità. Non c’è nessun bisogno che si ripeta replicando un “intervento” che è stato già chiarissimo. Al contrario i fratellini Coenen, Lucas Husqvarna e Sacha KTM, non sono rimasti soddisfatti del bicchiere mezzo pieno di Indonesia 1. Parimenti al contrario non può ritenersi contento Laengenfelder, GasGas, che si è visto soffiare il secondo posto nel Mondiael. Soprattutto non vedo per niente appagato Andrea Adamo, GasGas, che a Lombok ha ritrovato tutto il potenziale e, ora ricaricato dell’energia della stessa pista, può e deve strabiliare!
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