MXGP #20. GP Spagna 3. Jorge Prado, GasGas, è Campione del Mondo (e così De Wolf in MX2) [VIDEO]

Tutto come ci si aspettava. Prado difende con successo il Titolo MXGP conquistato lo scorso anno. Saluta con una vittoria pubblico, Europa e Mondiale e se ne va in America. Kay De Wolf resiste all’ultimo assalto del compagno Husqvarna Lucas Coenen ed è Mondiale MX2
29 settembre 2024

Cozar, Spagna, 29 settembre. Cala il sipario, ma la moltitudine è già lì che chiede il bis. Anzi, il tris. Il bis Jorge Prado, Lugo, 5 Gennaio 2001, l’ha appena concesso difendendo il Titolo e rinnovandosi Campione del Mondo MXGP 2024. Alla fine sembra tutto facile, quasi scontato. Il suo pubblico, la sua gente, la sua pista. Eppure si è dovuti arrivare all’ultimo di ben 20 Gran Prix per firmare il dossier da mandare in archivio con la nuova tappa di eccellenza, la quarta dopo i Titoli MX2 2018 e 2019 e MXGP 2023, del Pilota (e del Team, il Red Bull GasGas Factory, della gente che è stata accanto a attorno a lui). Jorge Prado ha salutato il proprio pubblico (e l’Europa) imponendosi nella Qualifying e in Gara 1, e si è piegato. con il brivido di un’uscita di pista, al colpo di coda di Herlings in Gara 2. Ha battuto Gajser in Gara 1 e ha subìto il rivale in Gara 2, e ha comunque vinto il Gran Premio Castilla la Mancha, conclusivo della stagione, davanti a Gajser e Herlings nel riflesso preciso dell’andamento del Campionato.

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Tim Gajser, Honda HRC, l’antagonista splendido e fortissimo, che è stato a lungo davanti nel Mondiale approfittando anche di une certa dimostrata insofferenza di Prado per le piste di Fango, Portogallo e Francia esemplari, in questo senso, deve accontentarsi del secondo posto a 10 punti dal Campione. Non credo ci sia bicchiere mezzo pieno, la stagione di Gajser è stata molto bella, e probabilmente lo sloveno non è affatto contento, se solo si ripensa insieme alla tappa chiave ultima del duello, quel Gran Premio di Shanghai in cui Gajser si è dovuto fermare con la pedana kaput dopo un contatto di ferro con Andrea Bonacorsi. Quel giorno è uscito un numero incongruente con la sua classe sulla ruota della sfortuna, ed è stato lì che Prado ha potuto riprendere in mano le redini del Campionato. C’è da dire che, all’inizio, sembrava non dovesse esserci storia. Tutto era cominciato nella Patagonia argentina, e fino al GP di Portogallo, Prado aveva fatto semplicemente il vuoto.

Al terzo posto il “ritardatario”, Jeffrey Herlings, Red Bull KTM Factory, reduce da un lungo calvario per infortunio. L’olandese è tornato ad essere pienamente competitivo solo più avanti nel corso della stagione, dalla vittoria in Portogallo, e ancor di più dalla doppietta in Francia. Si può dire, dunque, che può esserci un certo rammarico per non essere riuscito a tornare sé stesso prima, o in tempo per competere, per così dire, a opzioni pari. Herlings è terzo nel Mondiale, e chiude a 52 punti dal leader. Con Gara 1 di Cozar anche la matematica aveva voltato le spalle all’olandese rendendogli inarrivabile l’ultimo barlume di leadership, tuttavia è proprio in questo dato dell’ultimo minuto che si manifesta tutta la “pericolosità” dell’ufficiale KTM 5+1 volte Campione del Mondo. Se è vero che Jorge Prado, oltre ad aver salutato con una vittoria il pubblico di Casa ed aver difeso con successo il Titolo, se ne andrà in America cambiando tutto, sicuramente ritroveremo un Herlings fedele e con il coltello tra i denti il prossimo anno. Gli italiani della MXGP sono arrivati tutti alla spicciolata. Andrea Bonacorsi, Yamaha, e Mattia Guadagnini, Husqvarna, da un cambio di classe e da una recovery, Alberto Forato, Honda, addirittura solo dalla Repubblica Ceca. Finiti nell’ordine, buon 10°, 12° e 19°, è difficile dire se le loro posizioni identificano un criterio di pesca per Ducati nella definizione del secondo Pilota da affiancare a Jeremy Seewer (a proposito, ottimo a affidabile 4° assoluto in Campionato) sulle Ducati Desmo450 MX il prossimo anno.

Kay de Wolf è il Campione del Mondo MX2, e il primo inchino al successo dell’olandese viene proprio dal compagno di Squadra Husqvarna Nestaan, Lucas Coenen, alla terza doppietta consecutiva, Turchia, Cina e Spagna3. L’olandese arriva a 20 unti dal leader, una distanza che spiega la grande pressione della coppia sull’arco del Campionato, in netto favore di De Wolf nella parte iniziale, chiaramente di marca Coenen nel finale. Non vuol dire molto, se non che il gioco di Squadra sottolinea l’impotenza del pur bravo e regolare Simon Laengenfelder, Red Bull GasGas, terzo però a quasi 100 punti. Per non parlare di Andrea Adamo, Red Bull KTM, il Campione del Mondo uscente che è secondo nel GP di chiusura ma appena 6° nel Mondiale, alle spalle anche dell’assente in Spagna Liam Everts, KTM, e dell’eccellente Mikkel Haarup con la Triumph debuttante, fermato dall’incidente in Repubblica Ceca e dal conseguente triplo zero del Belgio, di fatto incapace di offrirci almeno una vittoria nella stagione del passaggio di consegne. Promettentemente, la stagione del debutto ufficiale di Ferruccio Zanchi in seno alla Squadra ufficiale Honda di Gariboldi, si conclude con un buon posto nei dieci.

© Immagini MXGP, KTM, GasGas, Yamaha, FXAction, Ducati, Infront, Triumph Media

MXGP – Overall:
1. Jorge Prado (GASGAS) 43pts
2. Tim Gajser (Honda) 42pts
3. Jeffrey Herlings (KTM) 40pts

MXGP – Standings:
1. Jorge Prado (GASGAS) 996pts
2. Tim Gajser (Honda) 986pts
3. Jeffrey Herlings (KTM) 944pts

MX2 – Overall:
1. Lucas Coenen (Husqvarna) 50pts
2. Andrea Adamo (KTM) 40pts
3. Thibault Benistant (Yamaha) 38pts
4. Kay de Wolf (Husqvarna) 36pts

MX2 – Standings:
1. Kay de Wolf (Husqvarna) 959pts
2. Lucas Coenen (Husqvarna) 939pts
3. Simon Längenfelder (GASGAS) 852pts

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