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Lugo, Spagna, 10 Maggio. Inutile girarci intorno. O ammettiamo di non averci capito ancora nulla (non sia mai, troppo orgogliosi) o al bar del Mondiale MXGP l’atmosfera è arroventata e non bastano un cicchetto dietro l’altro a raffreddare gli animi. Oggi ho sentito dire da un quotato veterinario che un po’ di alcol fa vedere più lontano, allora mi faccio un amaro Auser e faccio l’”analista”.
Gran Premio di Galizia. Sesta prova del Mondiale MXGP e seconda passata in Spagna, dopo Arroyomolinos e prima della terza che sarà l’ultima della stagione, Cozar, ovvero il palcoscenico ideale per celebrare Jorge Prado prima di venderlo imbarcare sul transatlantico. Ma, calma. Spagna 1 è stato uno dei due en plein del Campione in carica, l’altro a Riola Sardo, ma il Portogallo della bufera (in tutti i sensi) è stata la magra per definizione del galiziano. Appunto, con quel minimo registrato, che ha significato anche la cessione della tabella rossa, Jorgino GasGas affronta la Gara di casa più avvelenato di un cobra. A meno che non sia talmente sicuro del fatto suo da aver deciso di giocare al gatto con il topo. Improbabile, oggettivamente inverosimile, e comunque ne va del nome del circuito: Circuito Municipal Jorge Prado!
Diciamo che quella di Agueda, tutt’al più, può essere interpretata come la “classica” scivolata sulla buccia di banana (mi direte voi cosa c’è di “classico” in una scivolata). D’altro canto proprio dal fango del purgatorio Agueda sono emersi almeno un paio di serpenti velenosissimi. Gajser e Herlings. Lo sloveno ufficiale Honda ha centrato una Gara 1 perfetta, e con quella si è preso la tabella. L’olandese ufficiale KTM, in piena progressione, ha bestemmiato in Gara 1 ma poi è andato in paradiso in Gara 2. Ecco altri due denti avvelenati per il serpentario di Lugo. Spettatore con biglietto di prima fila, sempre monsieur Romain Febvre, indomabile speranza Kawasaki, e star dell’ultima ora quel Paul Jonas, Honda, che ha meritevolmente gabbato tutti in Portogallo una settima prima. Ce n’è o no per volare con il jet privato fino a Lugo?
Sul fronte spinoso della MX2 il quadrilemma è già consolidato, ma come… sabbia al sole. Intanto Laengenfelder, GasGas, ha resistito alla botta e allo “zero” di Gara 2 in Portogallo e c’è. Poi torna l’astro corso Marc-Antoine Rossi, GasGas, e infine riecco finalmente Ferruccio Zanchi, Honda. Come dire: formazione tipo, al completo, per De Carli e per Honda, ma anche per l’intera categoria. Il quadrimotore della MX2, tuttavia, ha due reattori in perfetta efficienza, Kay de Wolf, Husqvarna, e Liam Everts, KTM, e due da revisionare, almeno alla telemetria: il suddetto Laengenfelder e l’atteso Andrea Adamo, KTM. Di trend, o tendenza, abbiamo già parlato, e abbiam anche detto che il Portogallo è stato troppo bestiale per essere preso per oro colato. Quindi, con l’occhio buono, e interessato, rivolto anche ai Guadagnini, ai Bonacorsi e ai Monticelli, a Valerio Lata, prenotiamo il nostro posto in prima fila al Gran Premio de Galicia, sesta del Mondiale MXGP 2024.
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