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Cordoba, Argentina 1 Marzo. Noi a cena e loro a correre. “Difetti” del fuso orario per chi è in Argentina, per esempio nella bellissima Cordoba, a godersi e frustare il Mondiale di Motocross alla prima stagionale del 2025. È il nostro primo flash dell’anno MXGP. Solo altri 19 in programma prima della finalissima di Darwin, Australia. Siamo dentro, siamo in pieno Mondiale. Siamo già in parte tangenti alle supposizioni del pre-stagionale.
La MXGP, classe regina, è “azzoppata”, questo è un fatto che era già chiaro. Jeffrey Herlings è ancora in regime di recover, e Lucas Coenen ha corso ma a mezzo servizio poiché seviziato da un incidente di allenamento alle braccia. Ha tenuto stoicamente duro ma il Mondiale non ti perdona e non concede indulgenze. Sembrava autostrada Tim Gajser, invece lo sloveno ha trovato una griglia in parte rimaneggiata ma non arresa a priori. Ne è uscita una Qualifying Race un po’ anomala, se solo ci si riferisce alle statistiche della stagione scorsa, ma promettente. Primo è Maxime Renaux, dall’holeshot alla bandiera a scacchi con il suo Yamaha-Boeing 959, secondo Romain Febvre, Kawasaki, e terzo, eccolo, Tim Gajser. Bello, Mondiale che non tradisce le aspettative. Il quarto è in un certo senso uno “standard” della posizione, “svizzeramente” Jeremy Seewer. In realtà si tratta di un vero exploit, perché è il nuovo Seewer powered by Ducati, e la Fabbrica al debutto nel Mondiale sfiora il podio. Di più, Mattia Guadagnini è settimo. Fantastico, no? Ducati c’è, le Desmo450 MX ci sono!
Più ortodossamente in forma la MX2, perfettamente allineata alle prospettive della viglia con una conferma iniziale che attendevamo da tempo: Andrea Adamo. Il campione del Mondo 2023, opaco a oltranza nel ’24, è esploso nella pre-stagionali Mantova e Montevarchi e portato l’a fondo in Argentina al primo incrocio dei ferri (che poi i “ferri” del mestiere di questi diavoli proprio “ferri” non sono). L’ufficiale KTM confermato e ricaricato ha battuto il collega Sacha Coenen, il campione in carica Kay de Wolf e il garante Simon Laengenfelder (semmai non così standard il suo holeshot, ma poi è Adamo, Adamo, Adamo fino alla fine). Si può dire, stando alle prima avvisaglie, che la MX2 è già affilatissima, micidiale.
Poi vedremo le Gare della domenica.
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