Baja Aragon. Vincono Schareina, Honda, e De Mevius, Toyota

Baja Aragon. Vincono Schareina, Honda, e De Mevius, Toyota
La 40a edizione della “classica” spagnola incorona per la terza volta l’ufficiale Honda HRC. Tra le auto doppietta Toyota con De Mevius e Baciuska. Cerutti e di Aprilia, al debutto, 11i assoluti e primi di classe
29 luglio 2024

Teruel, Spagna, 29 Luglio. Gli sterrati più veloci di Spagna, niente navigazione, tre giorni e due tappe per selezionare i più veloci, i più talentuosi, anche i più… coraggiosi. Nella polvere, sotto un sole implacabile per una luce abbagliante e un caldo micidiale. Sono gli elementi che compongono invariabilmente la “classica” delle classiche, la Baja Aragon, o di Spagna, arrivata alla 40ma edizione.

Riuniti (quasi) tutti i miglior specialisti, la Baja Aragon 2024 ha confermato la “tendenza” del momento tra i motociclisti più veloci, e ha introdotto una bella sorpresa nella gara delle Auto.

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A vincere la sempre emozionante gara delle Moto è Tosha Schareina, il nuovo idolo del Team Honda HRC. Il Pilota di Valencia somma, così tre successi consecutivi, un record nella storia della Baja (europea) più famosa del Mondo, e fissa lo standard della (sua) nuova era. Schareina non si è dato pena di studiare e mettere in atto particolari strategie. Come spesso accade in questa corsa, è partito a manetta ed è arrivato a gas aperto, vincendo tutti gli step intermedi della sua cavalcata trionfale, ovvero il Prologo, le due Speciali del Sabato, 180 e 160 chilometri, e la prova conclusiva di domenica, 160.

A tenere testa, o meglio a stare nella scia dell’ufficiale Honda, solo Edgar Canet, KTM e, più distanziato, Lorenzo Santolino, Sherco, per un podio che si compone interamente di Piloti spagnoli. Interessante il quarto posto del francese Neels Theric, in gara cin una Kove 450 Rally, curioso il nono posto di David Casteu, Husqvarna 450 Rally, che si prepara così a celebrare il 50° compleanno partecipando alla prossima Dakar Arabia Saudita 2025, e avvincente l’11mo posto assoluto, con il primo di Classe en passant, ottenuto da Jacopo Cerutti con l’Aprilia Tuareg 660, entrambi al debutto.

La Gara delle Auto porta qualche novità. A partire dal nome dei vincitori, Gregoire de Mevius per l’occasione (ma pare che non sarà un caso isolato) con Mathieu Baumel, l’ex navigatore di Nasser Al Attiyah sin qui piuttosto “randagio”.

De Mevius ha colto una vittoria significativa, perché pur in un contesto meno estremo per la non feroce concorrenza, rimpasti e assenze, porta la conferma del talento e dell’attitudine del giovane belga salito agli onori delle cronache con il secondo posto alla Dakar (in quel caso “navigato” da Xabier Panseri). Il successo di De Mevius si completa, per i colori di Toyota, con il secondo posto di Rocas Baciuska, navigatore Oriol Vidal, che è un altro “transfuga” dalle “macchinine” SSV e che mette in mostra valori assoluti.

La doppietta Toyota porta onore e nuovo riconoscimento al Team Overdrive che gestisce in Europa le Macchine giapponesi. Il primo Challenge è il Taurus di Erik Goczal e Oriol Mena, quarti alle spalle di Joao Ferreira e Filipe Palmeiro, Mini, e il quinto posto è di Joan “Nani” Roma, navigatore Alex Haro, qui non in corsa con il nuovo prototipo Ford M-Sport bensì con il Ranger T1+ sin qui sviluppato. Per l’occasione, per tenersi in allenamento e anche loro con un Taurus, Nasser Al Attiyah e Edouard Boulanger, in attesa di scendere in pista con la nuova Dacia, comunque ottavi assoluti.

© Immagini: Red Bull Content Pool, Toyota, Prodrive, Honda Monster, ASO Media, DPPI, RallyZone, Ford