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E’ un libro importante, 544 pagine, 1.492 grammi di carta di qualità, 48/50 euro il prezzo consigliato, testi in italiano e in inglese. Ed è soprattutto molto curato. Un gran lavoro, c’è tutta la storia della Elefant: c’è Claudio Castiglioni raccontato anche dalla moglie Enrica, ci sono i ritratti di Gianfranco Castiglioni (il fratello) e del giovane Giovanni (figlio). Di Roberto Azzalin ti pare di sentire anche la voce: lui è stato l’anima della Elefant (fin dall’inizio scritto proprio così) e della Parigi-Dakar, dai primissimi test in Algeria del 1984 alla prima partecipazione con Auriol, GP Marinoni, Picard e la Cagiva Elf-Ligier, che fu subito protagonista.
All’origine è stato una specie di sogno, e il libro lo dipinge bene il sogno di pochi visionari con Claudio in prima fila: la collaborazione con Ducati, l’acquisto di dieci motori, il primo telaio della TGM di Parma, i problemi di peso, di guida e di affidabilità. Più avanti lo sviluppo dei vari prototipi vincenti fino ai modelli Marathon di serie. Ogni protagonista ha il suo spazio, nel libro. Dopo Azzalin parlano P.L. Mengoli di Ducati, Pernat e Merendino (l’uomo della Lucky Strike) che seguivano la parte commerciale, e gli artisti che hanno costruito il mito, tutti: nell’ordine Felotti, Vitali, Galluzzi, Fanali, Botta, Alberti, Pizzoglio, Crespi, Brusa, Pin, Cremonesi, Abbati, Violini, Minelli, Forchini, Pezzotta, Tripodi, Gagni e Vismara. Dai motoristi ai telaisti, agli stilisti e ai meccanici. C’è giustamente ampio spazio per il pilota Giampaolo Marinoni, scomparso purtroppo nel gennaio 1986 a Dakar, che è stato lo sviluppatore più prezioso.
La parte dedicata ai vari modelli Elefant è ricca di schede e di belle foto. Tutte le moto sono state fotografate in studio. Dalla prima Elf-Ligier 750 da 73 cavalli (1985) alle successive sette evoluzioni, tra le quali spiccano la 850 XD10 dell’87 (la prima col telaio speciale e over 80 cavalli), la 904 XD11 dell’88 detta “la petroliera” perché portava a spasso gli obbligatori 70 litri di carburante e cinque di acqua (190 chili a secco), la 944 D90 del 1990, che vinse la sua prima Parigi-Dakar con Orioli (terzo De Petri e settimo Arcarons). Dal 1993, finita l’era dei leggendari ed esagerati prototipi che macinavano la sabbia a 190 all’ora, si passò alle 904 SP Marathon, prima e seconda serie fino al 1996.
E non mancano le Elefant più abbordabili, quelle che tanti ragazzi hanno amato: dalle 125 e 200 nate nell’84 ed evolute fino all’86, fino alla 350, alla 650, alla 750 e alla 900. Tanti modelli, in totale una ventina di versioni, per ciascuno dei quali troverete descrizione, foto e schede tecniche.
Poi naturalmente ci sono i piloti, molto ben raccontati da Contino e Battaglia. Da Marinoni a Auriol, da Gualdi a Orioli, De Petri, Terruzzi e tanti altri, fino a La Porte, Trolli, Cristanelli e De Megni. Ritratto di oggi e tante foto di ieri, piene di fascino. La vicenda si chiude con figure particolari che sono state molto importanti per la Cagiva, o continuano ad esserlo: Gigi Soldano, che ha fotografato tutte le Parigi-Dakar di questo mondo, i globetrotter che hanno battuto tutte le strade del pianeta con le Elefant, infine i "Cagiva People", quei gruppi italiani ed esteri che amano la Elefant e ne fanno una materia sempre viva.
Ve l’ho detto che è un libro molto curato: i due autori non hanno trascurato nulla, anche a costo di rimpicciolire i caratteri del testo (l’unico difetto del libro) per farci stare proprio tutto. Elefant People è in vendita su sito www.cagivaelefant.it, oppure sulle librerie Gilena, specializzate nel mondo dei motori.
Cagiva
Via G. Macchi, 144
21100 Schiranna
(VA) - Italia
800 364406
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