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Coimbra, Portogallo, 3 Luglio. Il doppio appuntamento Mondiale di Coimbra è andato via più di frizione che di acceleratore. Intanto era un doppio zero annunciato per Josep Garcia, lo sfortunato vincitore del Sabato di Carpineti, fermato in dirittura d’arrivo della domenica italiana da un doppio incidente. Niente di serio, alla fine, ma un dito fratturato e l’intervento del Dr. Mir che, per quanto bravo, non poteva fare il miracolo di riconsegnarcelo per il Gran Premio di Portogallo nel giro di una settimana. L’assenza di Garcia era una preziosa occasione di fuga per gli avversari diretti, Wil Ruprecht, TM, il mattatore del GP d’Italia e capoclassifica della EnduroGP alla vigilia del week end portoghese, e Andrea Verona, salito al secondo posto e candidato fisso a un bis della vittoriosa Gara di apertura del Mondiale, in Spagna. Invece, parliamo del sabato di Coimbra, Ruprecht è rimasto vittima di una caduta monstre durante la prima Speciale del Sabato, prima esecuzione dell’Enduro Test, condannandosi a una gara del tutto trasparente e frustrante per la sua classifica, e Andrea Verona, dopo un avvio fulminante, la vittoria del Super Test del Venerdì sera e della prima di sabato, si è fatto battere, anche in questo caso c’è una Speciale galeotta, da Nathan Watson, l’inglese di Honda RedMoto al primo successo stagionale di grande rilievo.
La morale del Sabato portoghese, comunque, è molto interessante. Andrea Verona, nonostante il secondo posto, sale al comando della provvisoria di EnduroGP (va da sé che nella E1 non ha rivali se non per la grandissima generosità di Thomas Oldrati, Honda RedMoto), Ruprecht deve accontentarsi di 3 punti con i quali scende al secondo posto, e Nathan Watson raggiunge Garcia al terzo posto. Tutto da rifare, si direbbe. In realtà è il Mondiale che si fa sempre più teso e interessante. E non è finita, non solo notizie cattive o di media soddisfazione. L’armata Beta torna finalmente, ma lentamente, a un confronto di suo livello e registra il ritorno alla vittoria di Brad Freeman, lungo calvario, che vince davanti a Persson e raggiunge lo svedese in testa al Campionato della E3. A proposito, non male nemmeno il rientro di Steve Holcombe, che dopo tre “zeri” torna a muovere la classifica con un buon secondo posto in E2.
Domenica. Non si è ancora convinti del risultato di Sabato. Non completamente. La sola cosa certa è che il ritmo dei Campioni dell’Enduro è stellare, non garantisce più che si possa cadere, scivolare via e rimanere in testa o in scia ai battistrada. Il doppio appuntamento, con la doppia razione di punti, che caratterizza i Gran Premi dell’Enduro, può risentire di questi accadimenti. Così, si pensa che Ruprecht possa riprendersi e tornare a dettare la legge del più forte, e invece per l’australiano di Jarno Boano, pedina vincente del Team ufficiale TM, il GP portoghese diventa un difficile calvario che si concluderà fortemente influenzato dalla caduta del primo giorno, prima Speciale. Fuori Garcia e inoffensivo Ruprecht, cui comunque va il merito di aver resistito stoicamente al disagio dell’infortunio, il Gran Premio vira in favore dell’assennato Andrea Verona e, definitivamente, verso l’exploit di Nathan Watson, Pilota ufficiale Honda Redmoto, Team che ha il pregio enorme di aver dato fiducia a un Pilota non proprio in fase irresistibilmente ascendente. Exploit nell’exploit, quella di Watson è la seconda doppietta stagionale, dopo il colpo di Ruprecht al Gran Premio di Portogallo 1.
Il Gran Premio del Portogallo è un altro capitolo del Mondiale per argomenti forti. Verona non riesce nell’impresa di vincere almeno una giornata di Gara dell’Assoluta, però dal punto di vista del campionato non poteva andare meglio. L’ufficiale GasGas restituisce a Fabio Farioli quel che l’incidente di Garcia aveva tolto, con un successo pieno. Intanto è l’ottava vittoria consecutiva di classe, la E1, sempre ai danni di Samuele Bernardini, Honda, e Thomas Oldrati, Honda, e poi c’è il colpaccio della leadership in EnduroGP. Con il doppio secondo posto, infatti, Verona sale ora in testa con 133 punti. Ruprecht scende al secondo posto, distanziato però di 23 lunghezze. Con la doppietta del Portogallo, Watson scavalca Garcia e sale al terzo posto, tre punti soltanto di ritardo rispetto a Ruprecht.
Piccole sorprese anche nelle differenti classi. Per esempio, dopo 7 vittorie consecutive, Zach Pichon, Sherco deve finalmente inchinarsi alla vittoria di Roni Kytonen, altro colpo Honda. La leadership della Junior non è messa in pericolo, Kytonen ha quasi 40 punti di ritardo, ma un po’ di movimento anche in questa classe fino a oggi blindata non guasta. Bella conferma dalla E3. In un colpo solo, Brad Freeman, Beta, è tornato alla vittoria, con una doppietta, e in testa alla graduatoria Mondiale di classe. Anche in questo caso, senza togliere nulla alla bellissima, e sospirata Gara dell’inglese, c’è da rilevare che il secondo posto di Mikael Persson, Husqvarna, è figlio di errori e cadute. A completamento del grande week end degli inglesi, oltre al confortante doppio podio di Steve Holcombe in E2, Beta, c’è il ritorno alla vittoria, anche i questo caso con una doppietta, di Harry Edmondson nella Youth. In Portogallo, infine, tornavano anche le ragazze, ma non c’è storia. Doppietta di Jane Daniels, Fantic, che viaggia a punteggio pieno nel Mondiale Women, e doppio piazzamento per Mireia Badia, Rieju.
Dopo il tour de force Italia-Portogallo, il Mondiale si prende una piccola pausa e torna alla fine del mese. Un luogo mitico, Gelnica, per ospitare il Gran Premio di Slovacchia l’ultimo week end di Luglio.
© Immagini WPT Global EnduroGP - Beta Media - TM Boano – KTM – GasGas - JET Racing