Federazione Motociclistica Italiana, il nuovo stile del logo

Il Presidente, Giacomo Agostini, il super storico Tennis Club Bonacossa. Al centro del palcoscenico il restyling del logo FMI, una evoluzione “necessaria” e chiarificatrice per una lettura corretta. La mano di Drudi
1 novembre 2024

Milano, 29 Ottobre 2024. La Federazione Motociclistica Italiana non si ferma mai. Nemmeno quando non sembra in movimento, anche quando bisogna aguzzare la vista per vedere che è sempre, chiaramente in azione. Una di queste occasioni si verifica a Milano, il 29 Ottobre, data che nella sua simbolica rappresentazione diventa storica. Accade al Tennis Club Alberto Bonacossa. Al Tennis Club? Sì, c’è attenzione anche in questo. Alberto Bonacossa è stato l’uomo di Sport di un’altra epoca, pattinatore su ghiaccio, tennista e calciatore, mondiale e olimpionico, editore, in ogni caso tutta la vita grande appassionato di Moto. Storia personale incredibile e appassionante, Bonacossa è il Presidente del Moto Club d’Italia, che diventerà la FMI, dal 1914 al 1931, e successivamente della Federazione Internazionale. Così veniamo a sapere, è ancora una volta una bella sorpresa tra le pieghe dell’attività federale italiana, che non ci troviamo lì per caso.

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Negli eleganti ambienti del Club il salone centrale diventa palcoscenico, al centro un’altra storia. È l’occasione creata per raccontare, per mandare in scena il risultato di restyling del logo della Federazione Motociclistica Italiana. Piccoli, sapienti cambiamenti di stile nello stile, in modo da non intaccare il valore fortissimo della tradizione. Ecco l’evento storico, a testimonianza del continuo rinnovamento della Federazione Motociclistica Italiana. Al centro della sala lo schermo con i luoghi, “presentatori” d’eccezione Giovanni Copioli e Giacomo Agostini, testimoni” e anfitrioni Elena Buffa di Perrero, Presidente del Tennis Club, e la Direttrice Martina Alabiso.

Copioli racconta. Il restyling del logo FMI è stato affidato alla mano e all’estro di Aldo Drudi, artista e designer per definizione legato al mondo del Motociclismo, il quale interviene tramite videomessaggio. Il nuovo simbolo conserva intatta tutta forza dell’”originale”, ma si caratterizza per una più semplice, e diremmo logica e necessaria, migliore e finalmente corretta lettura dell’acronimo FMI. I colori sono eleganti, i tratti modernizzati dall’effetto tridimensionale.

Giovanni Copioli, Presidente FMI. “Sono particolarmente orgoglioso del restyling del logo. Con questa iniziativa vogliamo portare la FMI nel futuro mantenendo come riferimento i valori storico-culturali a cui ci ispiriamo e nel rispetto di una Federazione che, nata nel 1911, è da sempre al passo con i tempi. Ringrazio Aldo Drudi per aver espresso la sua creatività e Giacomo Agostini, che continua ad essere un modello per tutti noi. Nel futuro a breve e lungo termine la FMI sarà protagonista di nuove sfide: le affronteremo accompagnati da un nuovo logo, da una nuova immagine che guarda alla modernità, consapevoli dei valori derivanti dalla nostra storia”.

Aldo Drudi. “Lavorare al restyling del logo FMI è stata per me una grande opportunità. Abbiamo effettuato un lavoro all’apparenza semplice ma in realtà complicato perché quando si tocca un simbolo storico, identificativo, bisogna lavorare sulle rifiniture. Siamo intervenuti sulla leggibilità dell’acronimo FMI con la grande difficoltà di bilanciare visivamente le lettere F e I. Inoltre abbiamo effettuato un lavoro di set up, per utilizzare un termine motociclistico, quindi di perfezionamento su tutti i dettagli. Infine abbiamo aggiornato i colori in modo che possano rispecchiare la storia e la tradizione del logo rivisitandolo in chiave moderna”.

Giacomo Agostini. “Essere a questa presentazione mi rende felice e orgoglioso. Apprezzo molto il restyling del logo FMI: regala una nuova immagine alla federazione nel rispetto della sua istituzionalità. Con la Federmoto ho un legame forte, spesso condividiamo gli stessi obiettivi e vogliamo sempre raggiungere traguardi importanti. Realizzando il mio ultimo progetto, il docufilm “Ago”, patrocinato dal CONI e dalla FMI, ho voluto contribuire a diffondere la cultura motociclistica, evidenziando cosa significhi per me essere pilota, amare lo sport e i suoi principi”.

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© Immagini FMI Media