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Rivanazzano, Pavia, 30 Agosto. ISDE 2021 Italia. La nave ha mollato gli ormeggi. Primo giorno, o della liberazione, dell’esplosione adrenalinica dell’eccitazione sportiva. La versione 2020 della più grande e antica sfida dello Sport motoristico, rimandata a oggi 2021, rinnova per la 95ma volta il mito della prova monstre per abilità e resistenza degli Atleti e per l’affidabilità delle Moto. Le regole sono cambiate nel corso degli oltre 100 anni della Storia, ma mai in modo da alterare davvero i grandi principi della Competizione. Pilota e Moto devono resistere insieme alle “angherie” di 6 giorni di gara, e solo il Pilota può intervenire sulla sua Moto. Più che una formula di convivenza è un’alleanza per una missione! A tutto questo si aggiunge quel raramente rinnovato spirito di appartenenza o patriottismo e il crescente gusto e gradimento della festa che la 6 Giorni Internazionale di Enduro rappresenta. La partecipazione oceanica certifica che formula e evoluzione sono andati di pari passo con la bontà dell’idea e con il correre del tempo.
Mancano inglesi e australiani. Non per le stesse ragioni. Comunque non possono difendere, rispettivamente, Trofeo e Vaso conquistati a Portimao 2 anni fa. Ma gli avversari e le occasioni di confronto non mancano. Lo si vede sin dalle prime battute. USA omogenea ma appena sottotono, ma forse sarebbe meglio dire italiani e spagnoli una spanna al di sopra.
La prima giornata di Gara, su sei Speciali come da programma fotocopia dei primi 3 giorni, porta al centro del palcoscenico di Rivanazzano Terme il duello tra Josep Garcia, che ha appena esteso per altri due anni il proprio contratto con KTM, e Andrea Verona, alla prima stagione con GASGAS. “Cugini” dello stesso Gruppo industriale, i due Piloti già Campioni del Mondo si presentano come diretti concorrenti per l’assoluta e per le rispettive classi di appartenenza, Enduro 2 ed Enduro 1.
Al termine della prima giornata di gara arriva il primo colpo di scena al centro… della scena. È proprio Verona, sino a quel momento in testa alla Corsa, che deve cedere per una vistosa doppia scivolata, per fortuna senza conseguenze fatali per la Corsa. il 52° posto con cui riesce a chiudere non è “drammatico”, ma rovescia la situazione che si era andata delineando durante la prima tappa. In vantaggio di una manciata di secondi, adesso Verona deve recuperare mezzo minuto. Non è poco e non è niente… per un fuoriclasse. In compenso Verona rappresenta il motore di una Nazionale italiana in gran forma, il cui organico completa un avvio di 6 Giorni di Casa di grande effetto. Sui 200 chilometri delle 6 Speciali del giorno Matteo Cavallo, TM, segna un tempo del tutto simile a quello di Verona, ma Thomas Oldrati, Honda e Davide Guarneri, Fantic, risultano solo impercettibilmente meno veloci.
Italia in gran forma e in pressione decisiva. Era tempo di queste performance e la Spagna, che pure registra la leadership iniziale assoluta di Garcia, KTM, risulta meno convincente e disomogenea, con Betriu, Sans e Cristobal Guerrero lontani dal rendimento dell’ufficiale KTM. Il gap con gli italiani è di quasi un minuto, e in più arriva la pressione degli americani, vicinissimi alle loro spalle.
Stessi toni forti per il report di spedizione del Team azzurro impegnato nella battaglia del Trofeo Mondiale Junior. Con la conferma che siamo la Squadra da battere e con la prospettiva di vedere esplodere proprio in questa categoria e in questo Team il Pilota del futuro. In fondo è una tradizione della 6 Giorni. Parliamo piano, per scaramanzia, ma si tratta di Matteo Pavoni, TM, che si è presentato a questa Sei Giorni vincendo la prima Prova Speciale e che guida la formazione, di cui fanno parte anche Lorenzo Macoritto, TM, e Manolo Morettini, KTM, in esta alla graduatoria del Vaso. Stesso pesante gap, oltre un minuto ai francesi, e identica doppia prospettiva. Ricordiamo, infatti, che il “cadetto” Pavoni campeggia al secondo posto dell’Assoluta al termine della prima tappa della ISDE Italia 2020(1). Giusto tra gli Assi Garcia e Verona, per un risultato globale che sventola chiaro come una bandiera. Non solo primi nel Trofeo e nel “Vaso”, ma con 3 Piloti nei primi 5 dell’Assoluta, quattro nei dieci comprendendo anche Oldrati
La “nostra” Squadra. Il Team Moto.It è lanciato nella galassia della storia dell’Enduro. Trascinati da un sommo Giovanni Sommaruga, che esplode un risultato iniziale da vettore orbitale, per poi lasciar rallentare il missile ormai oltre la forza di gravità, gli uomini di Mister Perfetti svolgono un compito delicato con grande circospezione. Sono le prime battute della battaglia e la strategia merita una fase di attento collaudo, prima della risoluzione (non) pacifica che arriverà con la sentenza finale. Spetta così a Marco Aurelio Fontana, una prima giornata improntata alla scoperta di un evidente talento e completamente ignorata da una eccellente prestazione fisica, e Aimone dal Pozzo, un crescendo armonioso di prestazione partendo da un surplace cognitivo utilissimo nello sviluppo futuro della Corsa, difendere la retroguardia dello schieramento, per un risultato complessivo che sorprende gli stessi eroi in piena missione.
Ci aspetta una seconda giornata del tutto simile dalla prima, eppure da questa in parte caratterizzata. È giorno di ranking e di valori in campo più evidenti, ma anche di crescente impegno tecnico a causa del passaggio sulle stesse tracce della vigilia. In comune, stando alle previsioni, possibile presenza di banchi di… polvere.
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