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Le Puy-en-Velay, Alta Loira, Francia, 30 Agosto. Secondo giorno, di sei. Indizi. Siamo appena a un terzo del romanzo della Sei Giorni Internazionale di Enduro 2022. il primo giorno è stato il sequel della meravigliosa 95ma Sei Giorni di Rivanazzano, Garcia contro Verona. Anche questa ISDE sembra portare lo stesso marchio di fuoco (e fiamme). Importante. L’affidabilità dei “pacchetti” è stata totale. Se si eccettua la Squadra Canadese, che corre con un Virtual Rider, ovvero con un… assente, non un solo ritiro tra i “big” del Trofeo il primo giorno. È una dimostrazione chiarissima. Di affidabilità delle Moto e dei Piloti. Non così tra i ragazzi del Trofeo Junior. Non per Svezia, Francia e Stati Uniti i cui motori girano già a due cilindri su tre. Così il leader della Junior francese, Zac Pichon, Sherco, è passato immediatamente al ruolo di battitore libero e si è spinto oltre la metà campo a caccia della banda del Trofeo.
Secondo giorno. Ordine di partenza sincronizzato con la classifica del giorno precedente. È un bene soprattutto per quelli che partivano indietro e hanno trovato l’esercito di Cambise per strada. Le opportunità si livellano e si conquistano, per esempio un tracciato più pulito. Ma chi fa l’Enduro a questi livelli sa adattarsi alla peggiore delle situazioni, la quale gli fa un baffo. Certo, ci sono Piloti che sembrano trovarsi perfettamente a loro agio in situazioni difficili da credere. I nordici per il freddo, naturalmente, gli inglesi per il brutto.
Esplodono gli inglesi. C’era da aspettarselo, anche senza Brad Freeman i “brexit” hanno trovato un assetto di Squadra pericoloso. Il loro potenziale poggia sulla spina dorsale Steve Holcombe, Beta, 4°, e si affida agli exploit di Nathan Watson, Honda, 2°, all’orgoglio di Jamie McCanney, Husqvarna, 8°, e alla… crescita di Jed Etchells. Fantic. I primi tre nei dieci, e il giovane 12°, ed ecco che gli inglesi balzano al comando della Gara.
Al contrario, ferma restando l’imbattibilità di Josep Garcia, KTM, con Betriu e Sans fuori dai dieci e Cortes molto indietro, gli spagnoli perdono la leadership conquistata al primo giorno e crollano al terzo posto. Nelle turbolenze dell’avvicendamento del primo e terzo gradino del podio, gli italiani del Trofeo restano al secondo posto. Verona terzo, GasGas, Oldrati decimo, Honda, Salvini 15°, Husqvarna, e Bernardini 20° (autore di una partenza lampo con un quarto posto sulla prima) significano un discreto ritardo dagli inglesi, quasi 50 secondi, e un discreto margine sugli spagnoli. Sono andati forte gli spagnoli il primo giorno, gli inglesi il secondo, è chiaro che il terzo giorno tocca ai ragazzi di Cristian Rossi!
Individualmente la trama della storia non cambia molto. Difficilissimo andare a prendere il Secco. Josep Garcia, KTM, ha vinto ancora quasi tutto, nel senso che solo la prima Speciale è andata all’americano Dante Oliveira. Alle sue spalle il confronto è stato più vario. Di scena le performances di Verona, GasGas, Holcombe, Beta, Watson, Honda, in gran giornata. Diciamo anche che la speciale più debole, l’ultima Bestia del Gevaudan, è costata a Verona la seconda piazza, altrimenti sarebbe stata Day 1 Copy. Crescono gli inglesi puntando sulle individualità di pregio, gli americani, ristagnano francesi, svedesi e australiani… e gli italiani sono già cresciuti, vedrete domani!
Andando in cerca di sicurezze troviamo che i Ragazzi del Trofeo Junior si sono nuovamente imposti, proprio sugli inglesi e sui finlandesi. Lesiardo, Spanu e Rinaldi, in ordine giornaliero di velocità rinforzano la leadership, quasi 2 minuti sui finlandesi e quattro sugli inglesi.
Sei Giorni vuol dire anche Club. È battaglia tra Antoine Meo e Kevin Cristino. Italiani sulla breccia. Sotto un certo aspetto è l’altra faccia, ugualmente bella, della medaglia olimpica dell’Enduro. Anche in questo caso ci sono le “nazionali”, ma i più sono spinti dalla passione personale verso una partecipazione solitaria o in “sodalizio” estemporaneo sull’idea di un simbolo o della storia. Il caso senza dubbio più rappresentativo è il Dream Team francese, di cui fanno parte Antoine Meo, Christophe Nambotin e Pierre-Alexandre “Pela” Renet, quasi una dozzina di Titoli mondiali e una pioggia di successi alla Sei Giorni. Ricordate quel tempo in cui i francesi erano imbattibili? Dai, non è un secolo fa!
© Immagini FIM ISDE - KTM Press Center - Beta Media – GasGas Press - Honda RedMoto Media – Husqvarna Media - Red Bull Content Pool - Future7Media – Pole Position Communication
ISDE 2022 – 6 Giorni Internazionale di Enduro. Classifica dopo il 2° giorno
1 TEAM UNITED KINGDOM 2:15'06.17, 1:51' 01.37, 4:06' 07. 54
200 HOLCOMBE Steve 33'29.32 * 27' 32.75 *
201 WATSON Nathan 33'23.73 * 27' 20.67 *
202 ETCHELLS Jed 34'13.41 * 28' 06.51 *
203 MCCANNEY Jamie 33'59.71 * 28' 01.44 *
2 TEAM ITALY 2:15'06.14, 1:51' 49.24, 4:06' 55. 38, +47. 84
10 VERONA Andrea 33'14.12 * 27' 13.58 *
11 OLDRATI Thomas 33'51.87 * 28' 08.95 *
12 SALVINI Alex 34'09.12 * 28' 11.69 *
13 BERNARDINI Samuele 33'51.03 * 28' 15.02 *
3 TEAM SPAIN 2:14'43.88, 1:52' 22.54, 4:07' 06. 42, +58. 88
20 SANS Marc 33'56.44 * 28' 18.03 *
21 BETRIU Jaume 33'38.95 * 28' 09.39 *
22 GARCIA Josep 32'50.77 * 27' 01.97 *
23 CORTES Bernat 34'17.72 * 28' 53.15 *