Italiano Enduro 2020. 5a e 6a prova. Doppietta “spietata” Freeman-Beta

Italiano Enduro 2020. 5a e 6a prova. Doppietta “spietata” Freeman-Beta
Dopo Carsoli (AQ) è la volta di Darfo Boario (BS). Week end inglese, Freeman, Holcombe, Wottoon, insidia italiana, Oldrati, Verona, Cavallo. Holcombe resta leader del Campionato, Freeman bussa, gran finale a Arma di Taggia
5 ottobre 2020

Darfo Boario, Brescia, 4 Ottobre 2020. Ricordate Carsoli, l’ultimo appuntamento con gli Assoluti d’Italia di Enduro? Ricordate quella clamorosa doppietta dell’australiano al debutto, Will Ruprecht nel caldo sole d’Agosto? Bene, tenete tutto a mente, è stata una gran bella gara, ma girate pagina. Come per il Mondiale di Spoleto, distante appena una settimana, ora è “anche” inverno e il protagonista assoluto degli… Assoluti d’Italia – Coppa Italia è un nome noto: Bradley Freeman, Campione del Mondo in carica e arma letale dell’intrattabile Team Beta ufficiale.

Come Spoleto, doppia giornata di gara caratterizzata da un perfetto contrasto meteo. Al contrario rispetto al Mondiale umbro. Sabato infernale sotto la pioggia e nel fango, Domenica di Sole, ma diverso drenaggio e fango ancora lì, a rendere nordico il penultimo week end dell’Italiano di Enduro organizzato (bene) dal Moto Club Sebino.

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Freeman è diventato un affare non negoziabile, e il fatto che la leadership resti ancora nelle mani del collega-antagonista Holcombe dipende esclusivamente dal fatto che gli avvii di Campionato dei due Assi Beta sono stati assai diversi. Freeman ci ha messo più tempo a rimettersi “in palla” e Holcombe ne ha, naturalmente, approfittato. Ora che il fisico regge, il più giovane dei fuoriclasse inglesi arruolati da Fabrizi Dini (ma ricordiamo che Freeman viene dalla scuola di Jarno Boano) sta dilagando.

La doppietta nel fango di Darfo Boario è solo l’ultima espressione di quella supremazia. I termini cronometrici, il distacco sempre sensibile, e la costanza di rendimento di Freeman fanno sì che, a oggi, resti ben poco spazio per gli avversari, inglesi o italiani che siano. Certo, e fortunatamente, alle spalle degli “stranieri di casa nostra” qualcosa si muove, e c’è una bella spinta al risveglio nazionale. Di passare il messaggio, sempre più forte e chiaro, si incaricano ancora una volta Thomas “The Revenant” Oldrati, Andrea Verona, Matteo Cavallo, in attesa del ritorno di Alex Salvini, che corre ad handicap, e di Lorenzo Macoritto, lo Junior che domina la scena nazionale di categoria e che sgomita sempre più verso l’alto. Altri inglesi, tuttavia, sgomitano per accedere all’olimpo dell’Enduro, altri “risvegliati” alla Daniel McCanney, Honda ReMoto, per esempio, o altri scoperti, come il Joe Wootton di Frankie “JET” Mayr. Di fatto, ecco la cosa più importante, è meravigliosa questa simbiosi di contenuti elevatissimi che unisce l’Italiano degli Assoluti di Toni Mori e il Mondiale dell’EnduroGP dei Blanchard padre e figlio, che scalda l’anima degli appassionati e fa volare l’Enduro.

Il Fango di Darfo Boario. Giornata infernale Sabato, al punto che cinque delle sedici Prove Speciali in programma, quattro per ciascuno dei quattro giri del tracciato “compact”, sono saltate subito a causa del maltempo e dell’ingrossamento dei corsi d’acqua interessati dal percorso. Il resto è pioggia e fango, grade fatica e incertezza. Domenica, come si è detto, clamorosa giornata di sole, quello che ci vuole per rilanciare il morale… sullo stesso fango del giorno precedente. Tanto è vero che anche in questo caso la Prova Estrema è andata in archivio “inviolata”. I risultati, infatti, differiscono di poco e rispecchiano gli attuali, generali valori in campo dispensando un gran numero di doppiette. Quella più importante è senza dubbio quella dell’Assoluta. 40 secondi Sabato e 20 domenica “certificano” al di là di ogni ragionevole dubbio che Freeman sta diventando inarrivabile anche per il compagno di Squadra più titolato Holcombe. La moto, due o quattro tempi, aiuta a fare la differenza? In casa Beta probabilmente non si pongono il problema, è banco regio.

Bel terzo posto di Joe Wootton, Husqvarna, sabato, davanti al trio italiano Oldrati, Honda, Cavallo, Sherco, Verona, TM, e prova d’orgoglio di quest’ultimo, Domenica, che si è portato fino al secondo posto alle spalle dell’”Intrattabile”.

Montanari, KTM, ha vinto due volte la 125, Soreca e Philippaerts, Beta entrambi, si sono ripetuti sull’arco dell’intero week end della 250 2T, così come Cavallo, Sherco, e Salvini, Honda, per quanto riguarda la 450, e così come Macoritto, Beta, e Spanu, non hanno lasciato spazio rispettivamente nella Junior e nella Youth.

Battaglie accese, di fatto, solo nella 300 e nella 250 4T. Botta e risposta nella 300 tra Moroni, KTM, e Guarneri, TM, e tra Oldrati e Verona nella 250 4T.

La morale del Campionato, ovvero la situazione quando mancano solo le due giornate di Arma di Taggia, alla conclusione. Freeman avanza ma è ancora terzo a causa dello zero della domenica di Carsoli. In testa Holcombe, 94 punti, secondo Verona, 87, terzo Freeman a 75. A Holcombe, che non ha ancora vinto una sola giornata di gara, basta la tremenda regolarità di funzionamento mandata in scena sinora.

 

 

Immagini CIE – Beta Media – Honda RedMoto

Assoluti d’Italia - Darfo Boario, Gara 1, Classifica Assoluta.

FREEMAN (BETA 300 2T) in 35'50.37; 2. HOLCOMBE (BETA 350 4T) a 41.11; 3. WOOTTON (HUSQVARNA 450 4T) a 46.26; 4. OLDRATI (HONDA 250 4T) a 58.74; 5. CAVALLO (SHERCO 300 4T) a 1'18.46; 6. VERONA (TM 250 4T) a 1'21.83; 7. MCCANNEY (HONDA 450 4T) a 1'23.50; 
8. SALVINI (HONDA 450 4T) a 1'31.88; 9. LETTENBICHLER (KTM 350 4T) a 1'46.82; 10. MACORITTO (BETA 250 2T) a 1'51.95

 

Darfo Boario, Gara 2, Classifica Assoluta.

1. FREEMAN (BETA 300 2T) in 36'51.61; 2. VERONA (TM 250 4T) a 24.07; 3. HOLCOMBE (BETA 350 4T) a 32.27; 4. WOOTTON (HUSQVARNA 450 4T) a 33.81; 5. OLDRATI (HONDA 250 4T) a 44.18; 6. MCCANNEY (HONDA 450 4T) a 1'03.26; 7. CAVALLO (SHERCO 300 4T) a 1'07.40; 
8. SALVINI (HONDA 450 4T) a 1'30.16; 9. LETTENBICHLER (KTM 350 4T) a 1'30.39; 10. MACORITTO (BETA 250 2T)

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