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Carpineti, Reggio Emilia, 5 Luglio 2020. L’Endurista l’arma segreta non gliela da l’intelligence, ce l’ha dentro. E così quando decide di sfoderarla è spettacolo e… cavoli amari per tutti. Chi a Carpineti si aspettava la rivincita di Holcombe ai danni di Freeman è rimasto… soddisfatto nello scoprire che non un’inglese e neppure l’altro hanno fatto banco regio al termine della seconda Gara dell’Italiano, secondo appuntamento nello stesso week end, bensì un grandissimo, perentorio “national”, Thomas Oldrati! Detto questo rivediamo il film.
Nel mio taccuino avevo già qualche nota. Un certo Santamaria mi aveva detto di dare un occhio al figlio di un amico. La “soffiata” era arrivata nel giardino del Borgo dei Folletti, nome strano per indicare il bed&breakfast incantato nel quale eravamo capitati entrambi per un caso fortunato, dunque il clima era quello dell’alleanza astrale. Impossibile esimersi e così abbiamo seguito Maycol Agnelli. Ora, effettivamente l’”Agnellino” è dall’altra parte nella classifica della 125 vinta da Tommaso Montanari con una KTM, dunque ci deve dare ancora del gas.
Un’altra nota notevole l’avevo registrata sul secondo passaggio del cross test, un “fettucciatone” sui due versanti di una collina, panoramico e veloce con contropendenze, tagli e “salitoni”. Non difficile ma, a voler staccare il tempone, nemmeno facile. Ad ogni modo l’essenza della magnifica Gara di Carpineti, leggi giorno 1 più giorno 2, anzi addirittura della purezza dell’Enduro, l’avevo colta all’ultimo passaggio. Ultimo Pilota Alberto Elgari, numero 266. Uno dei cinque cinquantini di Coppa Italia, con qualche figlio d’arte. Morale, intanto i cinquantini di oggi frullano che ce li sognavamo, noi, e poi Albertino ci ha dato dentro a più non posso nonostante la disperazione del pistoncino della sua piccola Beta ad ogni salita. Niente paura, l’Endurista scendeva al volo e spingeva, anche sui lunghi falsopiani. L’oscar della Regolarità, lo spirito della sofferenza che ti fa un baffo, la storia delle origini dipinta in quella prestazione con cui il ragazzino indomabile aveva infranto il muro dei… 12 minuti, 222mo assoluto (mi pare). Alla fine è ritirato, ma niente paura e complimenti, Alberto farà strada.
E veniamo al clou della seconda giornata, o per meglio dire della seconda Gara di Campionato.
Un po’ tutti si aspettavano la riscossa di Steve Holcombe chiedendosi come avrebbe reagito il vincitore di Gara 1 del sabato, Brad Freeman. Holcombe meglio di Freeman davanti a tutti sarebbe in effetti successo, ma solo un po’ più avanti e non per molto. Già dall’inizio, con l’asciutto, infatti, la gara sembrava avviarsi verso un totale capovolgimento di fronte rispetto al sabato. Capovolgimento tutto italiano con Cavallo, Guarneri e Oldrati in testa. L’altro rovesciamento, quello atteso in famiglia e made by Beta, si sarebbe invece verificato sul secondo fettucciato, quando Holcombe scavalcava finalmente Freeman che era andato in testa con la prima Extreme. Alla fine del secondo giro Freeman era ormai da ritenersi inoffensivo, Guarneri e Cavallo scadevano di un paio di posizioni.
Thomas Oldrati suonava la carica. L’assalto del bergamasco alla leadership diventava un punto preso in cui sperare, e difatti all’inizio dell’ultimo giro, sul terzo Enduro Test il Pilota Honda metteva la freccia a passava al comando. Dieci secondi di punizione, meno della metà di vantaggio sull’inglese nella generale per l’italiano. Momento di crisi per entrambi nell’ultimo Cross Test, penultima fatica al caldo di Carpineti. Tutti e due indietro, Holcombe meglio di Oldrati ma appena tre di decimi recuperati.
L’imperativo, per Oldrati, è non sbagliare nell’ultima Estrema. Neanche Holcombe sbaglia, ma il recupero è irrilevante. Thomas Oldrati vince Gara 2 a Carpineti. È l’assoluta che parla chiaro. L’ultima volta di un italiano, comunque, era ancora Thomas, lo scorso anno a Crespano, e questa volta ci sarebbe da scommettere che si apre una serie con un’interessantissima proiezione sul Mondiale.
Niente di più da dire, se non che Thomas con quell’”Hondina” 250 vola. Sul podio dell’Assoluta di Carpineti Day 2 sale anche Matteo Cavallo (Sherco) che lascia sul prato tre Piloti convincenti, Alex Salvini (Honda), Andrea Verona (TM) e Davide Guarneri (TM). Nella polvere (poca in verità) un altro dei protagonisti di Gara 1 di sabato, Loic Larrieu, che questa volta Salvini ha rimesso al suo posto.
Ritorno al successo per Davide Soreca, primo della 250 2T con una Beta-Boano, a Guarneri la 300, Cavallo (Sherco), Salvini (Honda) e Facchetti (TM) nella 450, e va da sé che Oldrati porta a casa anche la 250 4T. Pavoni (Beta) davanti a Macorito (Beta) e Tagliaferri (KTM) nella Junior, imbarazzante (per gli avversari) la supremazia di Claudio Spanu (Husqvarna) nella Youth. Michael Pogna raddoppia nella Coppa FIM vincendo anche Domenica con una Sherco, e la prima di Coppa Italia è di Andrea Rocchi (Beta).
Non si va a Passirano il primo di Agosto, come si pensava in un primo momento, bensì a Carsoli, Aquila, nella stessa data.
L’italiano va forte, la gara di Carpineti (anche volendo considerarla una “prova del fuoco” in vista di un certo futuro) è stata molto bella. Percorso equilibrato e adatto al grande ritorno dell’Enduro (checked by Mario Rinaldi). Un amico brasiliano dice che l’Italiano è un Mundialino. Bravi tutti, i complimenti direttamente dal Presidente. Per nulla al Mondo Giovanni Copioli si sarebbe perso il riavvio del motore spento quattro mesi fa!
Immagini CIE
Classifica ASSOLUTA: 1. OLDRATI (HONDA 250 4T) in 43'23.11; 2. HOLCOMBE (BETA 350 4T) a 3.95; 3. CAVALLO (SHERCO 300 4T) a 8.57; 4. SALVINI (HONDA 450 4T) a 13.22; 5. VERONA (TM 250 4T) a 14.63; 6. GUARNERI (TM 300 2T) a 15.39; 7. LARRIEU (TM 300 4T) a 18.40; 8. MCCANNEY (HONDA 450 4T) a 19.89; 9. FREEMAN (BETA 300 2T) a 24.34; 10. WOOTTON (HUSQVARNA 450 4T) a 39.09; 11. MAGAIN (SHERCO 250 2T) a 43.08; 12. PAVONI (BETA 300 2T) a 1'03.65; 13. GESLIN (BETA 350 4T) a 1'10.86; 14. MARTINI (BETA 300 2T) a 1'15.57; 15. SORECA (BETA 250 2T) a 1'16.59; 16. PHILIPPAERTS (BETA 250 2T) a 1'17.75; 17. MACORITTO (BETA 250 2T) a 1'23.31; 18. FACCHETTI (TM 300 4T) a 1'25.23; 19. MORONI (KTM 300 2T) a 1'30.25; 20. BATTIG (HONDA 450 4T) a 1'32.28; 21. MICHELUZ (HUSQVARNA 250 2T) a 1'37.20; 22. SPANU (HUSQVARNA 125 2T) a 1'42.52; 23. MONNI (HUSQVARNA 350 4T) a 1'45.89; 24. KYTONEN (HONDA 250 4T) a 1'54.08; 25. RECCHIA (BETA 300 2T) a 1'57.31;