Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Gli altri due sono, per essere chiari una volta di più, Alessandro Botturi e Paolo Lucci. Cerutti e Botturi convergono sulla rotta della nuova era di passione per le Moto bicilindriche, e animano un confronto ininterrotto che ha per teatro l’Italiano Motorally e i Rally-Raid internazionali, Africa Eco Race in testa.
Invece, diversamente conosciuti sullo stesso palcoscenico, erano fino a un anno fa i fratelli Gianfranco e Vittoriano Guareschi, creatori, autori e registi di GCorse, improvvisamente lanciati nell’arena del Deserto da Aprilia Racing, cui si deve la base e le linee di progetto della Tuareg 660, anche in versione “cattiva”. Poco più di un anno di sviluppo e partecipazione alle gare, e il trinomio Cerutti-Aprilia-GCorse alla fine della stagione in corso ha vinto tutto. Adesso tocca, nel ruolo di detentore, difendere e confermare i Titoli raccolti durante l’anno.
Jacopo Cerutti, pilota chirurgico e elegante, ha iniziato l’anno vincendo, al debutto e per il debutto della Squadra, la “temibile” Africa Eco Race che ha portato la Tuareg 660 sul primo gradino del sempre emozionante podio al Lago Rosa di Dakar. Dopo c’è stata la lunga stagione italiana del Motorally e del Raid TT, altra messe di successi, compresa l’inedita ed eclatante prima vittori assoluta di una bicilindrica. In mezzo la partecipazione alla micidiale Baja Aragon in Spagna, altra impresa fono allo scorso luglio completamente sconosciuta, che ha visto aggiungersi un altro Trofeo di vincitore, questa volta di categoria, nella vetrina-palmares del Trinomio. A questo punto, oltre al racconto rollback di una stagione esaltante, è necessario fare il punto sulla strategia della difesa dei Titoli, e sullo stato di avanzamento dei progetti dal punto di vista dell’evoluzione di quanto è già il meglio. Ce lo dice Jacopo!