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Abetone, Italia, 10 Luglio 2021. Ora che siamo nel vivo di Liqui Moly Abestone, pur travolti dall’emozione Hard Enduro, possiamo dire in perfetta buona fede e lucidità che siamo dentro un evento che ti fa vibrare le corde giuste, come un brano immortale o un dipinto appena scoperto. Che poi potrebbe essere esagerazione moderata, se solo si pensa alla musica delle Moto e all’affresco della Montagna, scenario da capogiro tra Abetone e Val di Luce. Diciamo, per affondare i denti nel figurativo che qui le Fuoristrada valgono la profondità musicale di una cassa armonica di liutaio o la potenza di un… Marshall.
Credo che il segreto di questa alchimia avvolgente sia nell’Enduro teso all’impossibilità delle sue origini, al richiamo che esercita sula specialità l’ambientazione, e sfido a trovare un posto più incredibile di una serie di creste sull’Appennino, e il fatto che a mettere giù i paletti di questa Gara sia uno che sa il fatto suo, Michele Bosi, e che dunque possa calibrare perfettamente un impegno sullo spartiacque tra perfidia e indulgenza. Il resto, e non è mancia, ce lo mettono dei Fuoriclasse che ti fanno sbavare voglia di saper andare in Moto.
È subito dimostrazione e show. Liqui Moly Abestone sale in pressione pian piano, anche troppo piano come il thriller di un duello alla Sergio Leone, e nonostante questo “svela” a un pubblico che cresce ogni ora che passa, uscito allo scoperto dalla trincea della pandemia per la prima volta, la prima visione di uno spettacolo da capogiro. Certamente porta carico e spessore il fatto che Liqui Moly Abestone è Campionato del Mondo, e che per questo può forse a mancare all’appello uno bravo, ma non un Campione o un Fuoriclasse.
E passiamo al “preventivo”, il conto poi, a domenica consumata.
L’impressione è che William Joshua Bolt, come sapete detto Billy, Husqvana, stia limando le ultime pagliuzze dell’evoluzione per fissare, già domani, lo smalto inattaccabile del monumento all’Enduro. Oggi, secondo giorno dell’Evento, prove di qualifica, come lo shakedown del WRC. Tre lanci, il miglior tempo fa classifica. Bene. Billy si è migliorato ad ogni passaggio, ad ogni turno facendo meglio del meglio di qualsiasi altro. Manuel Lettenbichler, KTM, detto “Mani”, riflette e ripensa, poiché il collega inglese non gliel’ha mandata a dire: è qui con il fermo e dichiarato proposito di vincere. E sembrerebbe poterci riuscire. Quindi il tedesco ultimo… ultimate Rider del WESS, la piattaforma genetica dell’attuale, neonato Campionato del Mondo Hard Enduro, dovrà rivedere, o perfezionare a sua volta, le proprie strategie di guerra. Dicono che Billy sia più spettacolare, Mani più redditizio, proficuo alla distanza. Vedremo. Intanto qualche “preoccupazione”. Graham Jarvis, il dio-in-terra di Husqvarna, è solo 9° dietro a Travis Teasdale, Mario Roman, Sherco, 12° e Alfredo Gomez 10°. Qualcosa non torna? No, è solo l’inizio.
Intanto qui all’Abetone (e Val di Luce poiché la Gara sta cercando anche di far fare pace ai due versanti della stessa, stupenda Montagna), c’è una proposta che evoca l’intera storia dell’Hard. Quella di Tadeusz Blazusiak, terzo al termine delle qualifiche. Il mito polacco, oggi bandiera e spada di GasGas, trova nelle difficoltà omogenee di Abestone il vaccino contro la noia, lui che si nutre del divertimento di andare in Moto sulla lama del limite praticamente da quando è nato.
C’è un italiano che fa sognare gli appassionati di casa, Sonny Goggia, anche lui con una GasGas, settimo assoluto dietro a delle palafitte dell’Hard Enduro come Jonny Walker, Beta, Wade Young, Sherco, Dominik Holszowi, KTM. Sulla carta la sfida dell’italiano è impossibile, ma cosa valga la stratosfera agonistica della Gara di uno specialista come Michele Bosi lo si potrà scoprire solo alla fine. È un po’ quello che ci consigliano di considerare gli esperti veri, i fuoriclasse che non hanno ancora capito cosa li aspetti.
La domenica funziona così. I primi 50 delle qualifiche accedono direttamente alla Super Finale Liqui Moly Abestone. Il vantaggio conquistato il Sabato è trasferito direttamente nell’ordine di partenza di Domenica. Gli altri, non per questo degli “sfigati”, disputano una finale la mattina. Il percorso, due giri tra creste di cielo in quota e abissi di sassi in valle, non promette… niente di buono. E comunque non si preoccupino gli appassionati: molte regole, molte difficoltà, ma quello che vedrete spuntare per primo dalla selva del purgatorio Abestone sarà il vincitore della terza prova, la prima valida, del Campionato del Mondo Hard Enduro. GPS sull’Abetone. Al massimo ore 14:00 per la resa dei conti.
© Immagini HEWC – KTM – Husqvarna – GASGAS – Abestone – Irina Gorodniakova
Liqui Moly Abestone Day 2. Qualifying Results
1. Billy Bolt (Husqvarna) 8:13.86; 2. Manuel Lettenbichler (KTM) 8:26.71; 3. Taddy Blazusiak (GASGAS) 8:36.53; 4. Jonny Walker (Beta) 8:36.58; 5. Wade Young (Sherco) 8:43.10; 6. Dominik Olszowy (KTM) 8:44.03; 7. Sonny Goggia (GASGAS) 8:51.80; 8. Travis Teasdale (GASGAS) 8:54.58; 9. Graham Jarvis (Husqvarna) 9:01.58; 10. Alfredo Gomez (Husqvarna) 9:01.87