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Sibiu, Romania, 30 Luglio 2022. Ha vinto Graham Jarvis, un tranquillo quarantasettenne dello Yorkshire che quando sale in Moto diventa un demonio. Jarvis ha vinto per la settima volta la Red Bull Romaniacs. La prima volta risale all’edizione del 2008. Sul podio anche io Bulgaro Teodor Kabakchiev, KTM, e lo spagnolo Mario Roman, Sherco, che sale così al comando della graduatoria provvisoria del Mondiale Hard Enduro.
Ma facciamo qualche passo indietro e vediamo come si è materializzato il settimo episodio della leggenda Graham Jarvis. Red Bull Romaniacs. Lo chiamano Rally. Senza dubbio con un bel coraggio. Invece è un purgatorio di cinque giorni di Enduro al limite sui Carpazi, per 500 concorrenti di 50 Paesi del Mondo evidentemente aspiranti suicidi o spinti da una passione e una grinta fuori dal comune.
Il ritmo della Gara è micidiale, scandito dall’altissima frequenza di veri e propri episodi di delirio d’inferno, tanto per gradire e per tenere sveglia la compagnia. È una corsa speciale, uno spettacolo unico, un’organizzazione maestra, un evento leggendario che scorre nei giorni nostri da 19 edizioni. Insomma, è Red Bull Romaniacs, l’evento di quel matto (ma non troppo) che risponde al nome di Martin Freinademetz. E con questo i più possono continuare a immaginare…
Romaniacs è originale in tutto. Nella formula, nelle scenografie, nei limiti costantemente sfiorati (quando non oltrepassati con una certa nonchalance), nella scelta dell’ignoto, sia esso geografico o… fisico.
Le prime due edizioni le ha vinte l’ex mago della Dakar, Cyril Despres, le ultime tre l’astro contemporaneo Manuel Lettenbichler. Il recordman è l’eterno Graham Jarvis, sei vittorie. Ed è proprio l’inglese che parte in testa vincendo la prima tappa del Rally. Alfredo Gomez, GasGas, aveva vinto il Prologo nel centro di Sibiu, appena sette chilometri e mezzo di funambolismi, e ancora prima era stato ancora lo spagnolo ad aggiudicarsi le qualifiche, per gli dei dell’Hard Enduro una formalità. Ma non appena Red Bull Romaniacs diventa una cosa sera, tremendamente seria sulla Salita della Baby Sitter, è Jarvis, Husqvarna, che sale in cattedra vincendo davanti al bulgaro Teodor Kabakchiev, KTM, e al canadese Tristan Hart, idem.
Due giovani rampanti a caccia del senatore in fuga. Sonny Goggia, KTM, è settimo e il “nostro” Matthew Green, idem, ottavo. Si mette bene. Per i primi cinque, tra i quali anche Michael Walkner, GasGas, e Mario Roman, Sherco, cinque ore d’inferno sulle “zetine” impossibili della Montagna. Primi brividi: Manuel Lettenbichler ha un problema di frizione, per fortuna non grave, e sopravvive al settimo posto (ma lo attende una pesante penalità, 2 ore). Fuori Billy Bolt, che salterà tutti i prossimi appuntamenti mondiali del 2022 per un intervento chirurgico al polso, e fuori Wade Young per un motivo similare, dopo lunga convalescenza è tornato Tadeusz Blasuziak, uno dei miti dell’Hard Enduro. Il polacco è nei dieci.
L’offroad della seconda, titanica tappa è più pesante di un’ora, più vario e soprattutto più… massacrante. Alle salite impossibili, agli attraversamenti e ai campi devastati dalle rocce, anche qualche lavoro delicatissimo di fisico e abilità portati all’estremo. Il segreto è riuscire ad avanzare sulle micidiali, lentissime pendenze accidentate senza bruciare frizioni o fondere. E senza volgere lo sguardo indietro sulla vertiginosa arrampicata. Va in testa Jarvis, poi Roman, ma Manuel Lettenbichler è maestro ed esce allo scoperto. Il tedesco, dopo aver saltato la Minus 400, primo appuntamento del Mondiale 2022, ha vinto tutto, ovvero Xross, ErzbergRodeo e Abestone. “Mani” vince la seconda tappa davanti a Jarvis, Kabakchiev e Roman, Goggia è settimo e Green nono. Blazusiak ancora nei dieci. In testa alla generale ancora Jarvis, 9 minuti su Kabakchiev e 17 su Hart. Lettenbichler, che ha ricevuto anche una penalità per aiuto esterno durante la prima tappa, risale dal 17° al decimo posto, ma è a oltre due ore dal leader. I primi cinque sono ancora in venti minuti, dopo è l’abisso.
Terzo giorno di Gara. l’Hard Enduro è un balletto di Moto e Pilota. Sulle “zetine” delle salite impossibili spesso non si può girare. Allora il Pilota tiene la moto impennata, fa perno sulla ruota posteriore, gira per aria e imposta l’altro gradino della pendenza. Via così, infinite volte. Micidiale. Elegantissimo. Nel terzo giorno la sfida della Red Bull Romaniacs diventa epocale. Per ogni Pilota c’è un avversario più forte degli altri, il migliore, con il quale combattere la guerra del primato ed allo stesso tempo averlo come alleato.
L’avversario del fuoriclasse è… sé stesso. Graham Jarvis lo dimostra. I giovani avanzano chiamando l’avvicendamento, gli assi si scatenano, ma quando la sfida dell’Hard Enduro diventa massima Jarvis ha sé stesso come riferimento. Graham vince la terza giornata di gara davanti a Lettenbichler e Roman. La vecchia guardia si difende e tiene a distanza il nuovo che avanza, Michel Walkner, GasGas, Teodor Kabakchiev e Tristan Hart, KTM. Nella Generale Jarvis è in testa, Kabakchiev e Roman cominciano a staccarsi, Lettenbicchler è sesto, Matt Green, il leader incontrastato del Mondiale Junior è settimo assoluto, e intanto la gara perde per strada Gomez, Blazusiak e Goggia, infortunato.
Quarto giorno. Gustarita Hill Climb. E una salita impossibile, la Cliffhanger, per chiudere la partita dopo 4 ore e mezza di inferno. L’ultima fatica. Gare così, di questo genere e tenore, non sono mai così evidenti nelle dinamiche. Ma quest’anno succede qualcosa di speciale. Manca Billy Bolt, come abbiamo visto convalescente, e Manuel Lettnbichler, il vincitore di 3 delle 4 Gare mondiali sin qui disputate, ha un guasto alla frizione e, in un tentativo di riparazione un po’ off-limits, viene penalizzato di due ore. Il primo giorno vede al comando non un giovane sostituto bensì uno dei monstre storici dell’estremo, Graham Jarvis. L’inglese va in testa e reagisce agli attacchi di Lettenbichler, Kabakchiev, Hart, Walkner, perde la seconda giornata di gara e vince ancora nella terza.
L’obiettivo è superarsi, e il settimo successo Red Bull Romaniacs diventa la spinta più forte. Jarvis non ha avversari, mantiene il controllo della situazione anche nell’ultimo giorno di gara, che vede il ritorno di Lettenbichler e Roman. Tutto perfettamente sotto controllo, tranne l’imprevisto, che per fortuna non arriva. Jarvis conclude l’ultima fatica al quinto posto, quando basta per assicurarsi una vittoria leggendaria. Sette Volte Graham Jarvis (più 5 ErzbergRodeo, 6 Sea To Sky, 5 Hell’s Gate)! Sul Podio Teodor Kabakchiev e Mario Roman. Poi Tristan Hart, Michael Walkner e Lettenbichler. Matthew Green, Pilota di Marco Rigo e sovrano assoluto del Mondiale Junior, è settimo!
Non solo Gold. Red Bull Romaniacs è 5 classi, Gold, Silver, Bronze, Iron e Atom. È andata così. Silver. Vince Chris Birch, il neozelandese vincitore assoluto della Romaniacs dantesca del 2010. Bronze. Vince il lettone Edgars Silins. Mathias Walkner, il Campione della Dakar fratello maggiore di Michael, è terzo con la KTM da Rally (ma ha gustato la gloria della leadership il primo giorno)! Iron, è il rumeno Ovidiu Nestors, Atom, il britannico Chris Beecroft. In tutto, oltre 450 eroi classificati.
Assente Billy Bolt, si sapeva che Red Bull Romaniacs avrebbe mandato in testa alla provvisoria del Campionato del Mondo un altro Pilota. Ci si aspettava che fosse Lettenbichler… ma quelle due ore di penalità per assistenza un po’ “pirata” hanno tolto il tedesco dalla lista dei candidati. Al comando del Mondiale Hard Enduro sale così Mario Roman, Sherco, Lettenbichler a 3 punti… se ne riparla in America, Red Bull TKO, a Ferragosto.
© Immagini Red Bull Content Pool – Future7Media - HEWC – KTM – Husqvarna – GASGAS
Red Bull Romaniacs. Classifica Finale Assoluta.
1. Graham Jarvis (Husqvarna) 21:05:40; 2. Teodor Kabakchiev (KTM) 21:14:12; 3. Mario Roman (Sherco) 21:19:06; 4. Trystan Hart (KTM) 21:38:39; 5. Michael Walkner (GASGAS) 21:44:10; 6. Manuel Lettenbichler (KTM) 22:58:06; 7. Matthew Green (KTM) 24:09:18; 8. David Cyprian (KTM) 24:47:43; 9. Suff Sella (KTM) 25:59:49; 10. Rigor Rico (KTM) 28:03:02…
Campionato del Mondo Hard Enduro. Situazione dopo 5 Prove.
1. Mario Roman (Sherco) 73 Punti; 2. Manuel Lettenbichler (KTM) 70; 3. Billy Bolt (Husqvarna) 62; 4. Graham Jarvis (Husqvarna) 60; 5. Teodor Kabakchiev (KTM) 52…
Il Calendario del Campionato del Mondo Hard Enduro 2022
Round 1: Minus 400 - Israel, Aprile 5-7
Round 2: Xross - Serbia, Maggio 18-21 (Also FIM Junior World Cup)
Round 3: Red Bull ErzbergRodeo - Austria, Giugno 16-19 (Also FIM Junior World Cup)
Round 4: Red Bull Abestone - Italia, Luglio 9-10 (Also FIM Junior World Cup)
Round 5: Red Bull Romaniacs - Romania, Luglio 26-30
Round 6: Red Bull TKO - USA, Agosto 13-14
Round 7: Red Bull Outliers - Canada, Agosto 27-28
Round 8: Hixpania Hard Enduro - Spagna, Ottobre 7-9 (Also FIM Junior World Cup)