Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Il succo, l’essenza, non è scoprire che la Sardegna è bella, bensì tracciare su quella Terra incantata una storia originale di scoperta e passione, e condensarla nelle cinque tappe di un’esperienza di Viaggio indelebile. Tratti di unicità, di privilegio, soprattutto di armonia estetica ed emotiva in perfetta sintonia con quella dannata passione, sempre speciale. Per questo esistono le moto, le nostre Moto, il nostro andamento, il nostro vento, il nostro speciale equilibrio di leggerezza e intensità. E per questo esiste la Fabbrica dei Sogni, Queens’ Cavalcade, capace di materializzarli come incantesimi in luoghi diversi, purché non ordinari. Così è stato alle Isole Canarie nel 2016, nel Centro Italia nel 2017 e così sarà quest’anno modellando l’esperienza “al di là delle nuvole” al centro del Mediterraneo occidentale, là dove il più ganzo di tutti ha istallato un modello di Paradiso al livello del Mare.
Tutti conoscono la Sardegna. Ma quanto? E come? Credo che molti siano convinti di averne scoperti tutti gli angoli più belli. Ma non è vero, non possibile, la Sardegna è il luogo della scoperta infinita, dei mille tesori che rimangono nascosti, custoditi tra le pieghe dell’infinita eccellenza di luoghi e storie, o tra le pagine di una troppo superficiale, sommaria chiave di lettura. La Sardegna è cuore di Terra, tanto preziosa dentro un tempo quanto in superficie oggi, cultura dell’entroterra conservata e viva, rughe di territorio aspro ed esplosiva attrazione del suo mare, delle sue spiagge. È uno di quei luoghi dove è opportuno, e seriamente consigliato, adattare la propria “velocità” allo spessore degli “strati” di carattere, e lasciarsi ospitare da una terra dura e dolce che ha forgiato tradizioni e forme di cultura uniche, scenari intellettuali ed estetici da capogiro, vortici di irresistibile seduzione.
Aggiungi la Moto, il lato dolce del viaggiare per un piacere spesso nascosto da una velocità di necessità, la propria creatura di acciaio e agilità che è culla di sensazioni sempre troppo personali, e tuttavia così comuni e note a chi sa provarle. Aggiungi anche il sale della competizione, atavica avventura del confronto così bene espressa dalla storia e nella “cultura” del Motociclismo, ma nella sua forma più “riflessiva”, lenta, oziosa, speculativa. Ritmata, “regolare”.
Ecco, un pizzico di Corsa di Regolarità, in testa o in coda a ogni giorno dei cinque del Viaggio, un grano in più di legame tra i Partecipanti per quell’alchimia di Gruppo che non si cerca, che si vive alla giornata e diventa per sempre.
Il Gruppo è un altro concetto usurato dal superficiale quotidiano che ritrova nell’esperienza di Queens’ Cavalcade la sua primordiale dignità. È un amalgama che nasce dalla Macchina del Meglio di Daniele Papi, storico, talvolta ingombrante ma sempre originale, innovativo eroe di mille layout del Motorsport a due ruote. Non meno originale nella creazione del “Viaggio con un po’ di Corsa”, misto geniale di movimento calmo, di un po’ di arte e di gastronomia, di sapore estetico mai eluso o rimandato. Papi, in questo senso, è il mago della serata estatica e del sorso buono al momento giusto, al termine di una giornata epica, della tavolata che mette tutti a capotavola.
Se n’è fatta di… strada, per arrivare a una “regolarità” che si ispira alla Regolarità ma che, in fondo, non esisteva sulla strada, sulle strade più belle del Mondo per le due ruote. A proposito, si dice Sardegna e si pensa al suo Mare, ai suoi capolavori della natura, ai colori e ai disegni della sua luce. Ma bisogna ricordare che tra i miliardi di istantanee che compongono l’esperienza della Sardegna c’è sempre un tratto di “strada” che scoprirete semplicemente delizioso. Sarà il ritmo delle curve, il raggio dell’azione, la superficie di qualità e la successione dei “belvedere”, saranno piume di sensazioni che non si riconoscono, ma in Sardegna si sentono le ruote comunicare con la Terra, e noi con quella attraverso le buone vibrazioni del “Ferro”.
Ora, immaginate il periplo dell’Isola. Collegate Olbia, Su Gologone, Cagliari, Tharros, Alghero, Castelsardo, le perle della Costa Smeralda. Sole e orizzonte di cielo e di mare dallo Scirocco al Maestrale, da Mezzogiorno a Tramontana, e mille punti cospicui tra un capo e l’altro delle cinque Tappe, tra entroterra e spiaggia. Immaginate quell’incrocio di flash e di emozioni tipiche del viaggiare in Moto, vista improvvisa e scoperta di una Sardegna che non finisce di stupire. Pane per i denti di commenti serali con il gusto giusto, ricordi più estesi da sedimentare. Esperienza, è quella.
E poi c’è quel Trofeo, la scultura di Alfredo Sasso che viene assegnata, come la Rimet, al vincitore della Gara di Regolarità, due controlli orari, partenza e arrivo, prove di velocità media, sempre all’inizio o alla fine di ogni tappa per non interferire con il fluire del viaggio. Il Trofeo dovrebbe passare di mano in mano da un vincitore all’altro ed essere custodito dal Campione in carica di Queens’ Cavalcade. Per il momento, invece, è passato dalla destra alla sinistra di Stefano Sala, Pilota-Ragioniere pistoiese Campione da ragazzo e bi-campione QS17 e QS18. È lui che ha vinto la prima edizione alle Canarie e la seconda in Toscana e dintorni. È bravo e ha delle qualità, su questo non si discute, ma non è imbattibile. Questo, almeno, è quello che pensano i suoi amici-avversari più vicini, aggiungendo naturalmente che per Sala la Sardegna sarà il capolinea, il teatro di una sconfitta dal clamore memorabile! Sala risponde semplicemente, alzando il bicchiere, che non c’è due senza tre. E giù altri bicchieri in una sfida dell’Amicizia che è sempre aperta.
Scendiamo un momento dalle nuvole, torniamo con i piedi sulle… pedane. Veniamo alle informazioni più “materialmente” pratiche. Si è detto cinque tappe, dal 2 a 7 Ottobre, sei giorni con un po’ di trasferimento, magari per rispondere all’invito del Consani Mulligan al Golf di Porto Cervo. 900 chilometri, circa, prologo da Olbia e Su Gologone per “mettersi in gamba”, e tappe a Cagliari, Is Arenas, Castelsardo, Porto Cervo. Moto “Classiche” fino al 1988, oppure mono e bicilindriche “Moderne”, Gara di Regolarità (GPS Computer Tripy) o Viaggio Puro, a scelta. Ampio spettro di configurazione della partecipazione, Pilota, Turista, Coppia, Accompagnatore. Ospitalità No-Compromise. Punti pranzo “edonistici”, in mezzo alla natura nella migliore tradizione sarda di convivio e gastronomia, cene gourmet e notti sontuose in Hotel, opzioni accomodamento personalizzato a scelta.
Si può partecipare sottoscrivendo una quota fissa che comprenderà i servizi già sperimentati nelle passate edizioni, ma poi scegliere tra diverse proposte di accomodation. Road Book, assicurazioni, input turistici e accompagnamento guidato, trasporto bagagli, assistenza medica e meccanica, recupero moto, aree e parcheggi riservati. Iscrizioni aperte, si chiudono il 30 Luglio o al raggiungimento dei cento Partecipanti. Ai primi 25 iscritti, l’Organizzazione offrirà il trasferimento della moto da Livorno, Civitavecchia, Genova, Savona e Barcellona verso Olbia o Golfo Aranci, e ritorno.
Novità assoluta dell’edizione 2018 è la Formula FLY&RIDE, per il piacere assoluto dell’Evento senza la preoccupazione dei dettagli organizzativi.
Il Pack comprende la gamma completa delle opzioni e dei servizi. Iscrizione, ospitalità completa per una/due persone in camera doppia in hotel 4/5 stelle dal 1 al 7 ottobre 2018, una Moto a noleggio tra quelle messe a disposizione dai partners di Queens’ Cavalcade, strumentazione road book, transfer per le giornate di lunedi 1 ottobre, dall’aeroporto di Olbia al luogo in cui si svolgeranno le verifiche, e domenica 7 ottobre, dall’hotel all’aeroporto di Olbia. Casco e patente, insomma.
Il resto è già dentro di noi. Noi sappiamo cos’è Queens’ Cavalcade. Sappiamo che non è un pacchetto postale, sappiamo bene che è un modo. Che è l’”Arte dell’Esperienza della Moto”!
A questo link trovate tutte le informazioni
Contatto mail: [email protected]