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Riotorto, Livorno, 3 Aprile. Alla prima dell’Italiano Motorally/Raid TT abbiamo incontrato Raffaele Prisco. 58 anni, napoletano trapiantato in Emilia e ora in Toscana, Prisco è da trent’anni nella Federazione Motociclistica Italiana di cui è Direttore del Coordinamento Tecnico, più in sintesi e praticamente, il Direttore Tecnico delle nostra Federazione. Detta così non… la dice tutta. Essere direttore tecnico, dal calcio al team di Formula 1, per quanto di responsabilità è un ruolo chiaro, unidirezionale. Vista dal punto di vista di una entità che abbraccia più discipline anche sostanzialmente diverse tra loro, risulta più evidente che la faccenda si complica e richiede un livello di competenza superiore.
Come far combaciare, o applicare, gli obiettivi e le esigenze di carattere tecnico, su un piano di gestione del progresso il più possibile uniforme del panorama sottostante alla gestione della FMI? Si tratta, se non di una vera e propria gatta da pelare, almeno di una responsabilità enorme, e si torna alla richiesta di competenza, da associare a una visione realistica del presente da proiettare in avanti.
Pensiamo per un attimo alla Velocità su pista, al Motocross, alle Motoslitte, ma anche alla Guida Sicura, alla gestione tecnica delle scuole federali, all’impianto di queste e di altre attività in seno alla normale vita gestionale delle singole discipline o aree di attività legate al Motociclismo, e del Motociclismo alla Federazione. Roba da capogiro. Per fortuna la Squadra di Presidente Giovanni Copioli ha già dato dimostrazione di particolar levatura e efficienza, e quindi anche il “caso” di Raffaele Prisco non è una novità.
Quale è la sua forza? Come riferisce Prisco, nel background della formazione, viene dal campo biomedico, ha una laurea in Marketing, certo, ma soprattutto nella conservazione dell’energia, vale a dire quella passione mirata e originaria che ti fa continuare a stare sui libri ma anche in sella. Dopo c’è l’organizzazione, l’impegno pressoché a 360 gradi per 355 giorni all’anno, la condivisione, l’inventiva e anche un po’ di coraggio. Eco che ritroviamo tutto questo nella forza di Raffaele Prisco, ‘nu bravo guaglione che è come noi, magari più bravo in certe cose… che a noi vengono o verranno comode. Brava persona, insomma, prima di tutto, grande competenza e impegno. Viene dall’ambiente medico, è stato ed è sportivo, attivo, vede il suo impegno, e i suoi sacrifici, come un premio. Complimenti!
A Prisco abbiamo chiesto dei suoi compiti in seno al Settore Tecnico della FMI, dei corsi di guida federali, che sono sempre più numerosi e frequentati e, molto interessati, a quelli di Guida Sicura, su Strada e On-Off, del programma di Misano Adriatico. Quali le date e i requisiti per partecipare?
Abbiamo parlato dei successi dei piloti italiani e del progetto Pata Talenti Azzurri FMI, bilancio e aspettative per il 2023, dell’iniziativa originale della Scuola ITS. Stimolati dall’evoluzione della chiacchierata, abbiamo chiesto a Raffaele Prisco come si fa a diventare Istruttore o Tecnico FMI, o a certificare la propria scuola.
Buon Lavoro Raffaele.
© Immagini FMI, Prisco