Rally-Raid. Il Debutto di Cerutti e di Aprilia “Factory”

Rally-Raid. Il Debutto di Cerutti e di Aprilia “Factory”
Piero Batini
  • di Piero Batini
Il ritorno ufficiale di Aprilia nel Fuoristrada, il debutto con Jacopo Cerutti, la scena è il doppio campionato Motorally e Raid TT. Ma le ambizioni sono ancora tutte da costruire attorno alla Tuareg 660 GCorse
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
30 marzo 2023

Riotorto, Livorno, 30 Marzo. Parte la stagione 2023 dell’Italiano Motorally e del Raid TT. Sono due e tre prove “concentriche” nel primo appuntamento in programma a Riotorto, Livorno, Toscana. Una valanga di Piloti e di novità, un interesse che sta crescendo a dismisura attorno ad alcuni debutti che hanno un significato importante. Di cui parleremo. La nuova categoria GPX, per esempio, e la discesa in campo di Aprilia, che ha armato il braccio dei fratelli Guareschi e ha affidato loro lo sviluppo in chiave Racing (ma non troppo) della nuova Tuareg 660 bicilindrica. Novità nella novità, l’arruolamento di Jacopo Cerutti, basta il nome, che affianca Francesco Montanari e che diventa per la prima volta Pilota Factory.

Tra il buongiorno e in bocca al lupo, dunque, sta questo saluto di Jacopo Cerutti e del Guareschi Bros. alla viglia del debutto nella nuova, tripla veste di ufficiale, gentiluomo e “tradizionale” protagonista assoluto.

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Jacopo Cerutti. “Eccomi. Ci siamo, buongiorno a tutti. Inutile precisarlo, ovviamente io sono super carico per questa prima gara. Ho voglia di cominciare, di provare finalmente in gara la moto, vedere dove siamo rispetto agli altri. E anche come “funziono “ io, come andiamo come Squadra. È arrivato finalmente il momento in cui ci possiamo fare un'idea del livello a cui siamo già arrivati. Non abbiamo avuto molto tempo perché io sulla Tuareg 660 son potuto salirci solamente a gennaio, però fortunatamente la moto parte dalla base di quella con cui ha corso Francesco Montanari lo scorso anno. Era già era già molto buona, e per mia fortuna è stato fatto un grande sviluppo l'anno scorso. Quest'anno abbiam provato giusto due, tre soluzioni che sappiamo essere migliorative, quindi, hey, arriviamo qua alla prima dell’Italiano sicuramente non con la moto in versione definitiva, però che può già essere competitiva e che ci può dire cosa si può fare. Non ne ho la minima idea, però andiamo a vedere con un grande entusiasmo. Se scopriremo che siamo avanti tanto meglio, perché secondo me ci può essere ancora margine di miglioramento. Se dovessimo essere ancora indietro, è comunque previsto di lavorare sulla moto definitiva, che non è ancora questa. Insomma, siamo qui anche per lavorare, e siamo certi che arriveremo più avanti. Intanto siamo pronti per questa nuova avventura, e devi dirvi che a guidare la nuova Tuareg io mi diverto. Non pensavo perché certamente non è una moto leggera, però mi diverto. Mi è piaciuta perché ho una guida pulita e quindi mi piace “trattare” con una moto che bisogna capire in anticipo dove farla andare. Bisogna essere gentile con la guida, il che mi si addice, quindi mi piace molto. Per cui, bene, siamo pronti e cariche per il debutto. Vediamo se siamo avanti o no. Se siamo avanti bene, se non lo siamo ci arriveremo, davanti!”

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