Rally-Raid. Transanatolia. Vince Lorenzo Santolino, Sherco, Botturi e Drusiani, Yamaha, a podio

14ma edizione, Rally stupendo ma poco considerato. È battaglia per 7 tappe e 2.500 chilometri tra Lorenzo Santolino e Alessandro Botturi, nell’ordine al traguardo di Van. Drusiani 3°, Brezzi 1° Rookie. Zacchetti e Catanese esperienza DesertX
10 settembre 2024

Van, Turchia, 9 Settembre. Transanatolia Rally 2024. Un anno fa aveva vinto Pol Tarres, Yamaha 700, e il podio finale era stato occupato anche da Alessandro Botturi, Yamaha, e Jacopo Cerutti con la debuttante Aprilia Tuareg 660. Passano 365 giorni e a vincere è Lorenzo Santolino con la Sherco 450 Rally ufficiale. Botturi è ancora una volta secondo, ma come sempre magnifico, e il terzo posto, lasciato libero dalle assenti Aprilia, è del compagno di Squadra di Botturi, Matteo Drusiani, anch’esso ovviamente sulla XTZ 690, ovvero per tutti la Super Ténéré bicilindrica declinazione anni 2000.

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Il Transanatolia è un evento speciale. È una vera e propria cartolina “live” di un Paese e una regione magnifici, affascinanti, è ben organizzato da Burak Büyükpınar e dalla sua squadra capitanata da Orhan Çelen e Gökhan Başiplikçi (Jordi Arcarons e Paolo Albertini Road-Book and Track Controller), ed è, elemento fondamentale, un evento sicuro, ben “protetto” da un efficace sistema di assistenza e sicurezza sanitaria. Un Rally di livello superiore, insomma. Non si capisce perché non riesca a decollare sull’orizzonte dei grandi eventi Rally-Raid. Ma forse è solo questione di tempo e circostanze. Anche le barche di Coppa America a volte fanno fatica a salire sui foil e volare.

Il Transanatolia, 2.500 chilometri in sette tappe da Mersin, punta est del Mediterraneo, a Van, sulle rive del Lago omonimo, quasi al confine con l’Iran, ha offerto un ventaglio completo di situazioni tecniche, di corsa e geografiche. Bellissime attraverso le mete stellari della Cappadocia, di Kaiseri, Sivas, Erzincan. Una gran bella, ampia e sempre nuova varietà di situazioni, quel che serve per ravvivare ad ogni edizione il gradimento. La 14a edizione ha dato vita a una dura competizione su terreni quasi sempre impegnativi, con tratti montuosi e veloci piste di ghiaia, che hanno messo alla prova le migliori qualità dei Piloti. Ad aggiungere complessità al Rally anche la varietà di condizioni meteorologiche a causa delle alte altitudini. Bravissimo Santolino, certo, ma ottimo anche l'indiano Harith Noah, che ha stupito vincendo una tappa nonostante le battute d'arresto delle fasi iniziali, mentre un grande Alessandro Botturi del team Ténéré Yamaha ha cercato di difendere le sue precedenti vittorie fino alla fine. La parola ai protagonisti.

Alessandro Botturi. “Secondo me Rally bellissimo anche quest'anno. Forse ancora più bello dell'anno scorso, posti veramente incredibili. Siamo andati fino a tremila metri e la gara è stata sempre molto tirata. Perché? Beh, perché quando uscivi dalla prima Speciale del giorno eri già in regime di countdown per entrare nella successiva, e in automatico ti partiva il tempo. Quasi diciannove ore di prove speciali e il risultato è sempre rimasto aperto. Credo che abbiamo sempre dato filo da torcere al vincitore, Lorenzo Santolino, ufficiale Sherco con la agile monocilindrica Rally e fresco terzo alla Baja Aragon. Lo spagnolo ha concluso davanti di neanche 2 minuti! Stiamo parlando di un pilota forte, ci eravamo scontrati qui anche lo scorso anno. Lui è molto allenato ma io mi sono battuto alla grande e sono contentissimo del mio risultato. Ho recuperato il distacco, grazie anche a una penalità che gli è stata inflitta nell’ultima tappa, è vero, però non ho mai perso il contatto. Il Team ha fatto un ottimo lavoro e ce la siamo giocata fino alla fine, chiudendo separati di poco. Penso che mi sto allenando bene, che sto facendo le cose fatte bene in vista della prossima Africa Eco Race, obiettivo principale dell’anno insieme ai Campionati Italiani. Che dire, poi, della nostra bicilindrica? La 700 non è sempre la moto ideale quando si parla di percorsi tecnici e impervi, ma vincere due tappe e stare sempre lì a battagliare tra i primi credo sia la dimostrazione che abbiamo fatto una gran bella gara.”

Cesare Zacchetti e l’esperienza Bicilindrica. “È stata la mia prima gara con una moto bicilindrica. Esperienza condivisa con Francesco Catanese. Avevo già corso il Transanatolia e mi ricordavo grandi sterrati veloci, pertanto mi sembrava un debutto adatto per la DesertX! Peccato che il percorso di quest’anno fosse molto più tecnico ed impegnativo. Così mi sono ritrovato ad affrontare all’inizio strade rese scivolose dalla pioggia e successivamente salite e discese veramente toste, brecciolino, contropendenze e pietre smosse ovunque che hanno messo alla prova moto, sì, ma soprattutto… me! Ecco che il mio con la DesertX è stato una specie test “estremo”. La moto è uscita dal concessionario e l’ho usata per una settimana, nessun intervento meccanico e nessuna manutenzione. Di mio ci ho messo la mia guida sempre iper attenta e conservativa, onde evitare cadute e danni! Certo, mi sono reso conto che, nonostante la moto sia facile da guidare e ben bilanciata, per affrontare un Rally impegnativo come questo sono richieste doti fisiche e capacità tecniche avanzate, insomma per gente con statura e forza fisica importanti! La potenza e il peso della moto richiedono molta concentrazione nell’utilizzo, una semplice caduta può metterti in difficoltà per alzare la moto, oppure una nota sbagliata ti costringe a cercare un luogo adatto per fare inversione e ritornare sul percorso. Dimenticatevi piede giù e derapata per girare, a meno che siate super fisicati e capaci! Ottimo allenamento, moto prestazionale, comfort su strada e possibilità di fare fuoristrada veramente impegnativo. In certi tratti ho rimpianto la moto da enduro, leggera e maneggevole a cui sono abituato e con cui mi sento mio agio, ma l’esperienza è stata semplicemente grande. Prossimo obiettivo la Dakar 2025 con la nuova Kove EX!

E poi i ragazzi di MaremmaDakar. Per voce del Presidente, Piero Picchi, con la scusa dell’assistenza ai suoi imbucato nel Rally con la sua ultima fiamma, una… Ducati monocilindrica. “Una settimana di gara e ben 2.500 chilometri di percorsi completamente fuori strada, ecco cos’è la 14ma edizione del Transanatolia Rally in Turchia. Piloti (non moltissimi) provenienti da vari paesi del mondo, e a diffendere il tricolore, tra gli altri, anche i nostri due maremmani: Ludovico Brezzi e Luca Marretti. Tutti e due, ça va sans dire, al traguardo dopo 7 giorni di gara in lungo ed in largo per il vasto e stupendo territorio della Anatolia: da Mersin a Van, pochi chilometri dal confine con l'Iran e l'Armenia. Ludovico Brezzi, 7° assoluto dietro a piloti ufficiali di Yamaha, Sherco e Husqvarna, è anche il primo dei Rookie. Luca Marretti, dopo oltre un anno di stop causa infortunio, è 21°, sicuramente un ottimo risultato dopo un così lungo periodo di “pausa” e il fatto di essere un debuttante nei Rally-Raid. Logistica perfetta, grazie al supporto del Team Solarys di Franco Guerrini, che ha assistito i nostri e altri 5 piloti, fra cui Marco Menichini 4° assoluto. Alessandro Rigoni, Daniele Livi, Federico Ghiringhelli e Luca Perna gli altri piloti assistiti dal Team.”

Ed eccolo il pluricitato Franco Guerrini di Solarys Team: “Dei nostri ragazzi hanno già detto tutto tutti: si sono comportati tutti molto bene, quindi non ho altro da aggiungere, se non che il 4° posto di Marco Menichini è un gran traguardo, e che mi ha fatto piacere conoscere meglio Ludovico Brezzi, 7° assoluto, “rallysticamente” un bimbo e incontrato prima solo al Rally di Albania. Mi sento di spendere qualche parola in più sul Transanatolia, invece. È un evento veramente bello! Non capisco proprio perché non riesca a decollare. Per noi, relativamente pochi, è stato magnifico. Atmosfera, posti magnifici, affiatamento tra noi e con gli organizzatori. Bellissimo. Già conoscevamo la Cappadocia, ma laggiù al confine con l’Iran siamo rimasti a bocca aperta. Quel lago di Van, con quella rara acqua così cristallina è veramente qualcosa da fenomenale!”

© Immagini Transanatolia Media – Ozhan Ozde – Elif Erkurt – Alkim Sarak – Murat Tekin – Botturi Media

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