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Liévin, Francia, 9 Marzo. Settima e ultima tappa del Campionato Mondiale FIM SuperEnduro. L’impianto di Liévin, costruito su terreno argilloso, è particolarmente tecnico e difficile, con buche e solchi che hanno reso le gare ancora più complicate del solito. Gli errori sono facili e frequenti, ma i piloti hanno offerto al pubblico dell'Arena Stade Couvert di Liévin, come sempre full, uno spettacolo grandioso. Una serata emozionante a conclusione di una stagione breve ma intensa. Billy Bolt, Husqvarna, già campione della classe Prestige dopo la penultima gara di casa a Newcastle, UK, ha chiuso la stagione a suo modo, cioè perfettamente. Il pilota britannico ha conquistato la SuperPole e vinto le tre le gare della serata, dimostrando ancora una volta una superiorità netta e mettendo in fila il quinto Titolo di Campione del Mondo consecutivo. Jonny Walker, neo acquisto Triumph, si è dovuto “accontentare” del secondo posto, Ashton Brightmore, terzo, ha messo dietro di poco suo fratello Mitchell. La classifica finale del Mondiale è speculare a quella della serata francese: Billy Bolt, Jonny Walker e Ashton Brightmore.
Nella categoria Junior, il tedesco Milan Schmüser ha vinto la gara ma è stato lo spagnolo Marc Fernandez Serra a conquistare il titolo mondiale, grazie a un secondo posto che gli ha garantito il trofeo con una gara di anticipo. Roland Liszka, ungherese, è terzo sia nella gara che nella classifica finale, un solo punto davanti al britannico Toby Shaw.
Youth Cup, Fraiser Lampkin ha vinto la serata con un risultato di 2-1, ma il titolo è andato allo spagnolo Ramón Godino Gómez. I due piloti hanno dato vita a una serie di duelli, con Godino che ha vinto la prima gara e Lampkin la seconda. L'austriaco Luca Kropitsch ha completato il podio.
La stagione 2024/2025 è così conclusa, un altro buon segno nella storia del SuperEnduro. Billy Bolt ha confermato il suo status di campione praticamente inarrivabile, mentre i giovani Fernandez e Godino hanno suggerito che il futuro di questo sport sia in buone mani. Resta ora da capire, e magari vedere, in che modo potrà essere risolto il rebus Hard Enduro World Championship, dalla fine di Febbraio abbandonato dal Promoter in conseguenza del forfait KTM. Il circuito Mondiale è adesso nelle mani della Federazione Internazionale Motociclistica.
Una delle ipotesi è che la stessa FIM si assuma l’”incarico” di promoter ad interim (è già successo occasionalmente in altre discipline), dando all’attesa di un nuovo corso il senso della possibile, e auspicata, continuità. Gli eventi più forti e famosi, Erzberg, Romaniacs, Getzen e altri, continuano per la loro strada come eventi isolati, ma potrebbero essere l’ossatura per un Mondiale in formato ridotto ma non meno significativo. Gli specialisti dell’estremo, Campione in carica Manuel Lettenbichler per primo, si augurano che si arrivi ad una soluzione rapida e certa. Il Mondiale, pur nato e cresciuto in un clima difficile, è stato un bell’esempio di Sport Spettacolo, ed ha avuto, soprattutto, il merito di essere riuscito a materializzarsi dopo decenni di progetti e tentativi infruttuosi.
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