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Bergamo-Pisa, 14 Aprile. I nostri Viaggi della Dakar sono stati sempre un po’ speciali. Prima di tutto per “colpa” di Mr. Franco, al secolo Franco Acerbis, che è una miniera inesauribile di informazioni, di insegnamenti, di logica del bello, del giusto. Poi perché uno degli aspetti più affascinanti di quel viaggiare era quella forma di sintonia e di apertura ad ogni tipo di argomento che ci faceva volare il tempo dei lunghissimi, a volte interminabili trasferimenti da una Tappa all’altra della Dakar. Ci siamo ritrovati a stare in macchina per 24 ore e, a parte gli inevitabili segni della stanchezza, era come aver interrotto il discorso cinque minuti prima. E il giorno dopo si ripartiva: “Dove eravamo rimasti?”
Abbiamo così convenuto che questa fosse l’occasione giusta per continuare i nostri Viaggi, in altre e non obbligate direzioni. Può e deve essere anche un modo per viaggiare con i nostri lettori, farli partecipare con le loro domande e le loro curiosità, e parlarne tutti insieme con Mr. Franco.
È un viaggio ideale, beninteso, senza muoversi di un millimetro. Ciononostante è il pretesto perfetto per parlare di quello che ci accade attorno, di come il Mondo rallenta e si prepara a ripartire, delle problematiche legate all’ambiente, alle nostre passioni, alle Moto. Abbiamo chiesto a Franco Acerbis come è stata vissuta l’emergenza nella sua provincia, nelle sue Valli, se c’è impazienza, paura, aspettativa. Se si preferisce aspettare che sia tutto finito o è meglio “osare” un pelo per ripartire quanto prima possibile. Dilatando l’argomento ci siamo chiesti se e come, e magari quando il nostro Sport, soprattutto il Fuoristrada, potrà ripartire.
Da cosa nasce cosa, è evidente che gli argomenti si ingranano gli uni agli altri, così come i personaggi che ne sono gli autori e i protagonisti.
Gli argomenti avranno sempre una base di passione comune e di estrema, anche se frustrata, attualità, la Motocicletta, ma andranno sempre oltre, perché noi siamo sempre oltre la Moto. In sella alla nostra Moto ideale e idealizzata, quindi, interfono a manetta invece che gas spalancato, avanti con le considerazioni.
Sappiamo già che parleremo di qualcosa che ci sta a cuore. Abbiamo frenato la verve in questa prima “puntata”, solo limitata dal tempo tecnico, per far sì che fosse un buongiorno, un’introduzione, un saluto.
Ma siamo già dentro con la testa. Il frullatore di curiosità e filosofia di Mr. Franco è sempre acceso, al limitatore di giri!