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Tenerife, 17 Novembre. Il Trofeo Imerio Testori, assoluta, a Daniele Rebellato e Giuseppe Gallino. Il Trofeo Caschi Rossi, compensata, a Ivo Zorzitto e Valter Testori. Sul podio nomi potenti e leggendari. Bernardi e Findanno, Gritti e Lorini, Bianchi e Pegurri, Mauri e Uslenghi, Sparer e Bosco, e così via, una lista che è il tappeto rosso della Regolarità. Quel giorno al Ciocco si è gettato un ponte tra due piloni della Storia. Questa è stata la 12 Ore di Enduro a Coppie de Il Ciocco, che in un colpo ha azzerato l’arco di tempo tra il 1975 della prima edizione e il 2022 del sequel. Gara, evento vintage di classe, e atmosfera da belle époque. Emozionante.
Adesso la domanda è una sola: la rifacciamo? Rifacciamo la 12 Ore che ormai è dentro la Storia e che al Ciocco ha rinnovato l’emozione? Dalla quiete delle Canarie non arrivano risposte. O meglio, a sentire Daniele Papi, il deus ex machina, la risposta è una sola. Ma Papi dice anche che è prematuro darla. Cioè, la risposta è rimandata alle verifiche del caso. È naturale, d’altra parte, frenare l’entusiasmo e, come per ogni edizione zero (anche se quella del 23 Ottobre era molto di più) far passare anche la 12 Ore di Enduro a Coppie al vaglio del debriefing di ri-fattibilità. Però c’è chi, a quanto pare, è impaziente.
Allora approfittiamo del limbo di tempo anche noi, per fare alcune verifiche sulla base di differenti ipotesi. 3 domande a 4 protagonisti assoluti. Le 3 domande sono:
1- Bene la formula 6+6 ore, o meglio 12 ore in un sol boccone?
2- Il Ciocco è la giusta Capitale della 12 Ore di Enduro a Coppie?
3 - Bene tante classi o meglio una per tutti con formule assoluta e a tempi compensati per età pilota-moto?
Alla sbarra, chiamati a rispondere: Giampiero Findanno, Roberto Gaiardoni, Cesare Bernardi, Marco Graziani.
Giampiero Findanno. “La formula 6+6 ore va benissimo. Il Ciocco è giusto, quali alternative ci possono mai essere? Le classi sono tante, ma è giusto premiare il più possibile. Comunque è la classifica assoluta che conta. I coefficienti vanno bene per le classi, tenendo conto dell’età del pilota e dell’età della moto. Per l'assoluta no.”
Cesare Bernardi. “La formula dei due giorni ha il suo fascino, e probabilmente risolve tanti aspetti organizzativi, ma implicando dei costi superiori per tutti consiglierei tutto in un giorno. Tempistiche orarie permettendo, vista anche la stagione inoltrata, ridurrei al minimo gli anticipi ai controlli. L'alternanza tra i piloti permette comunque anche ai più "vecchietti" di riposare. Il Ciocco è la cornice ideale dalla quale non mi sposterei. Le classi sono comunque importanti perché invogliano i piloti ad iscriversi (ognuno ha la sua moto e con quella partecipa, anche se svantaggiata). Poi, se oltre all'assoluta, c'è una classifica compensativa ben venga. (magari se necessario con qualche aggiustamento migliorativo, se necessario, dopo il rodaggio di quest'anno).”
Marco Graziani. “Benissimo la formula 6+6 in due giorni. Forse si potrebbe fare anche 8+4 visto che si sta poco tempo in moto. Sono vecchi piloti e vecchie moto... Il Ciocco è la giusta collocazione. È la vera capitale della Regolarità old stile e il percorso si presta magnificamente. La classifica deve essere per classi, anzi aggiungerei la classe 500, oggi soppressa perché non esisteva nel ‘75. Oggi non possiamo mischiare le 180cc con le 500cc del 1980. Bene il coefficiente per età del pilota e della moto. La sola Assoluta porterebbe tutti nella 250, classe che offre il miglior rapporto guida/risultato. La formula è sicuramente buona!”
Addirittura telegrafico, lapidario, Roberto Gaiardoni. “Vanno bene le 6 + 6 ore, e va benissimo Il Ciocco, però devo dire che è mancato il pubblico e per questo aspetto dell’evento bisogna fare qualcosa. Bene, infine, la formula che premia le tante classi”.
Forza Papi, fai le tue riflessioni alla svelta e decidi per il meglio. Non farci stare sulle spine! Intanto, soprattutto i diretti interessati, sono invitati a dire la loro.
© Immagini 12 Ore Il Ciocco – Archivio Walter Arosio