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Beta 2021: abbiamo provato le due sorelle 2 tempi 300 agli antipodi. Da una parte la Xtrainer, facile e bassa di sella, con una prezzo di acquisto davvero competitivo (6.890 euro). Dall'altra parte la 300 RR Racing, che domina il Mondiale Enduro e costa parecchio di più (9.490 euro).
Le abbiamo guidate (io e Aimone), vi diciamo le nostre impressioni, i pro e i contro.
Poi, visto che ce lo chiedete spesso (fate bene, leggiamo tutti i commenti e ascoltiamo i vostri consigli, sempre!), le abbiamo affidate al lettore Vittorio, che non ha mai corso e che ci racconta le sue impressioni.
Nel video vi descriviamo anche le differenze a livello di cronometro su una mulattiera bella impegnativa tra le due 300: non sono mancate le sorprese, che smontano tanti luoghi comuni. Quanti sanno davvero sfruttare una moto racing? E quanto aiuta invece una moto da enduro più leggera e con le sospensioni più morbide sui percorsi difficili? Vi rispondiamo nel video qui sopra.
Entrambe le nostre 300 italiane (sono progettate e costruita in Italia) adottano il motore monocilindrico 2 tempi alimentato col carburatore, di 293 cc. Ma poi le differenze sono evidenti tra le due sorelle toscane. Cambiano i telai a traliccio in acciaio, così come le sospensioni (Ollè sulla Xtrainer, Kayaba e Sachs sulla Racing), che hanno una escursione inferiore sulla versione meno racing ovviamente (270 mm contro 295).
Ne risulta anche una sella più bassa (91 cm contro 93) e un peso inferiore pari a 99,5 kg (contro 103,5 kg). Si tratta di un valore davvero basso per una moto di 300 cc. La Racing, che consuma leggermente di più, ha un serbatoio da 9,5 litri contro 8,5 della X.
I freni sono Nissin su entrambe le versioni. I motori hanno espansioni diverse e differenti rapporti di compressione, ma il medesimo carburatore Keihin PWK36. La Xtrainer ha in più l'utile ventola di raffreddamento e il comodo miscelatore seperato (mentre sulla Racing bisogna fare la miscela). Entrambe hanno di serie le mappe motore, l'avviamento elettrico e la frizione a comando idraulico con cambio a 6 marce. La Racing impiega gomme Metzeler, la Xtrainer le Shinko.
Di Aimone Dal Pozzo
Xtrainer 300
La vedi in foto e non capisci subito di cosa si tratta. Pensi ad un aggiornamento della storica Beta Alp, ma in realtà, quando ci sali sopra, ti trovi a cavallo di un modello tanto differente quanto innovativo. La filosofia alla base è stata quella di realizzare l’anello di congiunzione tra il mondo trial ed il mondo enduro, introducendo una moto dalle caratteristiche principalmente enduristiche, ma con un approccio molto più facile, non solo in termini di prezzo, ma anche di fruibilità. Non molto tempo fa, i due tempi di grossa cilindrata erano mezzi spaventosi e destinati a piloti esperti, mentre ora Beta, con questo modello innovativo, fa crollare il mito, proponendo una due tempi alla portata di tutti, non solo in termini di gestione, ma anche sotto il profilo della facilità di utilizzo, grazie al miscelatore separato sotto alla sella, al contralbero per ridurre le vibrazioni, allo switch delle mappature ed una ciclistica davvero
accomodante. Le dimensioni in sella sono comode e spaziose, non ti manca la luce da terra (pur essendo stata ridotta l’altezza sella, anzi ti accorgi
quanto sia utile nelle situazioni di maggiore difficoltà in quanto è molto più facile sgambettare. Le geometrie del telaio, assieme al setting delle sospensioni molto più morbide, ti trasmettono maggiore sensibilità e sebbene nel veloce siano eccessivamente morbide, nel brutto e nei tratti di poca trazione aiutano notevolmente a massimizzare la trazione. In quanto al motore, la cubatura importante viene abilmente addolcita da un impianto di scarico strozzato (il polmone della marmitta è circa la metà di quello della sorella RR) e dall’ottimo setting del carburatore che rende la progressione del gas davvero invidiabile. La comfort zone di questo propulsore è senza dubbio il sottocoppia, dove riesce ad esprimersi al meglio prima di chiamare la marcia successiva non appena insisti un attimo sul gas. Attenzione però a non confonderla con la sorella Racing e nemmeno pensare di sostituirla, perchè non sono per nulla moto similari, ma piuttosto decisamente complementari. Con questa fai delle cose che con l’altra non potresti e viceversa.
RR Racing 300
La versione top di gamma della ditta Italiana non ha bisogno di presentazioni. E’ da diversi anni al vertice delle classifiche sia sportive che di mercato ed ha tutte le carte per esserlo per diverso tempo ancora. Le componentistiche sono di primissimo livello ed il pacchetto tecnico la rendono un’arma letale.
Beta rimane sempre fedele all’alimentazione tradizionale a carburatore che riesce a trasmettere grande corposità ed elasticità all’erogazione, mentre il contralbero limita alminimo le vibrazioni rendendo la guida non solo meno faticosa, ma anche molto più precisa. La nota più esclusiva di questo propulsore è senza dubbio la sua versatilità in quanto riesce ad essere tanto preciso ed elettrico nella prima parte di erogazione quanto corposo e potente una volta che decidi di girare la manopola. Senza dubbio, rispetto alla XTrainer devi essere più preciso nella cambiata in quanto ti perdona di meno gli errori, ma
qualsiasi cosa le chiedi, la RR ti risponde con estrema generosità.
Le prestazioni termiche si abbinano con grande armonia con il comparto ciclistico, supportato da una forcella KYB a cartuccia chiusa da 48 mm all’anteriore ed un mono della ditta ZF da 46 mm al posteriore. Nello stretto è decisamente più nervosa sotto questo aspetto, ma quando inizi a prendere velocità la senti stabile e sicura, capace di trasmettere grande confidenza.
Senza dubbio la RR è più impegnativa della sorella in livrea blu, ma allo stesso tempo pone un limite tecnico decisamente superiore in quanto è pressochè impossibile mandare in crisi qualsiasi elemento di questo modello: i freni sono potenti e progressivi, la frizione idraulica non gonfia, il pacchetto sospensioni rimane sempre costante anche alle alte temperature e la moto trasmette fiducia nella situazioni più disparate.
Luogo: Castello Dal Pozzo (Oleggio Castello)
Percorsi enduristici su aree private chiuse al pubblico
Meteo: 15 gradi, sole
Tester: Aimone Dal Pozzo e Andrea Perfetti
Abbigliamento usato:
Caschi Alpinestars SM8 e SM5
Completi Alpinestars
Stivali Alpinestars Tech 10 e Tech7
Video di Fabrizio Partel e Camilla Pellegatta
Betamotor
Pian dell'Isola, 72
50067 Rignano sull'Arno
(FI) - Italia
055 8348741
[email protected]
https://www.betamotor.com/
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