KAWASAKI KL Cross 2008

Belle, proprio belle. Dopo un periodo di transizione, in cui l'avvento del telaio in alluminio ha fatto sì che le quattro giapponesi si assomigliassero molto, l'era della standardizzazione sta lentamente lasciando spazio alla più ricercata personalizzazione
17 ottobre 2007

Per il 2008 le Kawasaki sono assolutamente ricche di particolari speciali: le piastre anodizzate, il manubrio Renthal, i dischi freno a margherita, le tabelle porta numero colorate a seconda della cilindrata, i coperchi carter in magnesio, i cerchi anodizzati neri e molti altri dettagli, sono tutti studiati e realizzati al fine di dare al nuovo modello di serie un'immagine aggressiva, racing e decisamente personale.

Per il 2008 le Kawasaki sono assolutamente ricche di particolari speciali
Per il 2008 le Kawasaki sono assolutamente ricche di particolari speciali

Dopo un ulteriore anno di successi in ambito sportivo, con le vittorie dei vari campionati Americani Supercross, National e la vittoria schiacciante di Villopoto al Nazioni, le Verdi dimostrano ancora una volta con i fatti la concretezza delle  prestazioni dichiarate.
Ma vediamole nel dettaglio.


KXF 250 4T

E' sicuramente un modello di riferimento in ambito off-road e, sebbene per il 2008 non vanti cambiamenti sostanziali, i numerosi piccoli interventi  fanno fare un altro grosso passo in avanti.
In quanto a posizione di guida, il piano sella è bello piatto e slanciato e la distanza tra la seduta e il manubrio è adeguata.
E' stata completamente rivista la leva del cambio che ora risulta essere più alta di 3 mm e regolabile per qualsiasi esigenza. Anche la consistenza dello spugna è stata finalmente adeguata alle richieste del mercato e ora è consistente quanto basta per non infossarsi a centro sella, oltre che avere la superficie antiscivolo per aumentarne il grip.
In ordine di marcia risulta chiaro che i diversi interventi sono stati realizzati nell’ottica di garantire una maggiore maneggevolezza e reattività. La rigidità del telaio introdotto dalla KXF 2007 ha portato a notevoli miglioramenti dal punto di vista della stabilità, ma ciò a scapito della reazione alla sterzata. Per ovviare a questo difetto, sono stati studiati nuovi attacchi per il motore che ora utilizzano uno spaziatore più lungo di 10 mm e riducono sensibilmente la rigidità alla torsione.
Gli inserimenti in curva, i cambi di traettoria improvvisi, la maneggevolezza della moto sono di gran lunga migliorati sulla versione '08. Non solo, questo accorgimento trasmette una maggiore fiducia al pilota, oltre ad aumentare la trazione della ruota posteriore e la potenza scaricata a terra.
Con lo stesso scopo, sono state apportate diverse modifiche anche ai corpi ammortizzanti. Le nuove forcelle Showa a cartuccia sigillata, crescono di 5mm di diametro, vantano una taratura completamente rivista e uno studio dei passaggi dell'aria innovativi, in modo da poter migliorare la stabilità dell'avantreno e allo stesso tempo aumentare la sensibilità nella prima parte di corsa. Ora in staccata la forcella si chiude bene e consente un ingresso curva molto più fluido e istintivo, senza andare a intaccare la sostenibilità delle alte velocità.
Per quanto riguarda il posteriore, la nova taratura del mono viene abbinata a un leveraggio diverso che tiene il sedere della verde leggermente più alto, al fine di caricare l'anteriore quanto basta per renderlo preciso e facile da direzionare.
Dal punto di vista del motore, questa Kawasaki dà il meglio di sé nella fascia dei giri medio alta.
Salito in sella al primo giro mi è venuto lo scrupolo di controllare quale delle moto in prova  avessi preso, avendo il dubbio di essermi confuso con la 450. Nella prima parte di erogazione il piccolo 250 è leggermente sottotono in quanto, se non si azzecca perfettamente la marcia, fatica un pochino a riprendere la schiena. Appena si entra nella parte centrale dell’erogazione però, la potenza scaricata a terra è veramente incredibile. Da metà in poi la schiena cresce costantemente e uniformemente senza picchi e senza buchi, consentendo delle spazzolate da urlo. Una volta capito come gira questo propulsore è sì impegnativo, ma decisamente performante.
Ci si sta avvicinando sempre di più all’era dell'iniezione e, sebbene nel 2008 Kawasaki monti ancora carburatori tradizionali, ormai l'elettronica è entrata prepotentemente nel modo della meccanica off-road. Sulla duemmezzo troviamo infatti il nuovo sistema digitale micro computerizzato K-TRIC che è in grado di riconoscere il posizionamento della manopola del gas, di gestire i giri motore e il limitatore dei fuori giri, tutti insieme, al fine di ottimizzarne le prestazioni.


KXF 450 4T

La sorella maggiore è quella che per il 2008 ha subito i maggiori cambiamenti. Dal punto di vista estetico le novità sono le medesime della 250, ma una volta in sella questa moto svela un carattere decisamente più mansueto. Se ricordiamo la versione '07 per la potenza che era in grado erogare e l’attenzione con cui bisognasse dare gas, la '08 torna sui suoi passi, mettendo in primo piano l'esigenza di essere facile da gestire. Anche in questo caso sono stati introdotti nuovi attacchi motore per aumentare la flessione generale del telaio e rendere la moto meno nervosa. Questo, in abbinamento alla nuova Kayaba AOS (Air-Oil-Separate) che tiene l'olio separato dall'aria e al trattamento anti-attirto Kashima Coat aggiunto sul tubo forcella, rende la guida molto più facile e meno faticosa in quanto risulta essere più intuitiva. Anche al posteriore troviamo delle novità interessanti: i leveraggi Uni-Track sono stati rivisti per alzare, seppur di poco, il sedere della verde, per ottenere un aumento di  scarico del peso all'anteriore e aumentarne quindi la guidabilità. Anche sul mono è stato introdotto il trattamento anti-attirto Kashima Coat per la scorrevolezza, oltre che il secondo registro di regolazione per la compressione, sostanziale per personalizzare al massimo la taratura.
In quanto al motore, numerosi sono gli interventi. Al fine di generare un'erogazione di coppia più morbida che riduca la fatica al pilota, è stato adottato un volano più pesante, sono incrementati gli spessori delle guarnizioni del basamento del cilindro e sono state riviste completamente le bilanciature dell'albero motore. Tutto questo si traduce in un'erogazione molto più dolce e progressiva, che non spaventa più e, soprattutto, sono notevolmente diminuite le vibrazioni. Guidare questa 450 è quasi più facile che gestire la piccolina, in quanto la linearità della spinta, unitamente alla forza ai bassi perdona e maschera la maggior parte degli eventuali errori di guida.

Le Verdi dimostrano ancora una volta con i fatti la concretezza delle  prestazioni dichiarate
Le Verdi dimostrano ancora una volta con i fatti la concretezza delle prestazioni dichiarate

L'elasticità di questo propulsore, in accoppiata alla spaziatura azzeccata del cambio a 5 marce, che vanta anche una nuova forma dell’eccentrico e una guida più larga sul tamburo del cambio, permette di viaggiare quasi sempre in terza marcia e di utilizzare la quarta solo per gli allunghi, facendo risparmiare un sacco di tempo ed energie, utili per concentrarsi esclusivamente sulla guida.
Sono stati introdotti miglioramenti anche in termini di affidabilità in quanto la biella adotta un nuovo materiale, il rapporto di trasmissione è stato appositamente studiato per le nuove prestazioni e l'impianto di lubrificazione è stato ridisegnato per garantire una maggiore durata.

Queste sono le nuove verdi che, alle porte della stagione 2008, non si fanno cogliere impreparate, introducendo una serie innumerevole di modifiche che non solo le rendono sempre più competitive e performanti, ma anche belle, bellissime.

Perché l’occhio vuole la sua parte!



 

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Kawasaki KX 250 F (2008)
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