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Finalmente è arrivata, dopo tanta attesa, abbiamo inforcato il manubrio e via, attraverso le insidie della città. A cosa ci riferiamo? All’urban-bike di verde vestita, quella con cui è facile sentirsi dei fighi arrivando al bar per il classico "ape", quella con cui è inevitabile diventare dei piccoli pirati della strada, perché è tanto divertente che ogni ostacolo cittadino diventa un gioco a cui non ci si può assolutamente sottrarre. Stiamo parlando dell’ultima trasformazione realizzata a regola d’arte da parte di KL della Kawasaki KLX 450 R in versione street-motard, derivata direttamente dal modello enduro, ma in questo caso modificata appositamente per l’utilizzo specifico su strada. E per strada intendiamo il classico manto stradale cittadino, colmo di insidie come le rotaie del tram, le sconnessioni violente, i pavé e ciottolati. Non quell’asfalto quasi perfetto delle piste dove le motard sono solite essere avvistate.
In quest’ottica KL non ha voluto proporre un modello prettamente racing e dai connotati altamente specialistici, bensì un modello più soft capace di trasmettere altrettante emozioni adrenaliniche senza dover rinunciare a un minimo comfort.
La posizione in sella è quella tipica della sorella KLX, con il manubrio Renthal bello largo a piega alta, e la sella molto slanciata e snella anche se leggermente troppo ripida nella zona adiacente al tappo della benzina, sebbene questa sia sicuramente una caratteristica dettata dall’esigenza di avere un serbatoio capiente (8 litri contro i 7,2 della cross) per ottenere un’adeguata autonomia.
E' tanto divertente che ogni ostacolo cittadino diventa un gioco
Anche per questo modello ritroviamo il comodissimo bottoncino d’avviamento, che oramai sta diventando un must per tutte le 450 di ultima generazione (per le emergenze è comunque presente anche il classico pedale) e una minima strumentazione di bordo, situata tra il manubrio e il porta faro anteriore, necessaria per visualizzare le informazioni principali quali ora, velocità e odometro (il nostro tester sa stupirci sempre, in moto come alla tastiera. Ndr).
Qui alloggia anche l’inserimento della chiave per consentire la messa in moto. Di serie troviamo già montate le pedane per il passeggero che, sebbene rovinino leggermente il look aggressivo, sono davvero comode nel caso si voglia portare un compagno/a d’avventura al seguito. Completano le dotazioni standard un faro anteriore dal look decisamente racing, un porta targa dalle dimensioni davvero contenute, gli obbligatori specchietti retrovisori e l’indispensabile cavalletto laterale.
Da punto di vista dell’erogazione la variazione di dimensione dei cerchi rispetto alla enduro, in questo caso entrambi neri da 17” di diametro, allunga i rapporti e rende l’erogazione molto più lineare e meno nervosa, specialmente ai bassi e medi regimi. Avanzare con tranquillità nel traffico quotidiano è quasi più piacevole con questa moto che con uno scooter, sia grazie all’elasticità di questo monocilindrico che alla particolare silenziosità. Per questo modello infatti KL ha voluto mantenere l’impianto di scarico originale realizzato in Giappone, salvo integrarlo internamente con un dispositivo catalitico (eventualmente removibile per l’uso in pista) in grado di garantire emissioni a norma Euro 3. Il risultato è una rumorosità davvero minima e un riscaldamento del silenziatore mai eccessivo. In merito alla potenza erogata è chiara la similitudine con la KLX, ovvero molta coppia e progressione ai medi regimi fino ai primi picchi, per poi perdere di potenza una volta superata la soglia della coppia massima. Dopo tale punto questo motore continua a produrre un rumore rabbioso, ma la schiena di potenza comincia a calare, richiedendo necessariamente la marcia successiva che entra con grande semplicità. L’accelerazione di questa 450 è comunque invidiabile e per passare dalla prima alla quinta marcia basta davvero poco spazio.
Per quanto riguarda telaio e sospensioni anche qui troviamo le stesse dotazioni delle sorelle da cui deriva: telaio perimetrale in alluminio di ultima generazione e sospensioni di grande escursione. In questo caso le tarature sono state riviste in funzione della filosofia con la quale questo modello viene posto sul mercato e quindi rimangono particolarmente morbide e confortevoli, adatte ad assorbire qualsiasi ostacolo urbano e non, un po’ meno performanti per un utilizzo motard prettamente specialistico, da circuito per intenderci. La forcella da 48 mm rovesciata, particolarmente morbida, riduce la forza frenante dell’impianto anteriore, che sebbene sia azionato dalla pinza Nissin standard, monta un disco singolo semiflottante da ben 320 mm di diametro con pinza a doppio pistoncino di notevole forza. Anche il mono è stato rivisto nelle tarature al fine di rendere tutta la moto perfettamente equilibrata.
Voci indiscrete parlano anche di un’edizione prettamente racing di questo modello, altamente performante, studiata per chi vuole il massimo sia esteticamente che tecnologicamente, che uscirà forse a breve, e che sarà sicuramente offerta in un numero limitato di esemplari.
KL Kawasaki SMX 450 R è la Supermoto che mette d’accordo tutti, chi sogna i traversi sulle strade di montagna, come chi frequenta i locali giusti dell’happy hour. E mai rinuncerebbe alle pedane del passeggero. Il prezzo non è ancora stato comunicato da KL: lo troverete all’interno della scheda tecnica non appena sarà disponibile.
Kawasaki
Via Luigi Meraviglia, 31
20020 Lainate
(MI) - Italia
848 580102
https://www.kawasaki.it
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