KTM Enduro Factory 2016: le regine dell'Enduro Racing

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KTM Enduro Factory 2016: le regine dell'Enduro Racing
Per un giorno intero, entriamo in contatto con le regine dell’enduro Mondiale a casa di Antoine Meo. Non solo in sella, ma le viviamo e conosciamo attraverso gli stessi occhi di coloro che le curano e studiano ogni giorno con grande passione per renderle ancora più perfette
6 febbraio 2017

Non esiste la moto perfetta, ma il concetto di perfezione passa attraverso la massima personalizzazione. Ognuna delle Ktm Factory infatti ha delle caratteristiche uniche che ne esaltano al massimo le doti e capacità del singolo pilota, compensandone a volte le eventuali lacune. Tutte partono dalla base standard di serie, ma ognuna viene sviluppata secondo le esperienze e capacità di chi la guida.

350EXC-F Laia Sanz

Pur avendo le tabelle rosa, la moto della campionessa mondiale di Enduro oltre che di rally, non è per nulla assimilabile ad una moto "semplificata" per una donna. Anzi! L'impostazione è altamente professionale dalla posizione del manubrio bello piatto e dritto come vuole la guida moderna (Renthal 999) alla leva del freno dietro alta e diretta.

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La base è quella della 350 standard sulla quale vengono apportate delle migliorie con i materiali Power Parts. Centralina rivista, impianto di scarico completo Akrapovic e sospensioni ufficiali le donano maggiore prontezza ed elasticità. Il motore, già bello corposo di serie, riceve una curva con maggiore schiena in basso, ottima per girare con una marcia in più. La sensazione che trasmette è stabilità e precisione, infatti nei boschi di casa Meo, pieni di sassi smossi, radici e buche, nei piccoli single track la numero 44 si muove agile come una libellula.

Le sospensioni poi, sono il vero punto forte in quanto settate davvero al punto giusto. Quando sali in sella ti aspetti un sostegno morbido, ma in realtà la moto di Laia è una bella tavoletta sia per sostenere le velocità importanti del pilota che anche il peso generale, molto simile a quello del sottoscritto!

350EXC-F Taylor Robert

La moto dell'americano in prestito per il mondiale è unica nel suo genere. Taylor guida puntando il gas ed appoggiando le marce ed infatti questa moto va guidata così. La prima parte di erogazione è prontissima, ma non devi pensare di tirare la cambiata se vuoi fare metri. Le marce sono abbastanza ravvicinate e questo rende ancora più particolare il fatto che ha il cambio da cross ovvero ne ha solo 5 anziché le 6 di serie.

Come sospensioni troviamo una forcella da 52mm abbastanza sostenuta e rigida, ma non eccessivamente, lasciando ampio spazio ad un ritorno veloce che ne favorisce la trazione. Altra particolarità è il bottone dell'avviamento elettrico che viene posizionato in maniera invertita rispetto al solito.

Manubrio Renthal con piega 996 e posizione in sella abbastanza rannicchiata, dovuto anche all’utilizzo di una sella step up dallo scalino abbastanza evidente. Se all'inizio risulta un po' scomoda, appena ti abitui scopri che è un'ottima posizione in quanto, soprattutto nello stretto, ti fa stare avanti ed agevola di parecchio l'inserimento nei canali. Freni Brembo con pompa di serie e pinza lavorata sono la scelta più efficace in quanto donano un'ottima potenza ed altrettanta modulabilità. Forcella 52.

300 EXC Johnny Walker

La moto del mago dell'estremo si posiziona in un contesto a sé. Il campo di battaglia di questo mezzo è profondamente differente dalle sorelle Enduro, e questo risulta evidente già dalle prime curve. Gomme Goldentyre anziché Metzeler e mousse più morbide la rendono più pesante da inserire nei cambi di direzione anche se, come due tempi, rimane molto più efficace nello stretto rispetto alle sorelle a benzina.

La trazione del 300 parte subito dal basso e sale con una schiena imponente senza mai dare segni d'incertezza, nemmeno nella fase centrale dove si apre la valvola. Sospensioni morbide, ma comunque sostenute alle medie ed alte velocità. Come ulteriori personalizzazioni troviamo le pedane abbassate ed arretrate di 5 mm per dare più trazione al posteriore e l’azionamento manuale della ventola per poter raffreddare la moto anche quando il termostato non segnala eccessivo calore.

250 EXC-F Watson

Il motore eredita il cambio cross a 5 marce, ma rispetto alla sorella SX-F è più lento a salire di giri. Da una parte questo agevola la percorrenza che è meno nervosa, dall'altra quando sei in terreni pongosi che legano questa impostazione fa tardare la distribuzione della potenza a terra. Dal punto di vista ciclistico è molto bilanciata anche se il posteriore è particolarmente sfrenato e libero. Se carichi tanto e non lavori bene di gambe rischi facilmente di mettertela per cappello! Anche su questa moto la seduta risulta un po' rannicchiata in quanto anche Watson ha scelto un manubrio Renthal con piega 999 e la sella step-up.

KTM dunque conferma ancora una volta la sua filosofia del Ready to Race, allineando nel mondiale enduro prodotti strettamente derivati dal prodotto di serie, arricchiti di alcune parti speciali e sopratutto di cura maniacale per ogni dettaglio.

Sono stati utilizzati:
- Casco: Acerbis

- Occhiali : Ariete

- Maglia: Acerbis

- Pantaloni: Acerbis

- Guanti: Acerbis

- Stivali: Acerbis

Maggiori informazioni su:

Moto: KTM Factory Enduro

Luogo: Francia, residenza Antoine Meo

Meteo: Nuvolo, 15 gradi

Terreno: Anello nel bosco, aree di allenamento di Antoine Meo

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